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  1. #11
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    "Il tuo orecchio non mi percepisce, ma in cuore ti rimbombo; in forma varia esercito crudele potere" Goethe, Faust, parte prima.
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    Ringrazio di cuore.

  2. #12
    megaelleno
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    Varo dei Lupi
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    Dall’esegesi plotiniana, il Demone risulta come una sorta di ‘facitore di limiti’, al di sotto o al di sopra dei quali non lascia andare l’anima.
    In più, si noti, il Demone non è completamente esterno all’anima.

    «Quando <in Platone> si parla di ‘sorti’ e poi di ‘paradigmi di vita’ e in seguito di ‘casi’ e quando dice che ‘dai modelli presenti <gli uomini> scelgono la loro vita secondo il loro carattere’, egli riconosce la preminenza alle anime che dispongono di ciò che loro è stato dato secondo i loro caratteri. Infatti, quel Demone non è completamente esterno <a noi>, ma solo tanto da non essere legato a noi e da non agire in noi; è nostro, se col ‘noi’ intendiamo l’anima, non è ‘nostro’ se col ‘noi’ designiamo l’uomo così e così determinato che vive sotto la guida <del Demone> […]. Anche le parole ‘compie ciò che l’uomo ha scelto’ vi s’accordano. Infatti <il Demone> che sta sopra l’uomo non lo lascia discendere troppo verso il male – in ciò agisce soltanto i principio che gli sta sotto – né lo lascia elevarsi al di sopra o alla sua stessa altezza; difatti non si può diventare diversi da ciò che si è »

    Plot., Enn., III, 4, 5

    Questo tema risulta estremamente importante, perché se le leggi dei Fati prevedessero ogni cosa, il passo verso il giansenismo sarebbe davvero breve…

  3. #13
    Forumista senior
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    "Il tuo orecchio non mi percepisce, ma in cuore ti rimbombo; in forma varia esercito crudele potere" Goethe, Faust, parte prima.
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    Consideravo, meditando su queste parole, che per alcuni versi le peculiarità del demone ricordano ciò che si evince studiando un tema natale in astrologia, e cioè che vi sono dei "paletti" dei cardini attorno ai quali l'anima svolge la propria esperienza di vita, e dai quali non si può prescindere. In astrologia detti limiti sono rappresentati dai segni cardinali e fissi che implicano situazioni ricorrenti, sebbene mascherate sotto diverse forme, dalle quali non si riesce ad emanciparsi. In una concezione ontologica, ove lo sguardo spazia oltre le possibilità descrittive di dati aspetti della realtà, credo non si possa far altro che considerare quanto determinati confini non possano in ultimo essere alcunchè se non il limite necessario affinchè una delle infinitesimali parti dell'essere possa subire distinzione da un'altra durante l'inevitabile frammentazione che l'Uno necessariamente mette in atto. Il demone deve quindi sorvegliare affinchè ogni frammento permanga nei suoi limiti. I limiti a loro volta sono prodotto inevitabile quando dall'Uno fluiscono i molti. Quindi senza essi non vi sarebbe frammentazione e creazione: i limiti, i solchi, sono quindi necessari, partecipano prioritariamente di Ananke. Una coincidenza ultima sembrerebbe quindi apparire tra la Moira, intesa in quanto parte di una vita che è sferica, globale, che è espressione stessa dell'essere, ed il Daimon, che dei medesimi pare suggellare, o sorvegliare, l'inviolabilità.

  4. #14
    Forumista senior
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    Post Libro.

    Segnalazione bibliografica:
    http://www.internetbookshop.it/ser/s...=YRANQ452W7PGF
    Si tratta di un testo che non ho ancora avuto modo di leggere (l'ho ordinato giorni addietro) e che, temo, giungerà in mia assenza. Per cui credo potrò visionarlo solo tra diverso tempo. Questo per dire che non mi sento di raccomandarne la lettura, limitandomi quindi a fornirne segnalazione.

