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Discussione: Professione? Madre!

  1. #1
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    "Bisogna fare Comunità cristiane come la Sacra Famiglia di Nazareth che vivano nell'Umiltà , nella Semplicità e nella Lode , dove l'altro è CRISTO"
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    Predefinito Professione? Madre!

    Professione? Madre!
    Una bella storia dalla Spagna.



    La Grancanaria Velva Déniz González, 40 anni, ha nove figli e tre nipoti.

    Di Blanca Esther Oliver
    Las Palmas de Gran Canaria.


    “Capisco coloro che mi domandano se sono pazza. Questa è gente che non comprende che il miglior regalo che ho avuto dalla vita sono i miei nove figli e i miei tre nipoti”.

    Lo confessa Velva Déniz González, una giovane madre grancanaria che oggi festeggia il giorno del suo compleanno con una torta e una festa, circondata da tutta la sua famiglia nella sua casa del quartiere di San José. Proprio lo scorso 21 marzo, Velva ha festeggiato quindici anni di matrimonio con Manuel Rodríguez Falcón, Lolo per gli amici. Quando si sposò Velva aveva solo quindici anni, però da allora ha sempre vissuto votata alla sua famiglia.
    “In sei anni ho avuto i miei primi cinque figli. Era una lotta continua la mia, tra pannolini e biberon, però con l’aiuto di Gesù Cristo andammo avanti”. Oggi, pur avendo solo 40 anni, Velva ha avuto dodici gravidanze e 9 parti e assicura che: “ Se Dio vorrà ne verranno altri anche se non mi vergogno di dire che a volte sono stanca”. Velva e Lolo sono i genitori di: Judit (23 anni), Sara (21), Miriam (19), Abraham (18), Chapu (16), Cintia (12), Velva (10), Manuel (6) e Belé(2). Inoltre le loro due figlie maggiori li hanno resi nonni di 3 nipoti: Nayade, di un anno, figlia di Judit e Ángel e Adán, di due e un anno, figli di Sara. Per finire anche Miriam li renderà nonni di Dario a fine giugno e il piccolo per il momento sarà l’ultimo della famiglia.

    COME UN GATTO A PANCIA ALL’ARIA.

    Velva riconosce che non è facile affrontare le giornate che si susseguono tra tanti bambini, la casa e il suo mestiere di donna delle pulizie. “ Mi difendo come un gatto a pancia all’aria, è una lotta costante la mia!”. La sua giornata inizia alle sei della mattina, quando scende dal letto e mette la caffettiera sul fuoco. Subito dopo comincia a fare i panini per l’intervallo scolastico dei suoi figli e le colazioni per i più grandi che escono di casa per primi per andare a scuola. Poco dopo, con l’aiuto di Velva, la figlia di dieci anni, sveglia i 2 più piccoli e li porta a scuola, che è molto vicina a casa.
    “ Esco la mattina per andare al lavoro e torno alle due e mezza del pomeriggio. Quando torno preparo il pranzo per tutti e dopo inizia il mio poco tempo di riposo”. Dopo questo piccolo tempo di tregua inizia un’altra volta la battaglia del mettere a posto la casa, fare la lavatrice (7 al giorno per la precisione), stirare, preparare merenda e cena, iniziare a preparare il pranzo per il giorno seguente. “ All’una o alle due di notte, alla fine di tutto, io e mio marito ci mettiamo a letto.” Pur essendo consapevole e convinta che i figli le hanno regalato allegria, racconta che l’uscita di casa delle figlie più grandi per sposarsi l’hanno segnata molto. Racconta infatti: “ Mi costò moltissimo accettare che le mie figlie fossero incinte, perché non erano sposate ed erano molto giovani. Avrei preferito che studiassero, però i figli fanno le cose perché noi genitori cresciamo e ci adattiamo e oggi non potrei fare a meno dei miei nipoti. I miei figli e i miei nipoti sono ciò che ho di più bello nella vita.”

    AIUTI.

