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  1. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da homuspadanus
    Ebbene, allora credi alle parole di Nania,credi a tutto ciò che qualunque partito dice..ogni partito porta l'acqua al suo mulino come qualcuno ha detto..è ovvio che "gli alleati" dicano di Roma capitale,ecc..cosa devono dire, che con il passaggio successivo del fiscale, hanno finito di farsi pagare i forestali calabri o siciliani?
    Ragionare gente, ragionare...
    La politica è fatta di paletti, per disfare l'italia (cosa troppo bella ma purtroppo irrealizzabile) servono i numeri e il fip scustae tanto non li ha e non li avrà mai..non prendiamoci in giro..
    la politica è fatta di paletti, verissimo...il problema è che questi paletti ce li hanno- e continuano imperterriti -cacciati su per il culus soprattutto agli hominispadanis.
    I numeri non ce li ha il fip come non ce li ha più neppure la Lega. I numeri per cambiare questa merd....di paese non ce li ha più nessuno.

  2. #22
    Mé rèste ü bergamàsch
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    Citazione Originariamente Scritto da homuspadanus
    dispiace che per ripicchette ci si divida cosi, facendo ridere gli amici di destra e di sinistra
    Ma in quale stato del mondo autonomisti semplici (da qualche tempo nemmeno più quello, ma su questo soprassediamo) di destra ed indipendentisti stanno nello stesso movimento? Prenderanno tre voti, pace, sarà quello che meritano: ma se due sono gli obbiettivi, due sono i movimenti. Non muore nessuno.

    ovviamente da dopo le candidature delle politiche è chiaro..prima era tutto ok...w la coerenza
    Da quando leggi questo forum? Molto poco direi, dato che è da anni che si parla piuttosto chiaramente di certe cose.

  3. #23
    Sempre e solo con l'Umberto !
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    e visto che i numeri non ce li ha più nessuno..dividiamoci che bello..fondiamone anche un terzo di partito..?

  4. #24
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    Eh hai ragione, siamo noi Indipendentisti che non capiamo nulla!!!!! che cattivoni che siamo, tutti a gettare fango sulla Lega e non capire invece che i vari Cecchi Gori, Rosy Mauro, Brigandi', e compagnia cantante erano tutte candidature eccelse e sopratutto di veri Indipendentisti
    salucc

  5. #25
    naufrago
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    La me car Legnàn
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    Predefinito LaPadania 26 maggio 2006 - un motivo in più per chi (purtroppo) appoggia il NO

    CALDEROLI: CHIEDO IL SÌ ALLA SINISTRA

    (nota: forse ha capito che tanti leghisti si sono accorti della bufala "federale" contenuta nella riforma e per questo chiede aiuto a chi NON vuole il federalismo? )

