QUOTOOriginariamente Scritto da aguas
Secondo me è sbagliato prendersela coi giornalisti che fanno il loro lavoro (anche se a volte non sono irreprensibili deontologicamente).
Non credo che sia violata neppure la privacy, in quanto si tratta sì di conversazioni private, ma fatte da soggetti pubblici e relativi a questioni di pubblico interesse (non parlavano di incontri galanti...).
La vera vergogna di queste pubblicazoni di intercettazioni è che si spinge il popolo a fare dei sommari processi di piazza. Si distruggono carriere e vite di persone fino al giorno prima rispettabilissime (se per alcuni non lo era Moggi, magari lo era Bergamo, Pairetto, De Santis Carraro ecc.).
Inoltre quasi sempre le notizie sono frammentarie, riciamano solo i punti più rilevanti per l'accusa, si trascura la tesi difensiva. Un vero e proprio processo sommario in stile sudamerica.
Questi furori di piazza poi finiscono inevitabilmente col riflettersi nei procedimenti.
Personalmente ritengo sarebbe giusto che ogni procedimento sportivo fondato sulle pubblicazioni abusive debba essere archiviato, al fine di non dare adito a questo malcostume.
PS chi fa uscire le intercettazioni spesso non sono nè i magistrati nè (men che meno) gli avvocati difensori, ma più semplicemente i vari cancelerieri, ufficiali giudiziari ed altre persone che a vario titolo hanno accesso alle stanze dei tribunali. Persone che dietro il "100 euri" smollati dal gioralista di turno scuce tutti i segreti d'indagine.