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  1. #11
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    bohemian, perchè auspichi la flessibilità??

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da matteomatteo
    bohemian, perchè auspichi la flessibilità??
    Perchè contrariamente al periodo successivo al secondo dopoguerra quando la crescita e la rincorsa degli stati uniti potevano essere ottenute attraverso l'accumulazione dei fattori di produzione o attraverso lo sfruttamento delle enormi scoperte nel campo delle scienza teoriche alla fine dell'ottocento..o a attraverso un più semplice processo imitativo , con l'approssimarsi dei paesi europei alla frontiera tecnologica e con l'avvento delle nuove tecnologie nel campo dell'informazione .......il vero motore della crescita è diventata l'innovazione...l'innovazione richiede.....nuove forme di organizzazione aziendale ..ed una maggiore flessibilita nel mercato del lavoro per fare in modo che le aziende possono velocemente ottenere lavoratori confacenti alle loro richieste......In Italia ed in Europa queste cose ancora non sono avvenute su larga scala ed è per questo (ed anche per altre cose) che il deficit di crescità europeo è aumentato rispetto ad una enormita di paesi..............
    Negli anni '50 '60 '70 invece il quadro era diverso le nostre aziende producevano enormi quantitativi di prodotti standardizzati che richiedevano una enorme quantita di manodopera proveniente dalla campagna .
    Un buon clima sociale era favorito da uno stato assistenziale ..capace di far distendere i rapporti tra imprese e lavoratori ed incoraggiava le aziende ad investire in maniera massiccia non solo nelle competenze di cui aveva direttamente bisogno ma anche in quelle trasferibili.......
    Da circa 15-20 anni il clima è cambiato.......nei mercati internazionali del lavoro sono entrati decine di milioni di lavoratori a basso costo .....e questo ha incentivato le aziende o a delocalizzare od a spostarsi su segmenti di prodotto più alti che richiedono maggiore ricerca e manodopera qualificata ........con alta istruzione possibilmente
    Le imprse per vivere hanno bisogno di poter più facilemnte avere livelli di manodopera adeguati alla produzione che non essendo più composta da prodotti standardizzati prodotti per lunghi periodi di tempo è probabilmente più volatile ..............
    Le aziende hanno bisogno di poter spostare il lavoratore all'interno dell'azienda stessa per trovare la mansione più adatta al lavoratore gli esempi si sprecano...........naturalmente la flessibilità ha enormi lati negativi sul lato umano derivanti da orari lavorativi non fissi dall'angoscia provocante dalla possiblità di licenziamento..dall'impossibilità per molti precari di poter ottenere prestiti bancari etc etc etc ..........ecco perchè dico che il sistema del welfare to work serve ed è efficente perchè libera in parte il lavoratore da qeusti problemi senza appesantire le aziende.
    E poi parliamoci anke chiaramente sopratutto per il settore pubblico una rigidità del mercato del lavoro troppo alta e l'impossiblità di licenziare rapprsenta per alcuni forse molti un disincentivo al lavorare duramente ed all'efficenza produttiva ...............quindi.....sappiamo tutti bene di cosa sto parlando....

  3. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da bohemiankiller
    Perchè contrariamente al periodo successivo al secondo dopoguerra quando la crescita e la rincorsa degli stati uniti potevano essere ottenute attraverso l'accumulazione dei fattori di produzione o attraverso lo sfruttamento delle enormi scoperte nel campo delle scienza teoriche alla fine dell'ottocento..o a attraverso un più semplice processo imitativo , con l'approssimarsi dei paesi europei alla frontiera tecnologica e con l'avvento delle nuove tecnologie nel campo dell'informazione .......il vero motore della crescita è diventata l'innovazione...l'innovazione richiede.....nuove forme di organizzazione aziendale ..ed una maggiore flessibilita nel mercato del lavoro per fare in modo che le aziende possono velocemente ottenere lavoratori confacenti alle loro richieste......In Italia ed in Europa queste cose ancora non sono avvenute su larga scala ed è per questo (ed anche per altre cose) che il deficit di crescità europeo è aumentato rispetto ad una enormita di paesi..............
    Negli anni '50 '60 '70 invece il quadro era diverso le nostre aziende producevano enormi quantitativi di prodotti standardizzati che richiedevano una enorme quantita di manodopera proveniente dalla campagna .
    Un buon clima sociale era favorito da uno stato assistenziale ..capace di far distendere i rapporti tra imprese e lavoratori ed incoraggiava le aziende ad investire in maniera massiccia non solo nelle competenze di cui aveva direttamente bisogno ma anche in quelle trasferibili.......
    Da circa 15-20 anni il clima è cambiato.......nei mercati internazionali del lavoro sono entrati decine di milioni di lavoratori a basso costo .....e questo ha incentivato le aziende o a delocalizzare od a spostarsi su segmenti di prodotto più alti che richiedono maggiore ricerca e manodopera qualificata ........con alta istruzione possibilmente
    Le imprse per vivere hanno bisogno di poter più facilemnte avere livelli di manodopera adeguati alla produzione che non essendo più composta da prodotti standardizzati prodotti per lunghi periodi di tempo è probabilmente più volatile ..............
    Le aziende hanno bisogno di poter spostare il lavoratore all'interno dell'azienda stessa per trovare la mansione più adatta al lavoratore gli esempi si sprecano...........naturalmente la flessibilità ha enormi lati negativi sul lato umano derivanti da orari lavorativi non fissi dall'angoscia provocante dalla possiblità di licenziamento..dall'impossibilità per molti precari di poter ottenere prestiti bancari etc etc etc ..........ecco perchè dico che il sistema del welfare to work serve ed è efficente perchè libera in parte il lavoratore da qeusti problemi senza appesantire le aziende.
    E poi parliamoci anke chiaramente sopratutto per il settore pubblico una rigidità del mercato del lavoro troppo alta e l'impossiblità di licenziare rapprsenta per alcuni forse molti un disincentivo al lavorare duramente ed all'efficenza produttiva ...............quindi.....sappiamo tutti bene di cosa sto parlando....
    sembri Ruini. Ma chi cazzo l'ha detto che il nostro dogma debba essere la crescita?? Le risorse per vivere tutti dignitosamente ci sarebbero già, basterebbe solo attuare una seria politica di redistribuzione. E poi la dignità del lavoratore se permetti viene prima dell'interesse "legittimo" di un'azienda.