    CALDEROLI: CHIEDO IL SÌ ALLA SINISTRA
    FABRIZIO CARCANO Federalismo subito, per rimediare alle storture derivanti dall’entrata in vigore, avvenuta nel 2001, della maldestra riforma del Titolo V partorita in chiusura di legislatura, con tre soli voti di scarto, dall’allora maggioranza dell’Ulivo.
    Federalismo subito, per ridare slancio al Paese, per dare quelle risposte, urgenti e immediate, di cui c’è bisogno, risposte che si possono dare, appunto, soltanto attraverso il Federalismo e quindi soltanto se passerà il sì al prossimo referendum confermativo in programma il 25 e 26 giugno.
    Per questo Roberto Calderoli, coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, ex ministro per le Riforme Istituzionali, lancia un appello: «Votare sì al referendum. Un sì, ancorché condizionato, che garantirebbe il cammino e la progressività del cambiamento.
    Proprio per questo è necessario che tutti, sinistra compresa, esprimano un sì al prossimo referendum del 25 e 26 giugno, con l’impegno, da parte di tutti, a correggere le eventuali lacune o storture presenti nella riforma in quella parte che, invece, entrerà in vigore soltanto dalle prossime legislature».
    L’invito a votare sì al Federalismo da parte di Calderoli arriva al termine di una giornata aperta dalle sibilline parole di Luca Cordero di Montezemolo che, pur non facendo sbilanciare Confindustria sul prossimo referendum («Comunque vada la necessità delle riforme istituzionali non verrà meno»), ha comunque fatto intendere che occorre superare la situazione vigente («Le sole riforme costituzionali fatte fino ad oggi non hanno ridotto i poteri di veto nell'ambito del governo centrale, mentre li hanno accresciuti nella catena decisionale che si dipana tra centro e poteri locali») con tutte le difficoltà prodotte dalla sgangherata riforma ulivista del Titolo V e ha incoraggiato, dunque, a modificare in quella parte l’attuale Costituzione («E’ necessario affrontare il tema di riforme della Costituzione volte a modernizzare l'organizzazione e il funzionamento delle nostre istituzioni pubbliche»).
    Dichiarazione che, in molti, hanno interpretato come una cauta apertura al Federalismo.
    «Alle aperture non credo mai fino a quando non le vedo verificate – osserva in proposito Calderoli - e sarebbe stata opportuna una dichiarazione più chiara».
    Resta il fatto, senatore Calderoli, che Montezemolo ha comunque invitato a modificare la Costituzione e, quindi, a superare la riforma del Titolo V al momento vigente.
    «Certamente è apprezzabile l’invito rivolto da Montezemolo per una modernizzazione della nostra Costituzione. E proprio in questo senso si è mossa la riforma costituzionale che saremo chiamati a votare con il referendum confermativo del prossimo 25 e 26 giugno. E’ chiaro, poi, che tutti quelli che si sono presi la briga di leggere il testo della nostra riforma hanno capito che la parte riguardante il Federalismo è assolutamente migliorativa rispetto alla Costituzione dei padri costituenti e rispetto anche alle modifiche realizzate dalla sinistra nel 2001. E’ evidente che chi è in buona fede non può che dichiararsi a favore della riforma. Per questo chiedo un sì, anche se condizionato, al prossimo referendum».
    Un sì condizionato in che senso?
    «Occorre un sì per garantire il cammino e la prossimità del cambiamento. Un sì per il Federalismo».
    In questo modo ci sarebbe tutto il tempo sia per far partire il Federalismo, in assenza del quale il Paese è destinato ad andare a fondo, sia per eventuali altre modifiche che si riterranno necessarie e opportune nel tempo. La riforma prevede infatti che il Federalismo entri in vigore immediatamente, mentre le altri parti sono destinate ad entrare in vigore nelle legislature successive.
    «Esattamente. Per questo ritengo che sia necessario un appello: tutti siano d’accordo sulla bontà della parte della riforma che entrerà in vigore il giorno successivo alla consultazione referendaria. In caso di affermazione del sì, ovvero la sola parte riguardante il Federalismo, allora è necessario che tutti, sinistra compresa, esprimano un sì al referendum, con l’impegno, poi, da parte di tutti, a correggere le eventuali lacune o storture presenti nella riforma in quella parte che, invece, entrerà in vigore soltanto dalle prossime legislature. Del resto…»
    Del resto?
    «Il Federalismo è una risposta che occorre dare subito ai problemi del Paese. Ricordo che tutti gli Stati Federali, quelli che lo erano già e quelli che lo sono diventati, dimostrano di avere un costo minore della macchina pubblica, che tra l’altro è la ricetta indicata anche da Confindustria per il rilancio, e dimostrano di essersi sviluppati di più rispetto agli Stati a struttura centralistica anche in un momento di difficoltà dell’economia internazionale. Questa è una risposta ai problemi del Paese ed è una risposta che va data subito. Poi, se ci sono perplessità su altre parti della riforma, che riguardano comunque le successive legislature, abbiamo tutto il tempo per discutere e poter modificare quello che si ritiene opportuno. Per questo chiedo un sì condizionato, ora».
    Anche al centrosinistra?
    «Se da parte loro ci fosse la necessaria onestà intellettuale dovrebbero riconoscere che è giusto il percorso che sto indicando. Ma il problema è che all’interno della riforma sono presenti anche le norme anti-ribaltone. E se dovesse cadere il governo Prodi, come pare nei loro progetti, prevalendo il no al referendum avrebbero la garanzia di poter arrivare a fine legislatura cambiando il leader, diversamente una volta, che il popolo si fosse espresso a favore delle norme anti-ribaltone, ancorché non attuative subito essendo destinate ad entrare in vigore successivamente, ma essendo comunque passato il principio in questione, allora non potrebbero ridare l’incarico ad un altro leader…»
    E si dovrebbe tornare al voto…
    «Proprio così. Ma un discorso serio che potrebbe essere fatto è proprio quello del sì condizionato ovvero, approviamo il referendum per far partire subito il Federalismo, con l’impegno di tutti di procedere poi, senza chiedere subito nuove elezioni, alla revisione delle altre parti della riforma che richiedono tempi più lunghi per l’entrata in vigore, ma anche qualche aggiustamento. Mi sembrerebbe la soluzione più di buon senso e sarebbe nell’interesse di tutto il Paese, del Nord come del Sud. Se non dovessero prevalere gli interessi e le logiche di parte e di partito questa sarebbe l’unica strada percorribile, quella di dire sì al referendum prima di tutto perché il Federalismo è una cosa necessaria per tutto il Paese, poi perché rimedia ai guai che ha causato la riforma voluta dalla sinistra, che per fortuna non è stata attuata fino in fondo altrimenti avrebbe portato alla paralisi del Paese, e infine perché si avvia un percorso di cambiamento che è necessario. Poi, lo ripeto, se qualcuno vuole limare qualcosa nelle altri parti, benissimo ci si può lavoriamo sopra insieme e il tempo non mancherebbe. Diversamente…»
    Diversamente?
    «E’ chiaro che noi la nostra battaglia la faremo lo stesso per vincere al referendum ed è altrettanto chiaro che se dovesse essere fatta con il muro contro muro allora è evidente che il giorno dopo si dovrebbero chiedere nuove elezioni».
    Questo appello può essere ascoltato dalla sinistra?
    «Forse oggi questo appello cadrà nel vuoto, ma due settimane prima del referendum, quando capiranno che possono perderlo, penso che potranno scendere a più miti consigli…»



