26/05/06
Bisogna sempre partire dalla considerazione
che i gruppi politici che si riconoscono nel progetto allegato non sono
riusciti ad accordarsi per dare vita ad un movimento politico unitario; e
non ci riusciranno mai perchè i sedicenti leaders di quei partiti non hanno
la minima intenzione di fare dei passi indietro per raggiungere l'obiettivo.
Rimane quindi da percorrere la via più difficile: la costituente di base.
Ovvero mettere insieme tutti i militanti che si riconoscono nel progetto
allegato e far studiare a loro in sede congressuale i programmi, la
struttura, il metodo, le gerarchie. Lavoro faticoso che va fatto celermente.
Sto facendo predisporre un sito che conterrà progetto, proposte,
suggerimenti ed adesioni.Inoltre sto facendo aprire un conto corrente
postale per le adesioni il cui andamento sarà costantemente pubblicizzato
attraverso il sito. A chi si dovesse ... preoccupare che l'iniziativa parte
da me posso rispondere che qualcuno doveva pur iniziare; ed inoltre non ho
ancora deciso se aderire o meno alla costituente, ma se lo dovessi fare lo
farei da semplice militante come tutti gli altri e la stessa cosa invito a
fare i segretari degli altri gruppi per eliminare la concorrenza
personalistica ed eventualmente, se non se ne può fare a meno, per
trasferirla all'interno di una casa comune. Ora però bando alle chiacchiere
e diffondiamo il progetto il più possibile : per e-mail, a mano, a voce, per
lettera , insomma in tutti i modi possibili. Agli interessati sarà inviata
una scheda di adesione. Vi prego di inviare la corrispondenza all'indirizzo
e-mail progettocostituente@hotmail.it. Nel ricordare che questa resta
l'unica e l'ultima possibilità auguro buon lavoro a tutti
Adriano Tilgher
C O S T I T U E N T E
Sembra assurdo, ma in Italia c’è bisogno di un partito, anzi del partito, perché le altre formazioni che utilizzano questo nome non hanno dignità di partito in quanto non fanno politica ma affari.
Oggi c’è bisogno di politica, ovvero di principi ed idee nuove cui ancorare la società per uscire dalla grande crisi del capitalismo, per risolvere l’enorme crisi dell’uomo. Invece i cosiddetti “leaders” italiani della vecchia finta politica si limitano ad amministrare l’esistente, in quanto sono al servizio del potere, di coloro che veramente comandano: i poteri forti, l’alta finanza planetaria… Abdicando in tal modo al loro ruolo.
La lotta politica ha come obiettivo la conquista del potere, senza questo obiettivo non si fa politica. Ecco perché in Italia c’è bisogno di un partito. Il partito che restituisca a tutti gli Italiani la possibilità di tornare protagonisti della loro vita e non vittime degli interessi altrui. Questo può accadere solo se effettivamente sono loro stessi a conquistare il potere. Questa è la ragione profonda della Costituente.
Un progetto politico consiste nella definizione dell’obiettivo finale, nella predisposizione di una strategia per raggiungere l’obiettivo finale, nella identificazione di obiettivi parziali e nella costruzione delle varie tattiche per conseguire gli obiettivi parziali.
Obiettivo finale
Nella lotta politica, come abbiamo visto, l’obiettivo finale è la conquista del potere.
Strategia
La strategia è la via maestra attraverso cui raggiungere l’obiettivo finale. La strategia della Costituente consiste nell’individuare e collegare le fasce del malessere che emergono dall’analisi politica e che crescono sempre più, rappresentarle ed utilizzarle per il conseguimento della vittoria.
1° obiettivo
Il primo obiettivo sulla strada del progetto è la creazione del partito: ovvero lo strumento di capitalizzazione del lavoro politico.
Definito il progetto politico, diventa facile definire le caratteristiche del costituendo partito: sia come programma, sia come struttura, sia come metodo di azione politica, sia come forma estetica.
a) Il programma – Il programma, che dovrà essere definito in sede di costituente, dovrà partire da alcune considerazioni fondamentali che rappresentano il principale elemento di coagulo intorno al progetto comune. Il presupposto del programma è nelle considerazioni su esposte ovvero nella necessità di restituire un primato alla politica e quindi nel dovere di costruire una classe dirigente preparata allo scopo. Punti salienti devono essere principalmente due: la costruzione di una nuova identità nazionale forte ma proiettata verso l’Europa e impostata sui principi di solidarietà e di sussidiarietà e lo sviluppo dello stato sociale che arrivi ad una ridistribuzione delle ricchezze affinché non possano esistere uomini più forti e potenti delle comunità. Insomma una nuova sintesi culturale e politica tra i due filoni culturali emergenti in questo primo scorcio del terzo millennio: da una parte la logica dell’autonomia, che porta alla riaffermazione dei valori localistici per riscoprire un reale senso di appartenenza (riscoprire il campanile per ricostruire il senso della Patria), dall’altra la logica dell’alternativa sociale per ridare dignità ai popoli e liberarli dalle logiche schiavistiche del liberal-capitalismo.
