FATIMA

"La Vergine predisse la Shoah"


La terribile profezia, purtroppo avveratasi, è contenuta nel diario di suor Lucia, la veggente di Fatima a cui apparve la Madonna

CdV, 30 maggio 2006 - 'La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio, nel pontificato di Pio XI, ne comincerà un'altra peggiore', con lo scopo di 'sterminare il giudaismo da dove provenivano Gesù Cristo, la Madonna e gli Apostoli che ci hanno trasmesso la parola di Dio ed il dono della fede, della speranza e della carità, popolo eletto da Dio, scelto fin dal principio: 'la salvezza viene dai giudei'.

Questa terribile profezia, purtroppo avveratasi, è contenuta nel diario nel quale suor Lucia, la veggente di Fatima, su richiesta del card. Anastasio Ballestrero, allora superiore generale dell'Ordine Carmelitano, nei primi anni '70 aveva appuntato 'tutti i passaggi dell'incontro con la Madonna'.

Il testo, finora inedito, descrive 'lo scoppio di una guerra atea, contro la fede, contro Dio, contro il popolo di Dio'. La suora spiega anche le rivelazioni ricevute in merito alla Russia comunista ed alle guerre promosse nel mondo dagli errori diffusi dalla Russia. E ricorda l'invocazione della Madonna per la 'consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato'.

Il diario elenca le richieste della Vergine ai tre pastorelli: recitare il Rosario, rispettare i comandamenti, ricevere quotidianamente l'Eucaristia. Ma nel testo, anticipato dall'agenzia cattolica Zenith, suor Lucia spiega anche il mistero della Santissima Trinità e soprattutto offre una sua lettura in merito al senso cristiano della sofferenza. 'La Signorà (così suor Lucia chiama la Madonna) disse ai pastorelli di 'offrirsi a Dio' e 'sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori'.

La Veggente racconta che i pastorelli, 'senza preoccuparsi delle sofferenze che il Signore gli avrebbe inviato, si offrirono totalmente alla volontà di Dio, e senza saperlo, perchè non conoscevano le Scritture, risposero seguendo Cristo quando disse 'Eccomi Padre, per fare la tua volontà'. Secondo suor Lucia, è in questo passaggio che si comprende l'Eucaristia.

Il diario di Suor Lucia si riferisce alle rivelazioni ricevute nel 1917 ma è stato scritto dopo alcuni degli avvenimenti previsti dalla Vergine. Tuttavia la stesura precede di due decenni l'avverarsi della fine del comunismo e di parecchi anni la profezia dell'attentato al Papa (contenuta nel terzo segreto di Fatima).

'Se ascolteranno le mie richieste - avrebbe detto la Madonna a suor Lucia - la Russia si convertirà e ci sarà pace. Se no, diffonderà i suoi errori nel mondo suscitando guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte'.

Dopo tutto questo, però aveva predetto ancora la Vergine, 'il Santo Padre mi consacrerà la Russia che si convertirà e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace. Finalmente il mio Cuore Immacolato trionfera'. Questa parte del messaggio della Madonna si è realizzato con la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria che il Pontefice Giovanni Paolo II fece a Roma il 25 marzo 1984, davanti alla statua della Madonna che si venera nella Cappellina delle Apparizioni in Cova d'Iria a Fatima.

Questo atto insieme a tanti altri avrebbe, secondo suor Lucia, convertito anche i dirigenti della Russia comunista. Il volumetto inedito scritto da suor Lucia, l'ultima testimone delle apparizioni mariani a Fatima, deceduta a 97 anni il 13 febbraio del 2005, sarà in libreria il 10 giugno (64 pagine, 3,50 Euro). Intitolato 'Il messaggio di Fatima', è edito dal Carmelo di Coimbra e distribuito dal Segretariato dei Pastorelli (la Sede della Postulazione per i due cuginetti di suor Lucia).

Ha ricevuto l'imprimatur in data 13 febbraio 2006 da mons. Serafim de Sousa Ferriera e Silva, Vescovo emerito di Leiria-Fatima. In Italia il volumetto verrà distribuito dalle Edizioni San Clemente. Nell'introduzione, padre Geremia Carlo Vechina, confessore di suor Lucia, racconta che la veggente aveva già lavorato alla stesura di uno scritto su richiesta dell'allora Generale dell'Ordine, il futuro Cardinale Anastasio Alberto Ballestrero, in occasione del suo passaggio a Coimbra nell'anno 1955.

Quell'opera fu inviata a Roma per ordine del Pontefice Paolo VI, 'ma - scrive padre Vechina - rimase dimenticata negli Archivi Vaticani'. Solo nel 2000, del resto, Giovanni Paolo II decise di rivelare il testo del Terzo Segreto di Fatima, 45 anni dopo averlo ricevuto.

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