    [Data pubblicazione: 26/05/2006]

  6. #26
    PADANIA LIBERA!
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    Citazione Originariamente Scritto da Birrafondaio
    Io, votare sì, sperare che si vinca solo al nord e mettere la lega davanti al fatto compiuto
    Questa opzione potrebbe anche succedere e potrebbe essere il motivo per distaccarsi da questa cosiddetta alleanza e tornare soli,forti del risultato del si ottenuto.

    Saluti Padani

  7. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da homuspadanus
    e visto che i numeri non ce li ha più nessuno..dividiamoci che bello..fondiamone anche un terzo di partito..?
    Anche un quarto e un quinto: dove sta scritto che la divisione diminuisce i voti? "Divide et impera" vale in alcune circostanze storiche, non in tutte.

    Luca
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  8. #28
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    '' E' in gran parte merito di Luca Cordero di Montezemolo se la Juventus non si rivolse ai tribunali ordinari '' (Joseph S. Blatter - Presidente F.I.F.A. - Dicembre 2007)
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    Citazione Originariamente Scritto da dime can
    follini e tabacci votano NO per altri motivi (poteri del premier) e non per la sdevolution che anche loro considerano nulla.

    esattamente...io non voterò solo ed esclusivamente a causa del punto sull'interesse nazziunale

  9. #29
    Veneta sempre itagliana mai
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    '' E' in gran parte merito di Luca Cordero di Montezemolo se la Juventus non si rivolse ai tribunali ordinari '' (Joseph S. Blatter - Presidente F.I.F.A. - Dicembre 2007)
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    Citazione Originariamente Scritto da Birrafondaio
    Io, votare sì, sperare che si vinca solo al nord e mettere la lega davanti al fatto compiuto


    questo potrebbe essere un buon motivo per votare...ma non mi fido..ne ho viste troppe

 

 
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