b) La struttura – La struttura del nuovo partito dovrà essere estremamente snella ma soprattutto dovrà rispondere alle esigenze di massima partecipazione per funzioni allo stesso modo della nostra concezione dello Stato. Il che vuol dire, in buona sostanza, che tutte le gerarchie del partito dovranno emergere spontaneamente dalla base dello stesso e dovranno essere l’espressione del meglio nei vari campi e dovranno rispondere a verifiche continue. Tranne alcune figure statutarie, limitate e ben definite, deve essere sancita la incompatibilità tra cariche politiche e cariche elettive e queste ultime dovranno sempre e comunque rendere conto ai referenti politici. Dovrà essere potenziata al massimo la comunicazione telematica. Le sezioni avranno senso solo se impostate come centri di intervento nel e per il sociale. La struttura dovrà essere concepita nel massimo della funzionalità e della economicità.
c) Metodo politico – Il metodo di azione politica dovrà essere improntato all’originalità e dovrà sfruttare tutti i sistemi moderni di comunicazione abbinati con gli antichi. Il contatto diretto e personale 365 giorni l’anno sarà la nostra principale risorsa. Infatti dovremo essere presenti su tutti i temi scottanti della politica nazionale e locale intervenendo in modo tale da diventare riferimento per tutte le fasce di malessere che intendiamo rappresentare, creando, se del caso, dei comitati di intervento specifico. Siccome viviamo nella società dell’immagine, dovremo creare degli efficienti uffici stampa e pubbliche relazioni che sappiano curare i rapporti con la stampa e le radio-televisioni, con particolare riferimento a quelle di interesse locale.
d) Forma estetica – Per le considerazioni su svolte è importante anche una forma estetica moderna ed innovativa che renda il partito accettabile a tutti coloro che si riconoscano nel progetto e nel programma comune qualunque sia il loro passato politico. Un luogo di accoglienza non di rifiuto, un luogo aperto non un ghetto. Inni nuovi, simboli nuovi, nessuna rivincita del passato ma la prospettiva di conquistare il futuro. Rivendicare metodologie e forme estetiche del passato, qualunque esse siano, è un modo come un altro per tradire le proprie idee e per considerarle morte in quanto non si ritengono adatte ad adeguarsi ai tempi.
UN METODO PER LA COSTITUENTE
La costituente deve essere di base ovvero non deve aggregare gruppi organizzati in quanto tali ma deve mettere insieme singole individualità che accettino nella piena autonomia della loro volontà di costruire un nuovo e diverso soggetto politico secondo i presupposti su esposti. Ovviamente non è consentita la partecipazione contemporanea ad altri soggetti politici. L’adesione alla costituente consiste nel compilare una scheda di adesione e nell’effettuare un versamento di euro 10. L’iscrizione sarà vincolata esclusivamente all’accettazione del progetto e non riguarderà il passato politico dei singoli. L’elenco degli iscritti sarà reso pubblico per la massima trasparenza del lavoro costituente. La fase costituente sarà ritenuta conclusa al raggiungimento dei 10.000 iscritti. Ogni gruppo provinciale di 100 iscritti avrà diritto ad esprimere, attraverso opportuni congressi costituenti provinciali, 10 delegati al congresso costituente nazionale. Non vi sono delegati di diritto ma sarà compito di ognuno eleggere quali delegati le persone più capaci e le più rappresentative. In sede di adesione, ognuno indicherà in quale commissione intenderà essere aggregato o comunque in quale campo intende dare il proprio contributo di idee e di proposta. Per il momento sono previsti i seguenti gruppi di lavoro:Analisi politica, programma, struttura, statuto, metodo di azione politica, tecniche di comunicazione, tecniche di propaganda, criteri di organizzazione, forma estetica, finanziamento.
Qualcuno potrebbe obiettare che il tema di incontro potrebbe sembrare troppo generico e poco qualificante. Noi rispondiamo che troppo spesso il nemico ci ha divisi su questioni di lana caprina per cui l’importante è credere nella necessità del ritorno alla politica, nella volontà di ricreare il senso di appartenenza, nella ineluttabilità di ricostruire lo stato sociale, nella necessità di ricercare una nuova e più moderna sintesi di valori.
L’importante è puntare sulla valorizzazione di un uomo nuovo, costruito sui valori di sempre e che faccia propri i principi di solidarietà e di trasparenza, in una struttura dove tutti si sentano comproprietari e cogestori, dove ognuno agisca in funzione dell’altro, e dove la meritocrazia sia l’unico discrimine adatto a costruire una gerarchia di valori.