    Nessuno ha nulla da dire sul fatto che mantenere nove figli non deve essere per niente facile. Manuel lavora in una farmacia del quartiere di Lomo Blanco e le sue entrate, insieme a quelle di Velva non sono sufficienti a rispondere a tutte le necessità della famiglia.
    Gli aiuti ufficiali che arrivano dallo Stato sono di 36 euro ogni sei mesi per ognuno dei quattro figli più piccoli, in più qualche sconto su viaggi o rette scolastiche che lo Stato spagnolo offre alle famiglie numerose: “ cosa che a noi risulta molto positiva!”.
    Comunque questa quantità di soldi non è sufficiente al mantenimento della famiglia e Velva e Lolo sono grati di ricevere gli aiuti disinteressati della Comunità del Cammino Neocatecumenale della Parrocchia Matriz de San Augustin ( Vegete), della quale fanno parte.
    </I>“ Sempre, quando abbiamo vissuto tribolazioni, abbiamo pregato Gesù Cristo e nella comunità abbiamo trovato aiuti, ad esempio un giorno siamo tornati a casa e abbiamo trovato una grossa spesa inviata in forma anonima da qualche fratello fuori dalla porta di casa”</I> racconta Lolo. Questo spirito di fede li portò a curare in casa loro un’anziana della comunità. La donna rimase in casa con loro per quindici anni e morì due anni fa.Il pomeriggio nel quale Amparito morì, io stavo partorendo mia figlia Belén, che nacque quella stessa notte. Fu un giorno molto strano, triste e allegro insieme”.sto episodio fu uno dei momenti più tristi vissuti da Velva, che si confessa una madre realizzata e felice.

    DA BAMBINA A MADRE SOLO PER AMORE.

    COUPON E FOTO.

    L’amore arrivò molto presto nel cuore di Lolo che a 18 anni s’innamorò di una giovane di 14 che vendeva coupon dell’ONCE con sua madre cieca al mercato di Palma. Le comprai un coupon e cominciai a parlarle. Dopo poco, mio padre, che faceva l’autotrasportatore e la conosceva, le diede una mia foto, per non farle dimenticare il mio viso. Così cominciammo a uscire insieme fino al momento in cui riuscii a convincerla di diventare mia moglie”ricorda Lolo.

    IMPEDIMENTI

    I due giovani grancanari avevano chiaro nella mente che il loro amore avrebbe superato gli impedimenti che la Chiesa aveva posto per poter contrarre un matrimonio ecclesiastico. Velva era minorenne, così il suo matrimonio dovette essere in un primo momento solo civile. Dopo, quando poterono, frequentarono il corso per fidanzati che gli impartì il vescovo stesso della loro diocesi e un anno dopo si sposarono in Chiesa. Lei aveva 15 anni, lui 19.

    FIGLI

    Da quando si sposarono, avevano chiaro il loro destino: avere molti figli, essere genitori di una famiglia numerosa, perché cominciarono subito ad avere figli. In questi 25 anni Velva è rimasta incinta 12 volte. Oggi sono felici, con i loro nove figli, i tre nipoti e il quarto che arriverà a giugno.
    "se non esistesse la inventeri!" è il giudizio unanime di tutti i figli, che rimproverano alla madre solo il fatto di essere molto dormigliona.
    Per tutto il resto dicono di avere una madre perfetta: “Se non ci fosse dovremmo inventarla!” ripetono all’unisono, mentre lei si nasconde in cucina commossa, non vuole farsi vedere.
    La elogiano i figli dicendo: "E’ intelligente, comprensiva, quando abbiamo bisogno lei c’è sempre. Se lei sta bene, tutti stiamo bene”.
    Nei suoi 25 anni di madre e moglie ha ricevuto qualsiasi tipo di regalo per il giorno del suo compleanno, da vestiti a oggetti fatti a mano a scuola dai più piccoli. Questo compleanno la sua futura nuora le ha regalato una seduta di talassoterapia in un hotel del sud che Velva aspetta molto felice. “Mi porterò un libro per rilassarmi, anche se mi mancherà moltissimo la mia famiglia”.
    Dopo la festa di oggi nel giro di pochi giorni la famiglia festeggerà le nozze d’argento di Velva e Lolo. La famiglia spera che Juan Luna Santos, il sacerdote che aveva celebrato le loro nozze possa raggiungerli, per celebrare la messa nella quale Lolo e Velva rinnoveranno i loro voti.


    “ Mai mi sono pentita della vita che ho vissuto, per questo non la cambierei con quella di nessun altro”.


