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Discussione: La Rampolli SpA

  1. #1
    Senzapadrone
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    Predefinito La Rampolli SpA

    Si allunga la lista degli indagati nell'ambito dell'inchiesta dei pm della procura di Roma Luca Palamara e Maria Cristina Palaia: il reato di illecita concorrenza è stato attribuito anche a Giuseppe De Mita, Riccardo Calleri, Tommaso Cellini e Davide Lippi. I loro nomi si aggiungono a quelli di Luciano e Alessandro Moggi, Chiara Geronzi e Franco Zavaglia.

  2. #2
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    Predefinito

    Pure il figlio del Ministro della Giustizia Mastella è indagato.

    Perché non se ne parla?

  3. #3
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    Predefinito

    Le coperture di Clemente Mastella su Moggi

    http://www.megachip.info/modules.php...ticle&sid=2974

    2005, Moggi chiamava l'addetto stampa di Mastella e dettava i comunicati
    Martedì, 23 maggio 2006

    Tra le centomila telefonate intercettate dai carabinieri di Roma durante lo scorso campionato, ne spunta una che crea qualche imbarazzo ad un nuovo ministro. Proprio quello che da due giorni ha annunciato di voler ridurre l’abuso della divulgazione di intercettazioni coperte dal segreto istruttorio: Clemente Mastella. In realtà nella conversazione con Moggi non c’è il Guardasigilli, ma il suo addetto stampa

    Il quale concorda col direttore generale della Juve il comunicato con il quale l’allora leader dell’Udeur difendeva a spada tratta la moralità di Moggi stesso.

    Era il 9 febbraio 2005 e il giorno precedente un ex alleato in disgrazia, Ermanno Pieroni, 53 giorni di carcere e sette processi sulle spalle, aveva sparato ad alzo zero contro il sistema Moggi: «Moggi ha in mano una ventina di club tra serie A, B e C, controlla il mercato attraverso la Gea, minaccia chi si oppone ed elimina gli avversari grazie ad una imponente rete di amicizie e collusioni istituzionali» era il succo.

    In pratica c’era già la Cupola che l’indagine dei carabinieri e dei magistrati napoletani ha fatto emergere in questi giorni. Ma allora Moggi era un intoccabile. Che per difendersi poteva contare su tanti amici.

    Uno di questi, non lo ha mai nascosto, era Clemente Mastella, il quale ai tempi del Napoli aveva addirittura collaborato con Lucianone. Nulla di strano che gli desse una mano nel febbraio 2005. Così alle 18.19 il portavoce del leader dell’Udeur chiama Moggi. E ne viene fuori la seguente conversazione.

    «Eh…dottor Moggi, sono De Angelis!» «Salve De Angelis!» «Mi diceva Mastella di fare una cosa… però poiché io conoscevo poco la situazione… avrei preparato una cosa di questo genere…». «Si!». «Clemente mi diceva appunto di leggergliela… E’ Mastella che parla eh?» «Si! Si! Si! Si!» «Trovo poco corretto lanciare accuse, per altro senza l’onere della prova, attraverso interviste ai giornali …così il segretario dei popolari Udeur, Clemente Mastella commenta la polemica innescata dalle accuse dall’ex presidente dell’Ancona Ermanno Pieroni contro Luciano Moggi. Il calcio sta vivendo una lunga stagione di grave crisi e le insinuazioni contro il direttore generale della Juventus rappresentano un altro colpo mortale ad uno sport sull’orlo del tracollo. Si tratta di affermazioni molto gravi che avrebbero meritato da parte di Pieroni un momento di maggiore riflessione ed è sospetto che vengano rilasciate mentre è in corso un’ inchiesta giudiziaria che riguarda proprio l’Ancona».

