Estratto dell'intervista

Vuole fare politica?
Credo nella militanza. Poche settimane fa, a Roma, sono entrato in contatto con Casa Pound. Da loro ho trovato voglia di cambiare le cose. Sono partiti come volontari per l'Abruzzo, vogliono il referendum per il Mututo Sociale, il salario minimo garantito di 800 Euro, il posto fisso, lo Stato imprenditore. E mio fratello e mia sorella sono disoccupati.

Quelli di Casa Pound sono fascisti.
Da loro, discorsi ideologici ne ho sentiti pochi. Ho trovato un mondo attento a disponibile al dialogo, senza pregiudizi. Si confrontano con tutti, non hanno apparentamenti politici. A me non interessa l'ideologia, ma la soluzione ai problemi della gente. Cosa che nessun partito ricerca più. E poi, il fascismo non lo si può semplicemente liquidare come male assoluto. Bisogna recuperare la memoria storica: per capire chi siamo, dobbiamo studiare chi siamo stati. Ovviamente li ho avvisati che rischio di essere la loro Mara Carfagna. Il mio nome potrebbe creare qualche imbarazzo.

Quando l'hanno vista la prima volta, come hanno reagito?
Con stupore. Odiano la TV e il Grande Fratello.