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pietro
INTIMIDAZIONE A RAINEWS24 31/5/06
"Avvertimento" mafioso ai colleghi della Rai. Morrione : incerti del mestiere, andremo avanti come sempre. A lui e alla redazione la solidarietà di Lettera22
Mercoledi' 31 Maggio 2006
Un bossolo di proiettile calibro 9 millimetri, contenuto in un plico indirizzato al direttore di Rainews 24 Roberto Morrione e all'inviato Sigfrido Ranucci, è arrivato in forma anonima alla redazione del canale all news della Rai, a Saxa Rubra a Roma. Lo rende noto la stessa direzione di Rainews 24, spiegando che il plico contenente il bossolo risulta spedito da Pisa. Morrione ha informato l'autorità giudiziaria dell'episodio. "E' un avvertimento: sono i rischi del nostro mestiere. Andremo avanti come sempre", commenta il direttore.
Tra le inchieste-scoop realizzate dal canale all news della Rai, molte delle quali firmate dallo stesso Ranucci, ci sono quelle sull'uso dei proiettili all'uranio impoverito in Iraq e delle armi al fosforo bianco su Falluja; sulle testimonianze dei reclusi nel carcere di Abu Ghraib; e sulle armi misteriose, compatibili con quelle ad energia diretta (basate su onde elettromagnetiche, onda acustiche o raggi laser) che sarebbero state sperimentate in Afghanistan e anche in Iraq.
Il Cdr di Rainews24 e l'Esecutivo Usigrai, in una nota, "denunciano il grave episodio di intimidazione del quale sono stati vittime il Direttore della testata, Roberto Morrione, e l'inviato Sigfrido Ranucci, destinatari di un bossolo di proiettile recapitato in redazione. Il 'messaggio' inequivocabile, scritto in cattivo inglese, mira evidentemente a colpire due giornalisti e un'intera redazione, il canale 'all news' della Rai, che si sono sempre contraddistinti per l'impegno nel giornalismo d'inchiesta: sul fosforo bianco usato a Falluja, sulle nuove armi sperimentate in Iraq, sull'attività dei nostri militari a Nassirya, sul morte di Nicola Calipari". Il Cdr di Rainews24 e l'Usigrai "esprimono solidarietà al Direttore Roberto Morrione e all'inviato Sigfrido Ranucci. Respingono con fermezza ogni tentativo di intimidazione e ribadiscono la volontà della redazione di continuare a svolgere il lavoro con rigore, correttezza, indipendenza e scrupolo professionale", conclude la nota