    «No! No! Diciamo che lui è stato rinviato a giudizio eh!» «Eh, ma è stato già rinviato a giudizio?» «Si! Si! E’ stato rinviato a giudizio per bancarotta …sia per l’Ancona e che…» «Ed è sospetto che vengano rilasciate mentre…» «E lui è stato rinviato a giudizio…per bancarotta…» «Ma lui quando è stato rinviato a giudizio?» «Eh! in questi giorni!» «Perché su Repubblica di oggi, vedevo che …eeeh… è un indiscrezione…non è certa!» «E va bene» «Questo glielo dico per evitare querele…» «E comunque…lui è stato rinviato a giudizio per bancarotta sia per il Taranto…» «Se comunque così può andare…» …sia per il Taranto che…no…» «Bisogna mettere qualcos’altro? Mi dica!» «...Nesi e Gallo hanno fatto un tipo di discorso di questo genere! Dunque… è antiestetico che praticamente un… eh… un soggetto del tipo di Pieroni… ora io te lo dico a grandi linee…» «Si! Si!» «Possa…possa avere spazi nella RAI… inserti… in quotidiani di importanza nazionale… in pratica anche tenendo conto dell’attuale situazione del… medesimo, che è stato…giudicato…eh… è stato rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta e…con truffa allo Stato…però poi magari questa anche se non ce lo vuoi di mezzo non ce lo mettemo…»

    «Sì, certo, meglio…» «…però la realtà…la realtà è questa qui! Quindi sarebbe più opportuno che mezzi di informazione… eeh… tenessero conto di queste cose… considerando anche che è uno che non ha da perdere niente, no?» «Si» «Che poi…che poi la realtà è questa! E poi finiva dicendo che però… dunque… questa volta…la giustizia è stata molto più felice dei mezzi di informazione perché di solito i bancarottieri… eeh… fuggono nei… nei panfili… e lui in pratica gli è stato…gli è stato portato via il panfilo… è rimasto… così hanno… hanno messo…» «D’accordo…Va bene?» «Mi raccomando la faccia subito…poi magari avvisi anche i giornali che…» «Certamente! Certamente! Certamente!».

    Pochi minuti dopo, alle 19.10, l’Ansa batte la notizia: "Calcio, Mastella: Troppo spazio media a Pieroni contro Moggi". Del dettato di Moggi resta traccia solo nella frase finale: «Senza voler interferire nel diritto di cronaca, ritengo che in questa circostanza ci sia stato da parte dei media un eccessivo sensazionalismo». Il giorno dopo il comunicato finisce su molti giornali, ma non su Tuttosport. E così alle 13.56 del 10 febbraio Moggi chiama il direttore del quotidiano di Torino, Giancarlo Padovan e gli dice che il Parlamento è insorto su Pieroni. «Ma che insorto!» ribatte Padovan, «Per noi Pieroni non esiste! E’ uno che dice cazzate! E’ un galeotto…» «Eh! Un galeotto! Infatti… » «…disperato…un disperato che ti diffama! Dobbiamo scrivere che tu lo quereli! Per noi…» «No! No! Però quello che hanno…che hanno detto…gli Onorevoli… Nesi… Mastella…Gallo…e compagnia bella…quello lo potevi anche pubblicare eh!» «Aah…ho capì…cioè…e cosa han detto…guarda …lo…lo ignoro!» «No, ma io te le mando, oggi pomeriggio! Se me le pubblichi mi fai una cortesia! Se mi lasci uno spazio» «Certo!».

    E il neo ministro cosa dice? Nulla: quella telefonata è stata una ingenuità del suo addetto stampa che, da non esperto di calcio, ha voluto chiedere un consiglio. Intanto lo staff del ministero di via Arenula è al lavoro per presentare in tempi brevissimi un provvedimento al Parlamento per limitare la divulgazione di intercettazioni non utili alle indagini. «Come questa»

    Riccardo Luna
    da Il Romanista
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  4. #4
    Speriamo non sia tardi
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    Predefinito

    La vicenda mi ricorda un vecchio film di Alberto Sordi "TUTTI DENTRO".
    Ricordo bene però come finiva i film e voi?

 

 

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