Reddito di Cittadinanza

[urgekitana]

come mai in Italia, a differenza di altri paesi europei, non c'è mai stato un sussidio per chi si trova in situazione di inoccupazione/disoccupazione?

forse perchè la maggior parte della sinistra è stata sempre contraria ritenendo tale sussidio come l'accettazione definitiva del sistema capitalista?

"la battaglia per un reddito di cittadinanza non è una battaglia rivoluzionaria !" affermano molti compagni

grazie al c.... che non è una battaglia rivoluzionaria, ma perchè, lottare per un aumento salariale è battaglia rivoluzionaria?

lavorare, che so, all'Alfa Romeo, costruendo merci del tutto inutili e dannose e rivendicando un futuro per tale azienda era battaglia rivoluzionaria?

Due son le cose: o si fa la rivoluzione e si manda all'aria l'economia borghese... oppure si da uno straccio di reddito di cittadinanza a tutti quelli che ne hanno bisogno senza rompere tanto i coglioni.

[Zefram_Cochrane]

non so dove tu hai trovato sti commenti ma per me invece è una battaglia molto importante

[blasco]

come mai in Italia, a differenza di altri paesi europei, non c'è mai stato un sussidio per chi si trova in situazione di inoccupazione/disoccupazione?

forse perchè la maggior parte della sinistra è stata sempre contraria ritenendo tale sussidio come l'accettazione definitiva del sistema capitalista?

"la battaglia per un reddito di cittadinanza non è una battaglia rivoluzionaria !" affermano molti compagni

grazie al c.... che non è una battaglia rivoluzionaria, ma perchè, lottare per un aumento salariale è battaglia rivoluzionaria?

lavorare, che so, all'Alfa Romeo, costruendo merci del tutto inutili e dannose e rivendicando un futuro per tale azienda era battaglia rivoluzionaria?

Due son le cose: o si fa la rivoluzione e si manda all'aria l'economia borghese... oppure si da uno straccio di reddito di cittadinanza a tutti quelli che ne hanno bisogno senza rompere tanto i coglioni.

La questione è un tantino più complessa...

1- Il reddito di cittadinanza non è paragonabile ad un sussidio di disoccupazione, ma si muove su logiche e con obiettivi diversi. Un'inquadratura generale la trovi qui

2- Io credo che per fare le battaglie rivoluzionarie bisogna prima di tutto fare in modo che non ci prendano per fame, quindi sono assolutamente d'accordo sulla necessità di introdurre adesso nuovi diritti e nuove tutele (il resto è roba da massimalisti della domenica).

3- Se l'ottica è questa bisogna poi discutere sugli strumenti che utilizziamo e farlo in modo non identitario; Rifondazione ha proposto tempo fa una legge per l'introduzione di un salario sociale. A differenza del Rdc questo non è completamente sganciato dal lavoro, perchè funzionale ad un obiettivo di piena occupazione. In sintesi: io sono disoccupato e percepisco un salario sociale pagato con i finanziamenti che in genere vengono dirottati sulle imprese a fondo perduto; se l'impresa vuole intercettare questo finanziamento mi deve assumere a tempo indeterminato. Se assume lavoratori precari non prende il finanziamento e i disoccupati sono meno ricattabili perchè sostenuti dal salario sociale.
Questa è una sintesi molto brutale per cercare di renderne evidente la logica; poi la proposta è molto più articolata perchè va a toccare anche gli assunti con forme di lavoro precario e a basso reddito e prevede sia un contributo monetario che un pacchetto di servizi gratuiti o a tariffa agevolata.
Poi ripeto che sarebbe il caso che anche Rifondazione non stia arroccata sulla sua proposta, ma cerchi sintesi possibili con tutti quelli che guardano nella medesima direzione.

[urgekitana]

ecco... ma come mai nel paese che aveva il Partito Comunista più forte dell'Occidente... queste garanzie non ci sono mai state... a differenza di stati come UK, Olanda...

se il PCI e il sindacato avessero voluto, qualcosa in questo senso si sarebbe potuto ottenere...

[blasco]

ecco... ma come mai nel paese che aveva il Partito Comunista più forte dell'Occidente... queste garanzie non ci sono mai state... a differenza di stati come UK, Olanda...

se il PCI e il sindacato avessero voluto, qualcosa in questo senso si sarebbe potuto ottenere...

Da questo punto di vista la situazione è abbastanza contraddittoria, se pensi solo che in Italia c'era una legislazione sul lavoro molto più avanzata dei paesi che hai citato (per altro svezia e danimarca fanno anche di meglio).
D'altra parte è anche vero che i contratti di formazione-lavoro sono stati introdotti con il sostegno di pci e sindacato.
Per l'opinione che ho io di quello che è stato il pci credo che gli importasse poco di fare proprie rivendicazioni di chi stava fuori dalla fabbrica; ai senza lavoro si dedicava un po' di retorica sulla lotta alla disoccupazione.

[ricard]

Non si è mai fatta perchè ci sono oltre un milione di babypensionati....

Cioè persone che dovrebbero lavorare e che invece beccano una pensione.

alla faccia dei disoccupati, dei giovani, delle vedove, e dei vecchi con pensioni da fame.

Chi le ha introdotte...berlinguer ai tempi della "solidarietà nazionale"....quando D'Alema studiava a Mosca e Napolitano ossequiava Krusciof, Andropof e soci.

Sono, i bebypensionati, i vostri "compagni di merende"...hanno votato con voi sbrodolones.

[Feliks]

qui in italia per contrastare la disoccupazione si è puntato sui sussidi alle imprese. soluzione nefasta...

io comunque non parlerei di reddito di cittadinanza che è una cazzata demagogica, ma di sussidio di disoccupazione

[urgekitana]

"ossequiava Krusciof, Andropof e soci."

sono indignato per la tua mancanza di considerazione nei confronti del "compagno" Breznev!


"ma di sussidio di disoccupazione"

parliamone allora... sussidio di disoccupazione.... va benissimo

[blasco]

Non mi impicco sui nomi, ma sussidio di disoccupazione è in po' riduttivo.
Credo che serva qualcosa che possa garantire:

1. continuità di reddito per disoccupati e per chi passa da un lavoro precario ad un altro e copertura di alcuni diritti scoperti per i precari (malattia, maternità, ecc.);

2. la possibilità di non cedere al ricatto di un lavoro pessimo e mal pagato;

3. una forma di redistribuzione del reddito (chi paga questi interventi?);

4. Una tendenziale riduzione dell'applicazioni di forme contrattuali precarie.

Poi serve la consapevolezza che, per quel che mi riguarda, non possiamo fermarci qui perchè questo rischierebbe di fissare la situazione così com'è. Un intervento forte sulla normativa del lavoro è necessario.