Dall'Inter a Telecom
i 100mila file degli spioni
di GIUSEPPE D'AVANZO
Ricordate lo spionaggio contro Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini? Era soltanto un capitolo della spy story che coinvolge la Telecom e che ora si arricchisce anche di un capitolo calcistico. Ma la vera notizia è che l'intero archivio illegale è stato finalmente trovato e quel che si immagina da tempo diventa purtroppo una realtà che inquieta. Gli spioni privati, ingaggiati e pagati da Pirelli e dalla sua controllata Telecom Italia, hanno raccolto migliaia di "fascicoli" sul conto di politici, uomini di finanza, banchieri e finanche su arbitri e manager di calcio.
I più prudenti e discreti, tra gli interlocutori, sono disposti a dire che "i file raccolti illegalmente sono decine e decine di migliaia". Altre fonti offrono un numero tondo: "I file sono centomila".
Gli uni e le altre concordano che una "schedatura" così ramificata non s'è mai vista dai tempi del Sifar del generale Giovanni De Lorenzo. Ora l'"archivio" è all'esame della procura di Milano. Che, dopo molti tentativi infruttuosi, è riuscita a entrare nella memoria di un computer difeso con dieci livelli di protezione e scovato quasi per caso.
I tecnici dei pubblici ministeri sarebbero forse ancora al lavoro se l'ultima, decisiva password non fosse stata fornita proprio dallo "spione" capo, Emanuele Cipriani, 45 anni, boss di un'importante agenzia d'investigazione, la Polis d'Istinto, da tre lustri al centro di un network d'intelligence messo su da Giuliano Tavaroli, 46 anni, già responsabile della sicurezza di Telecom.
Entrambi sono accusati di "associazione per delinquere finalizzata alla rivelazione del segreto istruttorio" (da una costola di quest'inchiesta sono già saltate fuori le manovre storte contro Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini). CONTINUA...