- di Redazione -


Soci. Il giornale russo Kommersant mette in croce Javier Solana: a detta del quotidiano moscovita l'alto rappresentante dell'Ue per la politica estera «non era sobrio» giovedì pomeriggio a Soci, sul Mar Nero, durante la conferenza stampa finale del vertice Europa-Russia. Andrei Kolesnikov, una delle penne più velenose e brillanti del giornalismo russo, scrive che dopo il pranzo offerto dal presidente Vladimir Putin a chiusura del summit «era impossibile riconoscere alcuni partecipanti», in particolare il «ministro degli Esteri» europeo. «Solana - racconta Kolesnikov - afferrava Putin per il risvolto della giacca, gli dava pacche sulla schiena e gli sussurrava con ardore qualcosa all'orecchio esibendosi in brevi risate. Mi sono meravigliato di come Putin fosse riuscito a conquistarselo in così poco tempo, ma poi ho capito. Semplicemente Solana non era sobrio, anzi direi che era piuttosto ubriaco». Il dirigente Ue, aggiunge il giornale, «ha persino fatto cadere alcuni documenti per terra e non se ne è nemmeno accorto». E si è comportato in modo strano anche sul podio durante la conferenza-stampa finale