  5. #15
    megaelleno
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    Varo dei Lupi
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    Predefinito Festina lente

    Riguardo al legame di questo argomento con alcuni temi dell'astrologia - disciplina sulla quale dovremo nei tempi a venire aprire una discussione a parte - sovvengono le lapidarie parole di Eràclito:

    Il carattere è il Demone dell'uomo.

    Il tema è degno di un lungo svolgimento: il tempo a nostra disposizione non è molto, ma neanche poco. A noi dovrà addirsi la massima: Festina lente.

    Nel salutare Yggdrasil ed augurarci che ritorni al più presto fra noi, ricordiamo che, qualora lo ritenesse opportuno, potrà circostanziare la sua segnalazione bibliografica nell'apposita, nuova sezione 'Aggiornamenti Bibliografici'.

  6. #16
    Forumista senior
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    Citazione Originariamente Scritto da =DADOUKOS=
    Riguardo al legame di questo argomento con alcuni temi dell'astrologia - disciplina sulla quale dovremo nei tempi a venire aprire una discussione a parte - sovvengono le lapidarie parole di Eràclito:

    Il carattere è il Demone dell'uomo.

    Il tema è degno di un lungo svolgimento: il tempo a nostra disposizione non è molto, ma neanche poco. A noi dovrà addirsi la massima: Festina lente.

    Nel salutare Yggdrasil ed augurarci che ritorni al più presto fra noi, ricordiamo che, qualora lo ritenesse opportuno, potrà circostanziare la sua segnalazione bibliografica nell'apposita, nuova sezione 'Aggiornamenti Bibliografici'.

    Grazie, è infatti per me un sommo piacere l'essere ritornata tra voi.

    Nei giorni passati, inoltre, mediante rapida capatina internettiana, ho constatato, con rammarico, che la mia segnalazione libraria non appariva fruibile. Allora non ho potuto porre rimedio per ispiegabili, ma inevitabili ovvie e imprescindibili, "incomprensioni" tra me ed il mezzo informatico (col quale non riesco a non combinare refusi e pasticci a profusione), ritenterò quindi ora, come da gentile invito, nell'apposita sezione.

  7. #17
    L'Inattuale
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    Citazione Originariamente Scritto da Yggdrasill
    Consideravo, meditando su queste parole, che per alcuni versi le peculiarità del demone ricordano ciò che si evince studiando un tema natale in astrologia, e cioè che vi sono dei "paletti" dei cardini attorno ai quali l'anima svolge la propria esperienza di vita, e dai quali non si può prescindere. In astrologia detti limiti sono rappresentati dai segni cardinali e fissi che implicano situazioni ricorrenti, sebbene mascherate sotto diverse forme, dalle quali non si riesce ad emanciparsi.
    Mi permetto di osservare che nella lettura del Tema Natale non sono tanto i Segni Fissi ad indicare gli ostacoli, quanto gli aspetti planetari negativi, su tutti la Quadratura. Inoltre molti prendono in considerazione (dal punto di vista "karmico" soprattutto) i punti chiamati Caput e Cauda Draconis, dove cioé l'eclittica incontra l'orbita lunare.
    Non pensare che la Via del Fuoco si compendi nello studiare la scienza degli astri, della guarigione, della magia e cose di questo genere (per quanto ogni cosa, al proprio livello, trovi il suo giusto posto). La Via dell'Immortalità non si ottiene mendicando qualche briciola di erudizione fenomenica, qualche modesto potere psichico appariscente, qualche medaglia conferita da un'organizzazione "spirituale" o pseudo esoterica, da appendere al muro per inorgoglire l'Io accattone. La Via dell'Immortalità si svela a chi, con Dignità, sa "morire" stando in piedi.