  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da matteomatteo
    sembri Ruini. Ma chi cazzo l'ha detto che il nostro dogma debba essere la crescita?? Le risorse per vivere tutti dignitosamente ci sarebbero già, basterebbe solo attuare una seria politica di redistribuzione. E poi la dignità del lavoratore se permetti viene prima dell'interesse "legittimo" di un'azienda.

    Ha parlato San Bernardo..ma nel senso del cane non del santo.....ecco il tipo che . ............ma tra 20 anni con il numero di pensionati sempre più in aumento me lo dici tu con che soldi le paghi le pensioni?? o mandi i pensionati a fare la fame...........se poi delle aziende non te ne frega niente non rompere i coglioni se delocalizzano e ti lasciano con il culo per terra ...............

  5. #15
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    Non ho detto che delle aziende non me ne frega nulla, ho detto semplicemente che la loro attività è subordinata alla dignità del lavoratore (interpretavo in senso espansivo l'attuale costituzione italiana, null'altro). La delocalizzazione non vedo cosa c'entri ma sarebbe comunque facilmente evitabile, basterebbe proibire all'imprenditore italiano che delocalizza di commerciare con l'Italia, attuare una seria politica industriale statale e imporre tasse pesantissime sui trasporti internazionali, soprattutto quelli su gomma. Le pensioni sarebbero facilmente sostenibili se solo, come ribadito in precedenza, si superassero i dogmi dell'intoccabilità del profitto e della rendita privata. Il paragone col san bernardo invece non vedo cosa cazzo c'entri.

  6. #16
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    Citazione Originariamente Scritto da matteomatteo
    Non ho detto che delle aziende non me ne frega nulla, ho detto semplicemente che la loro attività è subordinata alla dignità del lavoratore (interpretavo in senso espansivo l'attuale costituzione italiana, null'altro). La delocalizzazione non vedo cosa c'entri ma sarebbe comunque facilmente evitabile, basterebbe proibire all'imprenditore italiano che delocalizza di commerciare con l'Italia, attuare una seria politica industriale statale e imporre tasse pesantissime sui trasporti internazionali, soprattutto quelli su gomma. Le pensioni sarebbero facilmente sostenibili se solo, come ribadito in precedenza, si superassero i dogmi dell'intoccabilità del profitto e della rendita privata. Il paragone col san bernardo invece non vedo cosa cazzo c'entri.



    l'economia della miseria di sovietica memoria e che altro ??? dividere la terra ed ammazzare i contadini........................? potrebbe essere un inizio......e poi tocca agli imprenditori quegli stronzi che secondo te dovrebbero rischiare il culo ogni anno .............per poi regalare gli eventuali profitti........

  7. #17
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    Le pensioni sarebbero facilmente sostenibili se solo, come ribadito in precedenza, si superassero i dogmi dell'intoccabilità del profitto e della rendita privata
    mm..ad esempio?

  8. #18
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    tu (bohemian) mi puzzi proprio di figlio di capitalista, vista l'isteria verso chi vuole limitare i tuoi privilegi che dimostri in questo 3d e pure nell'altro. Stai calmo che poi la bile ti va di traverso. Comunque, chi ha detto che l'imprenditore debba regalare il profitto?? Volevo semplicemente dire che i costi dello stato sociale potrebbero tranqullamente ricadere su chi da questa società trae i maggiori vantaggi (aumento delle tasse, in soldoni), cioè le aziende, al posto di tagliare e vessare le fasce più deboli della popolazione per mantenere lo status quo dei più fortunati.

  9. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da CriticaLiberale
    mm..ad esempio?
    aumento dei contributi che il capitalista deve versare, ad esempio.

  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da matteomatteo
    tu (bohemian) mi puzzi proprio di figlio di capitalista, vista l'isteria verso chi vuole limitare i tuoi privilegi che dimostri in questo 3d e pure nell'altro. Stai calmo che poi la bile ti va di traverso. Comunque, chi ha detto che l'imprenditore debba regalare il profitto?? Volevo semplicemente dire che i costi dello stato sociale potrebbero tranqullamente ricadere su chi da questa società trae i maggiori vantaggi (aumento delle tasse, in soldoni), cioè le aziende, al posto di tagliare e vessare le fasce più deboli della popolazione per mantenere lo status quo dei più fortunati.

    .................beato te ... i miei privilegi............. ma vah vah

 

 
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