Amnesty international è una delle tante organizzazioni ridicole che infestano il mondo con la scusa di migliorarlo. E’ ridicola perché pone sullo stesso piano realtà non confrontabili, è afflitta da un paraocchi ideologico che ne squalifica l’operato e finisce regolarmente con i risultare più dannosa che utile.

Cominciamo con il dire che a dare il massimo risalto alle cosiddette denunce di Amnesty sono i rari paesi che di Amnesty proprio non hanno bisogno. Come i paesi europei.

La Svizzera, spesso presa di mira da questi cialtroni , ne è un esempio.

L’organizzazione ha espresso critiche nei confronti della Svizzera anche nel suo ultimo rapporto. Vi si denuncia in particolare, udite , udite, “ le restrizioni d’accesso a una normale procedura d’asilo contenute nella nuova legge votata dal parlamento, ritenendole contrarie alla convenzione dell’Onu sui rifugiati.” La risposta corretta dovrebbe essere “ e chi se ne f..”

Problemi vengono segnalati anche riguardo all’operato della polizia e delle violenze tra le mura domestiche. Ma soprattutto l’organizzazione accusa la Svizzera di riservare « un destino disumano» ai richiedenti l’asilo respinti.

Le modifiche legislative in materia di asilo, su cui si voterà il 24 settembre, se accettate impedirebbero a numerosi richiedenti di esercitare i loro diritti. Tra le nuove proposte figura infatti la possibilità di restringere l’accesso alla procedura d’asilo a candidati che non sono in grado di presentare documenti di identità validi nel giro di 48 ore. Cioè delinquenti che oltre all’ingresso illegale sono entrati senza documenti. Inoltre il termine di ricorso è stato limitato a cinque giorni, gli aiuti urgenti per i richiedenti respinti sono stati aboliti e chi si dovesse opporre all’estradizione potrà essere punito con due anni di detenzione. In questo modo – sostiene l’organizzazione – i richiedenti potrebbero essere costretti a rifugiarsi nell’illegalità e a dover subire trattamenti ingiusti senza potersi opporre. Basterebbero queste scemenze per confinare Amnesty international nella spazzatura.

Ma i cialtroni vogliono strafare. Denunciano anche il comportamento della polizia svizzera, accusata di « maltrattamenti » , « ricorso eccessivo alla forza » e di « violenze a sfondo razzista » . “Atti di brutalità sono stati commessi da poliziotti, ma anche dal personale dei servizi per l’immigrazione. Come nel 2005 anche quest’anno AI ribadisce l’importanza di istituire una Commissione di ricorso indipendente a livello cantonale, con lo scopo di esaminare le denunce presentate contro i funzionari di polizia.”

Amnesty ricorda anche che il Commissario ai diritti umani del Consiglio d’Europa Alvaro Gil- Robles aveva auspicato anche la presenza di un « osservatore » durante le procedure di rimpatrio forzato.”

La Svizzera era stata oggetto di critiche da parte di Amnesty già in passato, quando per esempio erano state denunciate le pratiche di alcuni funzionari cantonali accusati di non rispettare i diritti dei richiedenti e di trattarli in modo disumano.

Quando si leggono certe assurdità si resta senza parole ma bisogna prendersela in primis con i mass media che danno rilievo a tutto quanto serve a infangare la nazione ( non vale ovviamente solo per la Svizzera ) e in secondo luogo con le forze politiche che permettono certe calunnie senza mai reagire.

In tutte le cose esistono metri di paragone e si devono dare giudizi con eque senso della misura.

Ora se Amnesty fosse una cosa seria e non ( come tutte le greppie delle ONG) un coacervo di braccia sottratte all’agricoltura farebbe la sua campagna per i “diritti dell’uomo” esaminando prima di tutto la gravità della situazione con una scala di valutazione nei vari paesi.

L’urgenza di un intervento di fronte ad un assassino o una persona scortese sul bus è leggermente diversa e bisogna essere di sinistra o di Amnesty international per non capirlo.

Non si può mettere sullo stesso piano la Svizzera o lo Zimbabwe. Non si può mettere sullo stesso piano chi accoglie, mantiene e ricovera ( in modo criminale, ma contro la sua stessa popolazione) milioni di migranti e potrebbe legittimamente averne le tasche piene e chi ha trasformato i propri paesi in galere, dittature immonde, governi incapaci che gestiscono popoli di inetti che l’Europa dovrebbe accogliere e sfamare a sue spese perché ci sono dei cialtroni come Amnesty internazionale che lo ritengono giusto.

Vogliono fare qualcosa di buono, di eroico , di veramente altruista? Non vengano a rompere le scatole a Berna, Parigi, Roma o Berlino ma vadano a Pechino, vadano a Cuba, vadano a Bagadad, vadano a Kabul e si siedano per terra a protestare. Se li sbatteranno ai lavori forzati allora sì che li considereremo eroi della solidarietà e dei diritti umani. La gente che lavora di ciarlatani ne ha sin sopra i capelli. Prima risolvano i problemi gravi e poi vengano a dirci come si fa a risolvere i problemi minori. Ma dopo.

Intanto una buona notizia.

La Tunisia ha sbattuto fuori dai piedi un militante elevetico di Amnesty. -La Tunisia "non ha lezioni da prendere da nessuno" in fatto di diritti umani, ha affermato ieri sera una "fonte autorizzata al ministero degli esteri" tunisino, citata dall'agenzia ufficiale TAP. Yves Steiner, membro del comitato esecutivo della sezione svizzera di AI, è stato espulso per "comportamento oltraggioso e indecente, violazione delle leggi del paese e attacco alla sua sovranità", ha proseguito la fonte.

Certo il presidente Ben Alì non è un democratico ma essendo al servizio degli Stati Uniti non lo bombardano. Ora questo Steiner si guarderà bene dal tornare in Tunisia –dove davvero avrebbe molto lavoro- ma verrà a scassare l’anima in paesi come la Svizzera dove ci sono degli imbecilli che lo ascoltano.

Facciamo come in Tunisia: mettiamoli in un barcone con i migranti e mandiamoli al largo. Che vadano nei paesi che rispettano “i diritti umani”.