  8. #18
    Forumista senior
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    Citazione Originariamente Scritto da Havismat
    Mi permetto di osservare che nella lettura del Tema Natale non sono tanto i Segni Fissi ad indicare gli ostacoli, quanto gli aspetti planetari negativi, su tutti la Quadratura. Inoltre molti prendono in considerazione (dal punto di vista "karmico" soprattutto) i punti chiamati Caput e Cauda Draconis, dove cioé l'eclittica incontra l'orbita lunare.
    Ti ringrazio per l'interessante osservazione, pregevole Havismat, per quanto, ti confesso, me ne sfugga la pertinenza. Infatti, come puoi rilevare facilmente anche tu rileggendo i miei precedenti interventi (dove forse, però, mi sono espressa in modo poco chiaro), giammai ho fatto riferimento al concetto di "ostacolo", semmai si è, ho, parlato di "limite", che è cosa ben diversa. Se, infatti, quanto tu pari interpretare dalle mie dichiarazioni corrispondesse realmente ciò che io ho cercato, malamente, d'esprimere, se ne potrebbe dedurre che io trovi una coincidenza tra la funzione, o essenza, del Demone e l'ostacolo, mentre così non è. In realtà il mio era un tentativo d'individuare la porzione di vita che ci tocca in sorte nella rappresentazione oroscopica,e , in particolar modo, in taluni particolari aspetti (in senso lato, non si interpreti quindi astrologicamente questa mia ultima parola), che io trovo particolarmente significativi.
    A parte ciò, e premettendo che le mie sono semplicemente osservazioni da profana, a mio parere è piuttosto riduttivo, e forse anche un poco errato, il ritenere che le quadrature, e solo quelle, posseggano la valenza che gli attribuisci tu, poichè, in realtà, i fattori in gioco sono tali e talmente complessi da far si che, qualsiasi aspetto possa, nel complesso dell'interazione tra tutti gli elementi di una carta oroscopica, indicare la presenza di un ostacolo anche di grave ed insormontabile entità, per quanto, magari, non presenti quadratura alcuna (si pensi ad una congiunzione, o ad un trigono, mal collocato e tra pianeti dissonanti o "malefici"). Così come, analogamente, può accadere che, una quadratura tra due particolari pianeti, ben collocati, ed in sintonia tra loro per qualità e tipologia, non implichi altro se non un particolare dinamismo energetico, magari particolarmente stimolante e proficuo (quindi per nulla limitativo o ostacolante, anzi...). E qui mi fermo ché il discorso potrebbe dilatarsi a dismisura.
    Concordo invece con te circa la valorialità interpretativa attribuita ai Nodi, per quanto questi siano scoperta relativamente recente che non tutti prendono in considerazione. Ma, anche qui, credo sia importante, al fine di non deviare troppo dall'argomento di detta discussione, il non lasciarsi trascinare da simbologie che si appoggiano a leggi quali quella legata alle dinamiche Karmiche che, per quanto presentino non pochi punti di contatto, altra cosa sono dalla concezione del Destino in seno al pensiero filosofico in oggetto. (vi è ad oggi tutta una letteratura circa la possibilità d'interpretare "karmicamente" il tema natale, ed io, nel mio piccolo, qualche libro temo d'averlo pure letto, ma, ti assicuro, trattasi per lo più[uso tale espressione in via bonaria, ché, altrimenti, sarebbe più opportuno dire "in toto"] di aria fritta).

    Ti saluto scusandomi se la fretta che, more solito, m'assilla in questo orario, avrà reso ancora più oscura la mia forma espressiva, la quale, oltretutto, già di suo non brilla mai eccessivamente per chiarezza (sarà quella Luna Nera all'ascendente in prima casa...) neanche nei momenti migliori.