    Nella foto: Velva nel pieno dello svolgimento della sua "professione"

    Fonte: Camineo.info
    Traduzione: Arianna Beltrami - catechumenium.it

  2. #2
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    (CAMINEO.INFO) - L'icona della Sacra Famiglia : immagine che accompagna tutte le Giornate Mondiali della Famiglia - Dipinta da Kiko Arguello e donata al Papa nel 1997
    Icona della Sacra Famiglia di Nazareth
    L’Icona mostra il ritorno della Santa Famiglia a Nazareth, dopo che il bambino è stato trovato nel Tempio. San Giuseppe porta Gesù sulle spalle, che si rivolge a sua madre. Lei, “lungo il cammino” gli consegna il papiro con la parola di sottomissione, dove si può legger in greco, l’inizio del testo d’Isaia 61, 1-2 “Lo Spirito del Signore è su di me, mi ha illuminato…”.
    San Giuseppe ha sul volto il tratto del servo di Yahve “Il viso della Sacra Indole” come segno di preparazione di Gesù nella sua missione di servo di Dio, che porta il peccato del mondo (Is 53); il fatto che Gesù adolescente, si portato sulle spalle, indica l’importanza del padre nella Famiglia che introduce il giovane alla vita adulta. L’icona mostra la necessità che ha il padre di famiglia affinché il figlio possa diventare adulto, com’è stato rivelato da Dio nella famiglia di Nazaret.


    Il gesto di San Giusepe che porta Gesù sulle spalle si trova, anche se non è comune nella tradizione iconografica antica, nei mosaici della Chiesa di Coree (XII) en Istambul dove il ritorno dell’Egitto a Nazaret, San Giuseppe porta il bambino sulle spalle e la madre lo segue. Il gesto è interpretato da autori moderni, come William Dobson (1817-1878): in una delle sue pitture a San Giuseppe porta Gesù adolescente nel ritorno a Nazaret dopo l’incontro con i Dottori della Legge nel Tempio di Gerusalemme (Tate Gallery- Londra).
    Il gesto della Vergine che dà al bambino la Parola, lo possiamo trovare in molte icone della Chiesa ortodossa. Sono le icone chiamate “Eleusa Kykkotissa”. Il nome viene dal Monastero di Kikko a Cipro, dove si vede la Vergine che porta il bambino nelle sue braccia e che gli dà il libro d’Isaia. L’icona della “Eleusa Kykkotissa”si ritrova in molti Paesi, come il monastero di Santa Caterina di Siena nel Sinaì. Così il gran pittore russo Simon Usciakov (s.XVI) pitturò una bella Kykkotissa conservata nella Galleria Trejakov di Mosca.
    L’icona “Il ritorno della Sacra Famiglia a Nazaret” misura 1x1.20 m su legno di quercia placcata d’oro, pitturato in oleo dal pittore Francisco Arguello, iniziatore del Cambio Neocatecumenale su incarico del consiglio Pontificio della Famiglia, con occasione della II Giornata Mondiale delle Famiglie a Rio de Janeiro (1997). L’icona fu offerta dall’autore al Santo Padre.
    Tratto da :www.gmf2006.org
    ++++++++++++++++++++++++
    Pronti per Valencia

  3. #3
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    L`AMORE COMINCIA A CASA 2390 11/5/2006

    Madre Teresa di Calcutta diceva che: “L’amore comincia a casa, e per questo è importante pregare insieme. Se pregate insieme, starete insieme e vi amerete come Dio ama ciascuno di voi”.
    Nel momento in cui, infatti, la preghiera non è più il fondamento della vita familiare può accadere di tutto!

    Oggi, la vita condotta da alcune famiglie, purtroppo, diventa sempre più complicata; essa – sostenuta da ritmi incalzanti – costringe il nucleo familiare a raggiungere frettolosamente alcuni obiettivi considerati importanti (carriera, denaro, successo ecc.) e a trascurarne “altri”.
    I figli, poi, soffocati da mille inquietudini sono schiavi di una libertà sempre più al servizio del mondo, e nel momento in cui essi avrebbero più bisogno di essere guidati, la famiglia è ormai completamente orientata verso altri beni! “Se potessimo renderci conto del prezzo delle ore che viviamo! La nostra libertà di scelta è preziosa e tutto è possibile a colui che crede, tutto. La minima nostra preghiera ha un valore inestimabile” (J. Fesch).

    Giovanni Paolo II qualche anno fa invitava tutti i credenti a pregare nelle famiglie e per le famiglie: “Molti problemi delle famiglie contemporanee, specie nelle società economicamente evolute, dipendono dal fatto che diventa sempre più difficile comunicare. Non si riesce a stare insieme, e magari i rari momenti dello stare insieme sono assorbiti dalle immagini di un televisore. Riprendere a recitare il Rosario in famiglia significa immettere nella vita quotidiana ben altre immagini, quelle del mistero che salva: l'immagine del Redentore, l'immagine della sua Madre Santissima. La famiglia che recita insieme il Rosario riproduce un po' il clima della casa di Nazareth: si pone Gesù al centro, si condividono con lui gioie e dolori, si mettono nelle sue mani bisogni e progetti, si attingono da lui la speranza e la forza per il cammino” (Rosarium Virginis Mariae, 41).
    In foto: Ritratto di Famiglia, olio su tela, di Emanuele Cavalli (1926)

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da niocat55
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    . Quando si sposò Velva aveva solo quindici anni

  5. #5
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    Chiedo scusa, vorrei porre una domanda, se qui dentro c'è un sacerdote, un parroco... portare ad esempio un matrimonio contratto a 15 anni vi pare una cosa ben fatta? A me sembra un' assurdità formare una famiglia ancora adolescenti, non mi pare affatto serio, nè tantomeno da portare ad esempio.

