"Se si sceglie di dire sempre di si' all'alleato piu' lontano, piu' estremo, si finisce per perdere il collegamento con l'opinione di centro che in tutte le democrazie bipolari e' l'opinione che conta, l'opinione che decide. Questa idea per cui Bossi dice una cosa, Berlusconi la fa propria e tutti gli altri alleati magari poco convintamene la subiscono, e' uno schema che non appartiene a un centrodestra moderato ed europeo". Lo afferma Marco Follini a Sky Tg24.
Proprio sulla devolution, tema fondante l'accordo politico con il partito di Bossi, Follini consiglia la sua coalizione di "evitare la militarizzazione del referendum come se fosse la grande rivincita sulle elezioni politiche, cosi' non e' e non deve essere", mentre al centrosinistra suggerisce di "evitare di appropriarsi della bandiera del no e farne uno stendardo di conservazione".
Per quanto riguarda i possibili nuovi assetti interni al centrodestra e alla sua leadership, Follini li reputa temi prematuri: "Credo che non siano dietro l'angolo nuove elezioni.
Sarebbe dissennato per il paese affrontare un nuovo appuntamento elettorale a cuor leggero. C'e' tempo per elaborare una proposta e definire meglio l'identita' e il progetto dell'alternativa al centrosinistra e a quel punto ma solo a quel punto le persone giuste".