  9. #19
    L'Inattuale
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    Citazione Originariamente Scritto da Yggdrasill
    Ti ringrazio per l'interessante osservazione, pregevole Havismat, per quanto, ti confesso, me ne sfugga la pertinenza. Infatti, come puoi rilevare facilmente anche tu rileggendo i miei precedenti interventi (dove forse, però, mi sono espressa in modo poco chiaro), giammai ho fatto riferimento al concetto di "ostacolo", semmai si è, ho, parlato di "limite", che è cosa ben diversa.
    Probabilmente è solo una differenza di approccio nei confronti di ciò di cui si parla. Se mi si parla di "limite", nel senso di descrizione, da parte del Tema Natale Astrologico, di "ciò che si è", allora non comprendo come tale "limite" possa essere attribuito ai soli segni Fissi o Cardinali. In questo caso, infatti, qualunque domicilio o domificazione ha un significato all'interno dell'economia del Cielo di Nascita, anche i segni Mobili. La Triplicità è essenzialmente l'espressione di una qualità intrinseca dei Segni, un Pianeta nel Segno individua il "Cosa". Gli aspetti invece descrivono il "Come", ed infine le case esprimono il "Dove".

    Pertanto, personalmente, mi sentivo di avallare questo "parallelo" tra Daimon, nel senso qui espresso, e una eventuale lettura astrologica. Che poi io interpreti il concetto di Daimon come altro, beh, non a caso ho voluto evitare di apportare il mio contributo alla discussione.

    Citazione Originariamente Scritto da Yggdrasill
    Se, infatti, quanto tu pari interpretare dalle mie dichiarazioni corrispondesse realmente ciò che io ho cercato, malamente, d'esprimere, se ne potrebbe dedurre che io trovi una coincidenza tra la funzione, o essenza, del Demone e l'ostacolo, mentre così non è. In realtà il mio era un tentativo d'individuare la porzione di vita che ci tocca in sorte nella rappresentazione oroscopica,e , in particolar modo, in taluni particolari aspetti (in senso lato, non si interpreti quindi astrologicamente questa mia ultima parola), che io trovo particolarmente significativi.
    E infatti in questo caso si nota la discrepanza tra la mia visione e la tua. Quello che qui si intende per Daimon è essenzialmente, nella mia modesta opinione, proprio quell'eventuale "ostacolo", quella "ricorrenza" che sembra ineluttabile, quella centralità di uno o più eventi in una singola vita umana.

    Pertanto, nuovamente, non era tanto una critica a tue eventuali elucubrazioni, ma semplicemente qualche osservazione eminentemente attinente al campo dell'Astrologia.

    Citazione Originariamente Scritto da Yggdrasill
    A parte ciò, e premettendo che le mie sono semplicemente osservazioni da profana, a mio parere è piuttosto riduttivo, e forse anche un poco errato, il ritenere che le quadrature, e solo quelle, posseggano la valenza che gli attribuisci tu, poichè, in realtà, i fattori in gioco sono tali e talmente complessi da far si che, qualsiasi aspetto possa, nel complesso dell'interazione tra tutti gli elementi di una carta oroscopica, indicare la presenza di un ostacolo anche di grave ed insormontabile entità, per quanto, magari, non presenti quadratura alcuna (si pensi ad una congiunzione, o ad un trigono, mal collocato e tra pianeti dissonanti o "malefici"). Così come, analogamente, può accadere che, una quadratura tra due particolari pianeti, ben collocati, ed in sintonia tra loro per qualità e tipologia, non implichi altro se non un particolare dinamismo energetico, magari particolarmente stimolante e proficuo (quindi per nulla limitativo o ostacolante, anzi...). E qui mi fermo ché il discorso potrebbe dilatarsi a dismisura.
    Ecco: questo è il punto. Un discorso è l'azione di un Pianeta in un Segno, ed effettivamente in questo caso i pianeti possono essere messi in difficoltà da una cattiva posizione in segni "dissonanti", altra cosa è la descrizione degli Aspetti Planetari, che altro non sono che la semplice "descrizione" dell'interazione tra queste diverse energie. Il Trigono (o il Sestile) descrive semplicemente una "collaborazione" (perché all'interno del medesimo "elemento" astrologico, o in uno affine), mentre la Quadratura è sempre una cattiva collaborazione tra energie. Paradossalmente però, questa cattiva collaborazione è però anche il principale mezzo per la crescita personale. Anche il buon senso rivela che sono le difficoltà che ci fanno arricchire interiormente. E proprio in questo senso si manifesta quello che viene definito Daimon. Non quindi un guardiano ineluttabile del Destino, quanto un incentivo al superamento delle proprie difficoltà interiori.
    D'altronde senza Prova non si ha Iniziazione.