  6. #6
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    DA BAMBINA A MADRE SOLO PER AMORE.

    COUPON E FOTO.

    L’amore arrivò molto presto nel cuore di Lolo che a 18 anni s’innamorò di una giovane di 14 che vendeva coupon dell’ONCE con sua madre cieca al mercato di Palma. Le comprai un coupon e cominciai a parlarle. Dopo poco, mio padre, che faceva l’autotrasportatore e la conosceva, le diede una mia foto, per non farle dimenticare il mio viso. Così cominciammo a uscire insieme fino al momento in cui riuscii a convincerla di diventare mia moglie”ricorda Lolo.

    IMPEDIMENTI

    I due giovani grancanari avevano chiaro nella mente che il loro amore avrebbe superato gli impedimenti che la Chiesa aveva posto per poter contrarre un matrimonio ecclesiastico. Velva era minorenne, così il suo matrimonio dovette essere in un primo momento solo civile. Dopo, quando poterono, frequentarono il corso per fidanzati che gli impartì il vescovo stesso della loro diocesi e un anno dopo si sposarono in Chiesa. Lei aveva 15 anni, lui 19.


    Mi sembra eloquente che si sono affidati alla Chiesa O no?


  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da niocat55

    Mi sembra eloquente che si sono affidati alla chiesa O no?

    A me un rapporto sessuale con una bambina di 15 anni sembra pedofilia. O no?

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da bsiviglia
    Chiedo scusa, vorrei porre una domanda, se qui dentro c'è un sacerdote, un parroco... portare ad esempio un matrimonio contratto a 15 anni vi pare una cosa ben fatta? A me sembra un' assurdità formare una famiglia ancora adolescenti, non mi pare affatto serio, nè tantomeno da portare ad esempio.
    Forse queste situazioni ti creano disaggio, o è solo per una storia d'amore giovanile. Credo che la nostra cultura anestetizata da miti e idoli post moderni, non ci sia più spazio per quello che una volta era una famiglia normale, specialmente fino a non molti anni fa nelle regioni centro - meridionali.
    E si, devo ammettere che qualcuno si possa scandalizzare di queste notizie (per coloro + giovani) ma benvengano questi scandali se possono far riflettere chi pensa alla famiglia in modo progettualistico e razionale. Il fine corsa dei matrimoni oggi si aggira intorno a una separazione - divorzio ogni 30" (secondi)

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da bsiviglia
    A me un rapporto sessuale con una bambina di 15 anni sembra pedofilia. O no?
    A me sembra che tu voglia provocare.
    E' stata forse violentata?

    Sei una donna? Se lo sei, sai bene che a 15 anni una ragazza è donna a tutti gli effetti.

    Anzi chi pensa come te, nel cristianesimo, il giudizio di un peccato, significa che in te c'è la malizia di quello stesso peccato, sennò non l'avresti pensato

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da niocat55
    Forse queste situazioni ti creano disaggio, o è solo per una storia d'amore giovanile. Credo che la nostra cultura anestetizata da miti e idoli post moderni, non ci sia più spazio per quello che una volta era una famiglia normale, specialmente fino a non molti anni fa nelle regioni centro - meridionali.
    E si, devo ammettere che qualcuno si possa scandalizzare di queste notizie (per coloro + giovani) ma benvengano questi scandali se possono far riflettere chi pensa alla famiglia in modo progettualistico e razionale. Il fine corsa dei matrimoni oggi si aggira intorno a una separazione - divorzio ogni 30" (secondi)
    Ma quale amore giovanile! Io ho avuto mio figlio a 22 anni e ne sono contentissima. Invece con una ragazzina di 15 anni è pedofilia, di qui non si scappa e, se avessi una figlia femmina e qualcuno mi proponesse di volerla sposare, lo farei correre a calci nel sedere. Questa non è una famiglia normale, è una famiglia pedofila.

 

 
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