Universita': Mussi, No Ad Una Italia Di 'figli Di Papa''

[Iannis]

Vuol dire una commissione per giudicare la validità del lavoro di ricerca. Se è molto buono avranno soldi e possibilità di aumentare l'organico... mi sembra molto semplice...

Ma mica dappertutto si fa ricerca, pensa alle facoltà umanistiche e giuridiche, e poi come si fa a organizzare materialmente commissioni estere per centinaia e centinaia di cattedre?

[Mr. Hyde]

Non é solo una mera borsa di studio, ma un vero prestito ad interesse bassissimo e dilazionabile comodamente.
Mio zio in california é laureato in medicina veterinaria, ha speso molto di più di 30mila dollari (credo 'equivalente di 100mila euro o giu di li), ma non ha scucito neanche un dollaro di tasca sua.
Lo Stato presta il denaro ed assicura una preparazione elevata e la laurea nei tempi previsti (non esiste il "fuori corso"), gli studendi nn si limitano a seguire le lezioni, ma sono seguiti anche durante lo studio con dei tutor, ed al termine la possibilità di trovare subito lavoro é nettamente più alta. Appena aperto l'ambulatorio, i primi 2-3 hanni ha lavorato restituendo il prestito, dopodiché ha iniziato a guadagnare.

corretto John Dee. 100,000 suona giusto per i 3 anni di scuoal di medicina(30*3). i prestiti federali so ke sono al tasso d'inflazione. immagino pure quelli statali. ma questo i compagni de noantri non si preoccupano di verificare...loro vogliono rimanere a questo status quo pazzesco...

[Mr. Hyde]

Che succede facendo pagare 15.000 euro all'anno ad uno studente?

interessanti base per discussione.
Succede ke ki se le puo' permettere le paga o cosi' le universtia' hanno piu' soldi per risorse di ricerca e didattiche. negli usa avevamo biblioteche con wireless, laboratori, fior di giornali accademici, software etc..

Che succede mettendo numerose borse di studio?
L'idea di base è che chi vale va avanti pagando poco...

Esatto.

La realtà italiana è che chi studia e lavora contemporeaneamente (e ce ne sono tanti ancora oggi perchè comunque non tutte le famiglie possono permettersi l'esborso delle tasse, nemmeno di quelle attuali) non frequenta e va più lentamente di altri, ergo non avrebbe a disposizione le borse di studio...ergo dovrebbe guadagnare 30.000 euro all'anno per permettersi di vivere E di fare l'università.

anke in america e' pieno di gente ke studia e lavora (come cameriere, receptionist etc) eppure moltissimi finiscono in corso (perke' e' strutturato a modo ke si finisca in 4 anni). e' piu' difficile, sicuro, ma affatto impossibile e di sicuro nulla di esclusivo all'italia..

L'unico modo di far funzionare l'università meglio è riformandone tante parti, non alzando le rette...

questa e' una frase vuota ke non dice nulla...

I paragoni con le università americane sono ancora più assurdi...i servizi dati e ciò che ha descritto John Dee compiutamente le rendono completamente diverse dalle nostre.

L'idea di alzare le rette è completamente sballata.

i servizi ke hanno li finanziano con i fondi ottenuti da rette (piu' alte ovviametne), contributi statali e dagli alumni...e sembra funzionare meglio ke da noi...

Così come l'idea di creare un numero chiuso.

questa e' un'assurda opposizione comunista. le universita' migliori con i docenti migliori devono essere selettive. e' semplice domanda/offerta...concetto cui son conscio per voi compagni sia duro da comprendere..

[Mr. Hyde]

Talebani raus.

se non hai nulla da contribuire non serve ke ronzi...
kissa' se ti sei laureato in corso...
e' grazie a mentalita' come la tua ke amici miei ke non hanno avuto la fortuna di studiare all'estero vengono sottopagati in vari "stages"...mentre quelli a londra si ke guadagnano...

[Scientist]

Ma mica dappertutto si fa ricerca, pensa alle facoltà umanistiche e giuridiche, e poi come si fa a organizzare materialmente commissioni estere per centinaia e centinaia di cattedre?

Da come parli si vede che non hai idea di come funziona il mondo accademico!

1) La RICERCA SI FA OVUNQUE anche nelle facoltà umanistiche. Ovviamente lo stampo è diverso, si scrivono libri e, certamente, non si utilizzano apparecchiature, quindi servono MOLTI MENO SOLDI per farla.

2) Le commissioni non si faranno certo per le cattedre ma per gli SSD (settori scientifico disciplinari) che sono una specie di raggrupamenti per ogni materia e sono identici in tutta Italia. In America e Giappone la ricerca viene già valutata in questo modo. Poi ovviamente esiste anche una valutazione per la didattica. Anche in Italia esistono già questi criteri di valutazione ma sono ININFLUENTI per quanto riguarda gli stipendi ed i fondi per ricerca.

[umberto (POL)]

Intanto Mussi ha rtirato i decreti applicatici della ennesima e (drammaticamente) caotica riforma della Y. MENO MALE!


Si dice rinviata di un anno... e per l'estate da riscrivere...

[yurj]

se non hai nulla da contribuire non serve ke ronzi...
kissa' se ti sei laureato in corso...
e' grazie a mentalita' come la tua ke amici miei ke non hanno avuto la fortuna di studiare all'estero vengono sottopagati in vari "stages"...mentre quelli a londra si ke guadagnano...

Che idiozie stai dicendo? Io oltre a laurearmi, ho sempre lavorato dall'età di 16 anni, mantenendomi agli studi e contribuendo al bilancio familiare. Per anni a pranzo ho mangiato un panino che mi preparavo a casa.

Ok?

Talebani era riferito a chi fa sfoggio ideologico di una verità assoluta, senza volerci capire nulla. Se i tuoi amici vengono sottopagati, prenditela con chi li sottopaga!!

[ragazzosemplice]

In Svezia le università sono completamente gratuite ma di altissimo livello.
Il problema sta nelle persone che vi insegnano e nel modo in cui sono gestite.
Certo le modifiche Moratti non hanno fatto bene all'università italiana.

[umberto (POL)]

In Svezia le università sono completamente gratuite ma di altissimo livello.
Il problema sta nelle persone che vi insegnano e nel modo in cui sono gestite.
Certo le modifiche Moratti non hanno fatto bene all'università italiana.

Vero ma intutta la svezia ci saranno la metà degli universitari che nella sola Milano...

[ragazzosemplice]

Le risorse saranno proporzionali. Il problema è come si fanno le cose.