Dal Lago E Gli Inciuci Uno Schifo

[bulldozer]

DAL SETTIMANALE LA SBERLA DI VICENZA
DAL MOLIN/1. Aeroporti Vicentini compie dieci anni, ma gli aerei non decollano. Una storia di velleità, intrallazzi e delusioni».

Doveva essere uno dei fiori all’occhiello di Vicenza. Uno dei portali di accesso alla mitica provincia che lavora, produce e esporta quanto la Grecia e il Portogallo. Primavera 1996: erano gli anni dell’ultima sbornia da Nordest. I grandi di Vicenza coordinati dallo scomparso Danilo Longhi e dal suo discepolo Manuela Dal Lago si misero attorno ad un tavolo. Obbiettivo dichiarato dare a Vicenza, aspirante al titolo di regina del Nordest, un aeroporto. «Eh sì, ci sono le industrie - si diceva all’epoca - i nostri top manager abbisognano di collegamenti rapidissimi per andare alla conquista del mondo». C’era la Fiera, l’oro insomma sembrava che la città dovesse fare sfraceli, poi la crisi ha messo a nudo false ambizioni, calcoli sbagliati e appetiti mai sopiti.
Le hanno tentate tutte durante questi anni. Gli amministratori si sono succeduti, i soci più importanti (industriali, camera di commercio, comune, provincia, Fiera, Banca popolare, Autostrada Serenissima) sono rimasti lì. Lo scorso anno venne fondata, tra mille dubbi e un abbozzo di querelle penale, pure Voli Regionali, la compagnia aerea (in realtà un modesto tour operator) che doveva portare i vicentini a Roma, in Sardegna, a Monaco ma gli aerei, quando sono decollati, volavano mezzi vuoti.
Lo scorso anno c’era stato anche il volo inaugurale a Roma, sindaco presidente della provincia, i vari papabili della politica locale e del mondo degli industriali. I vip che più vip non si può con annesso entusiasta cronista de Il Giornale di Vicenza, giornale che se mesi prima sulle sue pagine aveva lanciato alla grande Voli Regionali, messa in piedi con il businnes plan di Teo Salin, fondatore di Vicenza Abc.
Insomma le due società sono finite male, ma non è che Salin (sinistra gradita alla Dal Lago) porta un po’ sfiga, visto che dopo essersi accaparrato l’incarico nel 2003 di fare da portavoce di Vince Riboni, candidato alle politiche per l’Ulivo, ha assistito imptente al tracollo dello stesso Riboni.
E come giudicare la figura di Beppe Sbalchiero, sfuggente presidente di Aeroporti Vicentini, che da anni propone rilanci per la struttura senza avere mai qualcosa di concreto in mano. Forse di concreto c’è il gettone di presenza che Sbalchiero, fido destriero della Dal Lago percepisce. Gli abbiamo chiesto a quanto ammonta tale ingaggio, gli abbiamo chiesto il cursus studiorum, ma non ci ha risposto. È per caso poco fiero dei suoi titoli, diciamo così, accademici?
Ma in questa storia di manager nani, capitani d’industria miopi, politici ammaestrati forse occorre tenere a mente il monito che l’azzurro Sandro Bordin lanciò nel 2002, quando ricopriva la carica di assessore alla ecologia: «Quella a ridosso del Dal Molin è l’unica area vergine rimasta in città. Qualcuno vuole lottizzare pure lì, ma dovranno passare sul mio corpo». Bordin è sparito dalla vita politica cittadina. Ha ottenuto il suo scopo scoraggiando gli speculatori o qualcuno è passato sul suo corpo?

[pimpinello]

bha..

[rosenthal]

bho?