La possente spallata di Berlusconi al Governo ha fatto guadagnare a Silvio una buona frattura della clavicola.
Era prevedibile visti i tradizionali insuccessi di dx alle amministrative, ma lui forse non aveva alternative per tenere in piedi la sua leadership.
Tra un mese ci sarà il referendum e non vedo alternative per lui: dovrà tentare di nuovo la spallata anche perchè si tratta di una riforma di parte e non si capisce bene che dialogo possa nascere su di essa.
Scenari possibili post-referendum.
1) Vince il SI alla devolution. La CdL e la Lega si ringalluzziscono e la maggioranza va in difficoltà. Da qui inizia almeno 1 anno di guerra quartiere per quartiere a suon di barricate della dx in commissione, mozioni di sfiducia ecc. ecc. Il Governo però potrebbe nell'immediato avvantaggiarsene perchè gli attacchi a testa bassa servono a compattare la truppa. Sul medio-lungo periodo invece la vedo dura per loro.
2) Vince il NO ma di poco, tipo 52 a 48, un po' come le politiche di Aprile.
Si tratterebbe di un pareggio che non metterebbe troppo in difficoltà la dx perchè la Lega potrebbe sempre dire che il federalismo è alla portata e che magari un referendum simile tra 5-10 anni potrebbe farcela a passare. Inoltre sarebbe evidente che la CdL resta unita e compatta sul punto fondamentale del programma della Lega. Ergo, quest'ultima resta nell'alleanza e SB salva la leadership. Si prevede ancora un'opposizione dura ma cmq un pochino raffreddata
3) Vince il NO con un distacco dai 15 punti % in su. Berlusconi pareggia il conto delle clavicole rotte e si ritrova ingessato fino al collo. Nel letto accanto intanto la Lega agonizza. Il paese boccia troppo largamente il suo progetto per poterlo mantenere all'interno dei suoi programmi o di portarlo all'interno dei programmi di un'alleanza: chi tra dx e sn se la sentirebbe di adottare di nuovo un federalismo sonoramente bocciato?
Se poi addirittura andasse in minoranza anche nel solo Nord possono pure pensare all'eutanasia.
Inoltre con un grande distacco apparirebbe chiaro che UDC e/o AN hanno tradito la Lega sul punto che più gli sta a cuore. La Lega quindi esce dalla CdL.
A sto punto potrebbe verificarsi uno scenario molto interessante perchè la dx abbasserebbe la cresta, finirebbe il muro contro muro, riconoscerebbero la legittimità del Governo Prodi e inizierebbero a fare i conti con l'ipotesi di restarsene all'opposizione 5 anni.
Se a sn ci fossero persone furbe potrebbero allora proporre alla Lega un accordo che le permetta di vendicarsi dell'UDC traditore: un accordo trasversale per il ritorno al maggioritario.
La Lega che sta sparendo (3,6% a Milano!), bocciata sul federalismo, ha poco futuro col sistema proporzionale, mentre tutti sanno che la natura della distribuzione dei suoi voti è esaltata dal maggioritario.
Quindi uscendo dalla CdL potrebbe fare un accordo trasversale per punire l'UdC che aveva preteso il proporzionale in cambio del sostegno alla devolution (dato in Parlamento ma negato nelle urne).
A favorire l'ipotesi ci sarebbe anche il fatto che in fondo anche Berlusconi avrebbe interesse a tornare al maggioritario (magari a doppio turno) in quanto è il miglior sistema per i grandi partiti, solo che lui è abbastanza tonto da non averlo capito all'epoca e da iniziare a capirlo solo ora. Inoltre se fosse lui a proporlo per primo, potrebbe usare il dialogo con la sn per lo stesso scopo per cui cerca ora lo scontr: la conservazione della leadership.
L'ondivago e indeterminato Fini potrebbe anch'esso accettare il ritorno al maggioritario perchè è sempre piaciuto ad AN, ma non lo si può preventivare perchè è ormai impossibile capire le strategie di Fini. Anche per Fini stesso.
La riforma della legge elettorale potrebbe essere poi l'anticamera del dibattito per rifare le riforme bocciate dal referendum. Soluzione utile per il paese ma rischiosa per Prodi perchè i grandi accordi trasversali sono l'incubatrice di inciuci di vario tipo.
Bah...vedremo...
Ciao
Ugo