COMUNICATO STAMPA “I SOCIALISTI”
“La Segreteria del partito dei “Socialisti”, riunitasi in via d’urgenza dopo la composizione del nuovo governo Prodi esprime, col dissenso di Bobo Craxi e di Franco Simone, profonda delusione per l’esclusione della lista dei “Socialisti” - che pure aveva contribuito in modo determinante, sia alla Camera sia al Senato alla vittoria del centrosinistra - dalla rappresentanza al governo tra i 99 che costituiscono la compagine governativa.
La segreteria dei Socialisti non comprende la ragione di tale esclusione, non potendosi considerare la nomina a sottosegretario di Bobo Craxi in rappresentanza dei Socialisti, in quanto candidato non eletto nell’Ulivo, a carico dello stesso e in quota Ds, se non con l’intenzione da parte loro di annettersi Craxi per il nome che porta e far sparire, così, dalla geografia politica, una presenza, quella socialista, autonomista e riformista, probabilmente scomoda per il futuro del Partito democratico, che si configura sempre più come un compromesso tra post-comunisti e post-democristiani. Non si spiega diversamente la decisione unilaterale dei leader dell’Ulivo circa la nomina di Bobo Craxi, mentre le proposte precise ufficializzate dai Socialisti che prevedevano il suo recupero a deputato e non al Governo, e la nomina a sottosegretari dei parlamentari uscenti Franco Crinò e Vincenzo Milioto, sono state totalmente ignorate senza giustificazione e spiegazione alcuna.
Questo ulteriore colpo basso non cambia certo la collocazione dei “Socialisti” all’interno del centrosinistra, ma li spinge semmai ad intensificare la battaglia per cambiarlo e rinnovarlo, come da oltre un anno a questa parte stanno facendo, pagando prezzi salati a rischio della loro stessa esistenza.
Se il governo Prodi parte con discriminanti politiche e personali parte decisamente male e anziché allargare i suoi consensi, già molto stretti, rischia di restringerli ulteriormente. Se si sacrificano, infatti, deliberatamente proprio quelle formazioni minori, come i “Socialisti” che hanno fatto vincere le elezioni, per imporre un bipolarismo di ferro, ciò alla lunga può risultare autolesionista e suicida per l’intero sistema politico.
Per questa ragione, la Segreteria dei “Socialisti” considera allo stato la presenza di Bobo Craxi al governo a titolo puramente personale e decide la convocazione, al più presto, degli organi statutari del partito per le relative conseguenti deliberazioni”.