    Citazione Originariamente Scritto da Yggdrasill
    Concordo invece con te circa la valorialità interpretativa attribuita ai Nodi, per quanto questi siano scoperta relativamente recente che non tutti prendono in considerazione. Ma, anche qui, credo sia importante, al fine di non deviare troppo dall'argomento di detta discussione, il non lasciarsi trascinare da simbologie che si appoggiano a leggi quali quella legata alle dinamiche Karmiche che, per quanto presentino non pochi punti di contatto, altra cosa sono dalla concezione del Destino in seno al pensiero filosofico in oggetto. (vi è ad oggi tutta una letteratura circa la possibilità d'interpretare "karmicamente" il tema natale, ed io, nel mio piccolo, qualche libro temo d'averlo pure letto, ma, ti assicuro, trattasi per lo più[uso tale espressione in via bonaria, ché, altrimenti, sarebbe più opportuno dire "in toto"] di aria fritta).
    Non direi che lo studio dei Nodi Lunari sia poi così recente.
    Anzi... tutt'altro...
    http://www.cieloeterra.it/testi.nodilunari/nodi.html

    Sono tuttavia d'accordo, come già detto, nel ritenere certe concezioni estranee all'approccio che qui si vuole tenere.

    Citazione Originariamente Scritto da Yggdrasill
    Ti saluto scusandomi se la fretta che, more solito, m'assilla in questo orario, avrà reso ancora più oscura la mia forma espressiva, la quale, oltretutto, già di suo non brilla mai eccessivamente per chiarezza (sarà quella Luna Nera all'ascendente in prima casa...) neanche nei momenti migliori.
    Non v'è problema alcuno, anzi, non prendete i miei sproloqui come tentativi di disturbare la discussione, tutt'altro, anche io sono vittima di quel maledetto Ascendente in Capricorno (con Sole in Scorpione)... bell'accoppiata Fisso/Cardinale.
    Non pensare che la Via del Fuoco si compendi nello studiare la scienza degli astri, della guarigione, della magia e cose di questo genere (per quanto ogni cosa, al proprio livello, trovi il suo giusto posto). La Via dell'Immortalità non si ottiene mendicando qualche briciola di erudizione fenomenica, qualche modesto potere psichico appariscente, qualche medaglia conferita da un'organizzazione "spirituale" o pseudo esoterica, da appendere al muro per inorgoglire l'Io accattone. La Via dell'Immortalità si svela a chi, con Dignità, sa "morire" stando in piedi.

