da repubblica.it
L'incidente tra un'auto e un mezzo militare ha acceso la rabbia
i marines hanno aperto il fuoco sui civili. Forse decine di morti
Kabul, tamponamento scatena rivolta
soldati Usa sparano sulla folla: è strage
Nella capitale afghana sono in corso violente manifestazioni
raffiche di mitra sono state udite nel quartiere delle ambasciate
KABUL - Sale la tensione a Kabul dopo la strage di civili caduti sotto il fuoco dei soldati americani (ma secondo un'altra ricostruzione a sparare potrebbero esser stati poliziotti afghani). All'origine della strage un incidente stradale fra un convoglio americano e alcune auto che ha scatenato una rivolta contro i militari Usa. Secondo alcune fonti ci sono quattro morti, ma informazioni di intelligence parlano di un bilancio più pesante: sette morti e nove feriti, ma c'è anche chi parla di 25 persone uccise. Per la televisione del Qatar al Jazira, sono trenta le persone morte.
"Un camion militare ha avuto un problema ai freni" ha detto una portavoce della coalizione, Tamara Lawrence, "ed è finito su alcuni veicoli civili. Una persona è rimasta uccisa e altre sei ferite". Un altro portavoce, il colonnello Tom Collins, ha negato che i militari della coalizione abbiano sparato, mentre dal ministero dell'Interno è venuta la conferma che l'incidente ha scatenato violente proteste.
La folla inferocita ha preso a sassate il veicolo. I soldati hanno sparato e poi hanno lasciato l'area mentre circa 500 persone raccoglievano i corpi delle vittime e li portavano in corteo urlando "morte all'America, morte a Karzai". Alcuni manifestanti hanno dato fuoco a un commissariato e a due auto della polizia.
A Kabul secondo l'agenzia France Press numerosi raffiche di kalashnikov sono state udite nel quartiere delle ambasciate, Wazir Akbar Khan, che è stato sbarrato da polizia ed esercito afghani. Un centinaio di persone sta manifestando nella zona al grido di "Morte all'America! Morte a Karzai e alla polizia!". Sul posto, oltre alle forze afghane, si trovano anche militari della forza internazionale di interposizione della Nato. In un altro quartiere della capitale afghana, Shar-e-Naw, un migliaio di manifestanti ha dato l'assalto ad un posto di polizia, incendiandolo, e bruciato manifesti del presidente Hamid Karzai.
Il corrispondente da Kabul della rete televisiva al Jazira riferisce che manifestanti hanno fatto irruzione nel parlamento afghano e distrutto all'esterno diverse vetture. in precedenza il presidente della Camera bassa, Mohammed Yunous Qanooni, aveva lanciato un appello alla calma: "Chiediamo alla gente di non agire sull'onda dell'emozione - aveva detto - lasciate che sia il governo a gestire la situazione. E' in momenti come questo che il nemico coglie l'occasione per cavalcare l'emotività popolare e trasformarla in una forza distruttrice".
(29 maggio 2006)
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