*Dal "Quotidiano" della Calabria e della Basilicata di sabato 20 Maggio 2006
Domani la direzione nazionale
Rinasce a Bernalda
il Partito d'Azione
BERNALDA - Entrare nell'agone politico, iniziando da Bernalda: è questo l'obiettivo del Nuovo Partito d'Azione, che domani mattina terrà la prima conferenza nazionale politico-organizzativa nella sala consiliare di via Marconi.
«E' il primo significativo appuntamento -informa il segretario regionale della Basilicata, Cosimo D'Elia- di questo nuovo partito nazionale, ultimo nato in ordine cronologico tra i partiti italiani. E' noto -aggiungiamo- che il Nuovo partito d'Azione ha partecipato alle recenti elezioni politiche sostenendo la coalizione di Romano Prodi. Per l'avvenire «intende riprendere -precisa D'Elia- dopo sessant'anni dallo scioglimento del vecchio Partito d'Azione di Parri, la tradizione politica e culturale azionista in modalità nuove ed all'altezza dei mutati tempi». Non solo: «La nuova formazione politica, che costituirà domenica prossima (domani ndr) a Bernalda anche la sua prima direzione nazionale, ha già avuto modo, nonostante sia nata da pochi mesi soltanto (maggio 2005 ndr) di affacciarsi sulla scena politica nazionale, contribuendo con i propri candidati alle liste senatoriali del Psdi». Concludendo che «dalla giornata di Bernalda emergeranno le strategie future del nuovo partito a livello nazionale, tra cui la scelta delle alleanze, il modello organizzativo, l'individuazione degli interlocutori sociali, gli obiettivi di crescita e di penetrazione nella società italiana ed infine l'organigramma nazionale. Nel contempo, sarà eletta la prima direzione regionale lucana».
In fondo si tratta di una rifondazione azionista, di quell'azionismo che fu di Calamandrei, di Gobetti, di Ciampi, di Salvemini e del già citato Parri, quindi nel solco del liberal socialismo. Ovvero il nuovo partito si basa su un'idea trasversale di risanamento tout court della società, della economia, della vita associata, della cultura, dell'ambiente e della politica. Passando attraverso venti proposte, elencate nello statuto. Tra cui -a volo d'uccello- prelievo del 70 per cento per i parlamentari e del 50 per tutti i livelli inferiori delle indennità per destinarli al "fondo speciale per la riduzione del debito pubblico"; abolizione dei titoli di onorevole e senatore; ritorno al sistema proporzionale puro senza quote di sbarramento o premi di maggioranza; reddito di cittadinanza a tutti i disoccupati; lotta all'elettrosmog; raddoppio delle pene per alcuni reati; cancellazione di tutte le leggi del governo Berlusconi che riguardano i reati contro il patrimonio e contro la pubblica amministrazione; abolizione del segreto di stato per i reati di strage e terrorismo, solo per citare alcune delle proposte. Il vecchio partito d'Azione fu sciolto nel 1947.
Antonio Rosamondo