  10. #20
    Forumista senior
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    Citazione Originariamente Scritto da Havismat
    Probabilmente è solo una differenza di approccio nei confronti di ciò di cui si parla. Se mi si parla di "limite", nel senso di descrizione, da parte del Tema Natale Astrologico, di "ciò che si è", allora non comprendo come tale "limite" possa essere attribuito ai soli segni Fissi o Cardinali.
    Sì, certamente la mia posizione nei riguardi della discussione risente deliberatamente della volontà di rimanere entro i limiti inerenti il tema in oggetto, ergo l'approccio è, se vogliamo, "viziato" in partenza. Difatti mi accorgo che tu continui ad attribuire una valorialità alle mie parole che, negli effetti, non corrisponde al mio pensiero. Nelle mie cogitazioni vi era solamente l'intenzione d'individuare aspetti che più di altri, a mio modesto avviso, racchiudono talune valenze proprie del "limite" in quanto descrizione di un destino circoscritto in confini invalicabili, e queste mi è parso d'intravederle in particolar modo, come ho precedentemente descritto, in certe peculiarità proprie dei segni fissi e cardinali, e nelle di loro funzionalità. Questo non esclude, poi, che io consideri il Tema Natale, nella sua totalità, come l'effettiva, completa, descrizione simbolica di quel Kleros, nella sua interezza, che noi si è raccolto prima dell'incarnazione, e delle dinamiche che in/con esso vengono messe in essere. Mettiamola così, presupponiamo noi si sia un qualche strampalato marchingegno la cui descrizione simbolica corrisponde alla mappa oroscopica, ora, vi sono degli aspetti che, grazie ad eventi particolari come i transiti, ad esempio, possono subire un movimento (sia in positivo che in negativo) che presuppone una qualche possibilità di spostamento in divenire, cioè di cambiamento (eventualità comunque già preventivata e che non presuppone talune, fuorvianti, concezioni di "libertà"), al contrario, ve ne sono altri, che sono fissi, imprescindibili, che possono, devono, essere vissuti, ma che non permettono nullla in più di questo, condizionando quindi, nel contempo, le possibilità motorie delle altre componenti del meccanismo, nonchè, infine, di quest' ultimo. Sono insomma quei cardini, e quelle "fissità", alle quali accennavo in precedenza soprattutto pensando a certe cogitazioni (del forumista Helios) in merito alla possibilità, o meno, d'esercitare la propria Volontà (...).
    Fermo restando che sono ben consapevole della parzialità del presente ragionamento, infatti mi autocito, estrapolando parte del mio antico discorso, al fine di dimostrarti che non vi era nelle mie intenzioni alcuna pretesa d'esaurire semplicisticamente un argomento tanto complesso e variegato.
    Queste le mie parole:[...]"che per alcuni versi le peculiarità del demone ricordano ciò che si evince studiando un tema natale in astrologia, e cioè che vi sono dei "paletti" dei cardini attorno ai quali l'anima svolge la propria esperienza di vita, e dai quali non si può prescindere". [...]

    In questo caso, infatti, qualunque domicilio o domificazione ha un significato all'interno dell'economia del Cielo di Nascita, anche i segni Mobili. La Triplicità è essenzialmente l'espressione di una qualità intrinseca dei Segni, un Pianeta nel Segno individua il "Cosa". Gli aspetti invece descrivono il "Come", ed infine le case esprimono il "Dove".
    Okkkey baby...(ops, scusa: stavo ascoltando la radio, e la mia flebile mente s'è fatta influenzare... Volevo semplicemente confermare quanto dici e che, ovviamente, non metto in discussione, né mai ho pensato di farlo, come spero d'aver testé dimostrato)

    Pertanto, personalmente, mi sentivo di avallare questo "parallelo" tra Daimon, nel senso qui espresso, e una eventuale lettura astrologica. Che poi io interpreti il concetto di Daimon come altro, beh, non a caso ho voluto evitare di apportare il mio contributo alla discussione.
    Ottimo, del resto senza confronto non ci può essere la crescita che, mediante tali discussioni, si può agevolare. Quindi ben vengano contributi, assai pregevoli del resto, quali il tuo.


    E infatti in questo caso si nota la discrepanza tra la mia visione e la tua. Quello che qui si intende per Daimon è essenzialmente, nella mia modesta opinione, proprio quell'eventuale "ostacolo", quella "ricorrenza" che sembra ineluttabile, quella centralità di uno o più eventi in una singola vita umana.
    Beh, in effetti io (ed in questo credo d'essere in ottima compagnia...) non attribuisco una valenza morale al Daimon, del quale cerco di cogliere soprattutto l'aspetto ontologico (al fine principale di non buttarmi da un ponte domani mattina...). Non che la tua concezione non possieda dignità, ma mi pare viziata da una visione pericolosamente negativa (ostacolo), e questo,forse , proprio a causa di un' eccessiva esigenza di circostanziare gli accadimenti a discapito di una concettualizzazione di più ampio respiro.

