Da "Repubblica" :

ROMA. Inizia con uno slittamento della sperimentazione dei nuovi licei, che sarebbe dovuta partire a settembre secondo il disegno della riforma Moratti, l'attività del nuovo ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni. Poi, forse, seguirà il resto.

Una decisione prudente, ragionata e ragionevole, dato il clima di incertezza che si respira nei licei - ancora impreparati alle novità del nuovo ordinamento - e nelle famiglie degli studenti che attendono di frequentare il primo anno di scuola superiore. Il primo passo verso lo smantellamento della contestatissima riforma Moratti? Per il momento, il ministro non si sbilancia, anche se lascia intravvedere un orientamento ben preciso.

Il blocco della sperimentazione, comunque, era nell'aria: davanti a Tar e Corte Costituzionale molti sono i ricorsi pendenti, e lo stesso ministero ha il dovere di verificare si tratta di un'attuazione legittima del provvedimento. Non solo: contro la sperimentazione si è pronunciato anche il 90% delle regioni, gli organi competenti in materia di istruzione secondo il nuovo Titolo V della Costituzione.

Insomma, l'attuazione della riforma non convince nessuno. Le scuole, innanzitutto: pochissime, nel corso dell'anno, avevano aderito alla sperimentazione; soltanto una parte degli istituti tecnici avevano risposto, anche se proprio le incertezze sulla riforma avevano provocato un salasso nelle iscrizioni.

La sperimentazione dei nuovi licei, stabilita dal decreto del 31 gennaio scorso, doveva entrare in vigore nel settembre prossimo: avrebbe fatto da preludio all'attuazione vera e propria della riforma del secondo ciclo, che dovrebbe debuttare a partire dall'anno scolastico 2007/2008. La riorganizzazione prevede due percorsi paralleli, il sistema dei licei e quello di istruzione professionale. Otto i licei: artistico, classico, linguistico, scientifico, musicale e coreutico, economico, tecnologico e delle scienze umane; quanto alla formazione, si potrà scegliere tra percorsi specifici - triennali e quadriennali - fino al conseguimento di un diploma professionale. Ma - dicono dal ministero - c'è ancora troppa confusione sugli indirizzi e, di conseguenza, sulla validità dei titoli di studio. E' necessario quindi muoversi nell'ambito di un'attenta analisi e valutazione dei contenuti della riforma.
(27 maggio 2006)


Che dire : Dopotutto, zitto zitto, Fioroni non sta partendo male.
Me ne compiaccio.