Le pressioni del direttore generale della Juventus per confermare il rossonero alla presidenza della Lega.
L'elezione della Lega professionisti nell'informativa dei carabinieri del nucleo operativo che hanno aperto la maxi-inchiesta sulla cupola nel calcio. Ecco cosa accadeva. Luciano Moggi riceve una telefonata dal vicepresidente federale Innocenzo Mazzini: "Comunque m'ha detto Lotito che tu avevi ragione, bisognava votare ieri", aggiungendo poco dopo "... E poi la Lega nazionale dilettanti è a posto noi, loro insomma son già schierati, cominciano a fare l'assemblee tutti, in tutta Italia, in attesa di notizie...". Il loro gruppo è al lavoro. Per raggiungere il risultato finale della riconferma di Galliani l'organizzazione moggiana utilizza ogni strumento di pressione inglobando anche i risultati raggiunti da quella esercitata dallo stesso Galliani l'appoggio - sostiene Moggi - del premier Silvio Berlusconi.
Mazzini chiama Luciano Moggi e dice:
Mazzini: "Ho sentito Galliani, voleva sapè della Ternana, la Ternana da oggi è della moglie di Longarini".
Moggi: "Ma quello era già... Non ... Non da oggi! Quello era già da diverso tempo".
Mazzini: "C'è stato ieri il passaggio delle quote dal Notaio. E... E... Fioretti resta ed ora prendono un direttore sportivo. Sono orientati a votare Galliani".
Moggi: "È già una cosa importante, questa, eh? Ad Adriano glielo hai detto?".
Mazzini: "E gli ho detto che gli creeremo un contatto in modo che possa parlare definitivamente con questi qui, che sono orientati a votare loro nonostante che Longarini sia di Ancona ma ha sui coglioni Della Valle".
Moggi: "Invece io ti volevo dire, adesso, parliamo di un'altra cosa importante. Dunque, quando io vado a Roma. Adesso voglio smettere con Carraro di cose che, in pratica, poi vanno a finire immediatamente al Coni. Perché ieri, non so se te l'ho detto, mi prende Petrucci e mi fa: dice, ma mi ha detto Franco che ti ha mandato a fanculo. Ma è proprio un ragazzetto Franco? E' vero! Io mandai a fanculo Nizzola! Non c'è niente di strano! Però queste cose da dì, se le diciamo, no, mettiamo in allarme gli avversari!".
Mazzini: "Certamente!".
Moggi: "Adesso, quello che bisogna fare è andare appresso a queste cose. Io oggi ho parlato con Giampaolo Pozzo, mi sembra di essere a buon punto. Con Cellino mi dice Galliani non ci son problemi perché lo fa votare Berlusconi".
Mazzini: "Infatti. "Infatti io mi meravigliavo che non fosse successo questo!".
Moggi: "Il Pescara, Paterna, lo convinco io, quindi non penso ci siano grossi problemi, le uniche società che non si possono convincere, probabilmente, sono l'Ascoli e il Piacenza. Soprattutto quel cretino di Benigni che in pratica non appoggia...".
Mazzini: "Ma nella B è stato fatto un lavoro capillare?".
Moggi: "È in corso! E' in corso il lavoro capillare e lì penso che qualche risultato lo porto, però ho i miei dubbi che si arrivi il 29 a far qualcosa! Io c'ho i miei dubbi, eh? .... Omissis... (Moggi parla al telefono con altra persona)... Ho i miei dubbi che però sciolgo la prossima settimana!".