    Pertanto, nuovamente, non era tanto una critica a tue eventuali elucubrazioni, ma semplicemente qualche osservazione eminentemente attinente al campo dell'Astrologia.


    Ecco: questo è il punto. Un discorso è l'azione di un Pianeta in un Segno, ed effettivamente in questo caso i pianeti possono essere messi in difficoltà da una cattiva posizione in segni "dissonanti", altra cosa è la descrizione degli Aspetti Planetari, che altro non sono che la semplice "descrizione" dell'interazione tra queste diverse energie. Il Trigono (o il Sestile) descrive semplicemente una "collaborazione" (perché all'interno del medesimo "elemento" astrologico, o in uno affine), mentre la Quadratura è sempre una cattiva collaborazione tra energie. Paradossalmente però, questa cattiva collaborazione è però anche il principale mezzo per la crescita personale. Anche il buon senso rivela che sono le difficoltà che ci fanno arricchire interiormente. E proprio in questo senso si manifesta quello che viene definito Daimon. Non quindi un guardiano ineluttabile del Destino, quanto un incentivo al superamento delle proprie difficoltà interiori.
    D'altronde senza Prova non si ha Iniziazione.
    Sì, anche se, magari, più che di "cattiva collaborazione" sarebbe forse più adeguato parlare di "stimolazione dinamica", cosa che può non avvenire in presenza di aspetti che, agevolando il pacifico fluire di dette energie, possono non generare gli stimoli necessari ai fini di una crescita interiore (del resto lo diceva anche Nietzsche nello Zarathustra*:"Spirito è la vita che taglia nella propria carne: nel suo patire essa accresce il suo sapere - lo sapevate?". Quindi anche io credo quelle da te giustamente indicate siano le energie funzionali per portare a termine la nostra "anabasi". Questo fermo restando che ogni aspetto, dinamico o meno che sia, va poi ad inserirsi in quel sottile gioco d'alchimie che è l'intera mappa oroscopica.



    Non direi che lo studio dei Nodi Lunari sia poi così recente.
    Anzi... tutt'altro...
    http://www.cieloeterra.it/testi.nodilunari/nodi.html
    Ben conosco i testi ed il sito che gentilmente mi segnali (sei il secondo che lo fa in pochi giorni...Sarà un oscuro segno del Destino? Mah!).
    Però converrai con me che i Nodi sono stati pressoché ignorati sino a pochissimo tempo addietro, per poi essere riscoperti con delle valorialità del tutto nuove, dalla leggera profumazione new age, quali quelle karmiche, che hanno finito per provocare interpretazioni le cui origini ed attendibilità risultano piuttosto oscure. (ma poi perchè andarsi a preoccupare così tanto di certi fantasmatici "prima" ed ancora più misteriosi "dopo", oltretutto generati da una perversa e modernista interpretazione della tesi reicarnazionista, quando neppure si riesce a comprendere il "durante"...Boh!)
    Sono tuttavia d'accordo, come già detto, nel ritenere certe concezioni estranee all'approccio che qui si vuole tenere.



    Non v'è problema alcuno, anzi, non prendete i miei sproloqui come tentativi di disturbare la discussione, tutt'altro, anche io sono vittima di quel maledetto Ascendente in Capricorno (con Sole in Scorpione)... bell'accoppiata Fisso/Cardinale.
    Sproloqui? Quali sproloqui?

    Uhm, Capricorno, Capricorno...Questo segno mi ricorda qualcosa...Ah, già! Mi pare d'avere una Luna in nona casa da quelle parti...

    Beh, vado a dormire. Un saluto e una buonanotte (o buongiorno) a te e a tutti i forumisti.
    (e speriamo stanotte le Stelle portino aiuto e consiglio )

    *"Così parlò Zarathustra" pag. 125

 

 
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