Quella tassa è inutile e ingiusta, tranne per patrimoni enormi, di molti milioni di euro, dove può essere giustificata dal fatto della mancanza di denaro pubblico. Il programma di governo è troppo sbilanciato a sinistra. Bertinotti aveva la reintroduzione della successione nel suo programma delle primarie, insieme a molte altre cose che puntualmente sono state inserite. Molti dimostrano un'avversione verso le politiche liberali e verso la Rnp quindi. E' ora che i radicali vengano presi in considerazione da Prodi, su questo e sul resto.
Dal sito Radicali.it: Commentando la replica di Romano Prodi alla Camera, Daniele Capezzone (segretario di Radicali Italiani, della segreteria della Rosa nel pugno) ha dichiarato:
"Sosterremo Romano Prodi, ma -come ho detto ieri intervenendo nel dibattito- ci aspettavamo e ci aspettiamo molto di più.
Occorre che l'Unione volti pagina: finora, abbiamo assistito a risse di potere, indicazioni programmatiche -anche da parte dei Ministri- vaghe nei giorni pari e contraddittorie in quelli dispari, e la mancanza di un respiro riformatore, di una visione.
Siamo stati determinanti, come Rosa nel pugno, per il successo elettorale (che qualcuno stava per sciupare e far sciupare), e quindi per conquistare l'alternanza al governo Berlusconi. Ma l'alternativa, e un'alternativa liberale e riformatrice, è ancora molto, molto lontana...
I punti di sofferenza, in particolare, sono almeno due.
Da una parte, l'innovazione economica e sociale. La Legge Biagi non va abbattuta, ma completata e riequilibrata, nella direzione del Libro Bianco di Biagi, Su questo, sono venuti segnali negativi dal Ministro Damiano. Ne' abbiamo sentito parole chiare in materia di liberalizzazioni o di riforme (abolizione degli ordini professionali e del valore legale del titolo di studio, ad esempio) necessarie a riaprire una società chiusa e corporativa.
Dall'altra, la laicità dello stato. Con le Ministre Bindi e Turco letteralmente aggredite da chi vorrebbe imporre una visione oscurantista e confessionale, e che non sono state troppo difese dalla e nella maggioranza.
Un segnale positivo (uno dei pochi) è venuto sulla moratoria universale della pena di morte e sull'amnistia: ma occorre passare dalle parole ai fatti.
Infine, tengo per ultima la questione più grave: non una parola è venuta sul grave tema (e avevamo chiesto a Romano Prodi di pronunciarsi) degli otto senatori regolarmente eletti, ma tuttora abusivamente e illegittimamente estromessi da Palazzo Madama."
Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani, della segreteria della Rosa nel pugno:
"Peggio delle tasse, c'è solo l'incertezza sulle tasse. E che oggi, a cominciare da Vincenzo Visco, ricomincino prospettazioni e ipotesi vaghe sulla introduzione di nuove forme di tassazione, mi pare un modo di ricreare il clima che stava per far perdere all'Unione le elezioni.
Vedremo le proposte concrete, ma l'idea di reintrodurre, ad esempio, la tassa di successione, mi pare sbagliata.
So bene che, nella storia economica e in quella liberale (a partire da Einaudi), non ci sono veti contro la tassa di successione.
Ma nel caso specifico, va ricordato che: -la vecchia tassa aveva un gettito di appena mille miliardi di lire: non copriva, forse, neanche i costi di gettito e riscossione. Quindi, si trattava di una cosa pesante per chi la subiva e quasi ininfluente, invece, per le casse dello stato; -spesso quella tassa colpiva o colpirebbe non solo il valore lasciato da un padre o da una madre, ma anche quello che la persona tassata ha concorso a costruire con loro; tra l'altro, ogni anno, in Italia, ci sono 70 mila imprese, per lo più medio-piccole, alle prese con il cambio generazionale: i figli devono decidere se andare avanti o meno. La tassa crea un incentivo in più a chiudere."