L'Alveare e il Miele

[Patricio]

Cari lettori

Sono argentino sedevacantista guerardiano sin da quattro anni fa. La mia lingua natale è lo Spagnolo.

Vorrei presentare una riflessione.

Gli eletti al Papato genitori del Vaticano II sono il Principio (Cause efficienti) della dottrina perversa di quella convenzione apostata. Loro sono il concilio in eminenza, il concilio in governo, il concilio nella sua capitalità, il concilio nella sua massima efficienza, il concilio in vittoria in quanto possa esserci una vittoria nell’esser un morto sotterrante dei morti.

Non è sicuro il difendersi del Concilio e della Nuova Messa, e “dopo, un giorno, vedremmo cosa faremmo con i portatori di titolo papale”. Così si combatte la rabbia senza combattere il Cane.

Dare la Tradizione e la Messa Cattolica senza spiegazione sulla questione papale, e dunque senza identificazione della Chiesa concreta d’oggi, potrebbe occasionare delle illusioni pericolose alla Fede.

Facilmente diventiamo stanchi perché il proselitismo sedevacantista non dà dei frutti più grandi e più rapidi. Ma il proselitismo sedevacantista è un dovere per noi, e un tesoro per gli altri. Se non lo colgono, loro sono responsabili. Se lo diamo in misura troppo ristretta, noi stessi siamo responsabili. Senza il proselitismo sedevacantista di Sodalitium io giacerei nelle tenebre della frode pseudo-apostolica. Vae mihi se l’Istituto sceglieva un silenzio prudenziale: niente e nessuno mi svegliava più. Non voglio fare ad altri quello che non mi piacerebbe che se mi abbia fatto.

L’alveare dà il miele, ma il miele da sé solo non dà l’alveare né il luogo del miele. La Chiesa dà i suoi tesori, ma i tesori della Chiesa senza il legame reale concreto conosciuto della Chiesa, non danno la Chiesa né il suo legame, bensì aiutino a trovare ove essa stia e aiutino a risolversi a legarsi a Lei. La Verità Cattolica e la Messa Cattolica sono dei beni che si ricevono adeguatamente avendo i piedi o almeno gli occhi nella Vera Chiesa, che esclude e fa escludere in desiderio e in fatto la comunità post-conciliare, il suo governo, e il suo influsso. La “Columna et firmamentum veritatis” (1 Tim 3, 15) si drizza all’infuori, e contro della Neochiesa Apostata. L’unione a questa, anche in buona fede e senza consenso nell'apostasia, è un grandissimo male. Si deve veder la trave nel proprio occhio piuttosto che la paglia nell’occhio altrui. Ma la più grande paglia nell’occhio dei (rimasti) cattolici, è l’autorità apostatica della Neochiesa.

Sforziamoci per far conoscere la verità sul Papato, sull’Autorità, e sulla Chiesa unica di Dio nella sua certissima, purissima, necessaria, immutabile, assoluta esenzione dell’apostasia neovaticana e dei suoi principii e del loro principato.

Facciamo la guerra perfetta all'apostasia neovaticana e alla sua falsa autorità sotto San Michele.

Santo Tommaso dice che questi giorni saranno breviati grazie all'insegnamento delle dottrine necessarie contro gli errori presenti, commentando le parole divine di Matteo XXIV:

Erit tunc tribulatio magna, quia erit perversio doctrinae Christianae per falsam doctrinam. Et nisi essent dies breviati, scilicet documento doctrinae, per additamenta verae doctrinae, non fieret salva omnis caro, idest omnes converterentur ad falsam doctrinam.

Un cardenale converso può riparare mezzo secolo di diluvio universale.

Saluti e perdonatemi degli eventuali errori d’Italiano.

Patricio

[Luca]

Grazie per l'interessante (e ottimo) intervento. é uno stimolo per tutti noi. TI piace il nostro forum? Puoi parlarci della situazione del "tradizionalismo" in Argentina (lefebvriani, tesisti, totalisti)?

Grazie ancora e BENVENUTO

Luca

[Sùrsum corda! (POL)]

Benvenuto sui forum 'Tradizione Cattolica' e 'La Civiltà Cattolica'.

[Patricio]

Grazie egregi e cari moderatori

Il primo intervento sembrava scomparso o dimorato e poi apparso, o io vedevo molto male. Allora lo ho postato una seconda volta, in versione abbreviata.

Preferisco di non assumere il ruolo sproporzionato e riscante di commentatore della situazione del "tradizionalismo" in Argentina. Abito a Uruguay. Come sedevacantista, non posso chiamare i lefebvriani tradizionalisti in sensu proprio, giacché non conservano la fondamentale tradizione apostolica e divina di sottomettersi ai pastori leggitimi della Chiesa se sono in vista, né conservano la fondamentale tradizione apostolica e divina di credere che la Chiesa Docente è Indefettibile e Sovranna. E' "del miele tradizionale" in dosi parziali, all'infuori dell'"alveare" della Tradizione, e mischiato con gravi veneni.

Chiamare Lefebvre gallicano e troppo: egli annulla il senso del papato come i protestanti. Per loro, le note della vera chiesa sarebbero "la vera predica" e "la vera amministrazione dei sacramenti". Ma questi termi relativi —azioni— suppongono un agente senza il quale non sussistono. No si può riconoscere le note della vera Chiesa senza dirci chi le abbia. Se qualuno desiderasse arrichirci e ci dissesse que il mezzo è aver dell'oro, niente profiteremmo se non sappiamo il luogo che lo produce o le persone che lo danno. Questo argumento lo ho tolto di un libro di apologia antiprotestante scritto da un converso francese. Il luogo che produce l'oro delle note e meraviglie della Chiesa è il sacerdozio cattolico valido ed onesto ed ordinato privo di superiori eretici, il sacerdozio sedevacantista. Il luogo è anche tutta la dottrina e spiritualità cattolica nella sua assoluta purezza, esenta dunque di conessioni qualsiasi anche esterne, coi representanti di una falsa religione.

I lefebvriani si possono chiamare tradizionalisti nello stesso senso improprio che i protestanti si possono chiamare cristiani.

Il mio italiano è tardo e difficoltoso ma "on s'arrange comme on peut".

Leggere Sodalitium, offerto così generosamente, è sempre benefico per l'anima, vi ho imparato tante cose, come per esempio i difetti di Joseph de Maistre, la gioventù di Maritain, rifiutazioni di errori, vite di santi, ecc.

Un saluto a tutti,

Patrizio

[Luca]

Caro PAtricio, grazie per i tuoi contributi. Abbiamo eliminato il tuo post che era doppione di questo. Per il resto tutto è al suo posto. I tuoi contributi sono molto importanti per un forum che ha come primo scopo far discutere tra loro i cattolici integrali...e poi l'italiano spagnoleggiante è sempre bello da leggere.

Luca

[Timoteo (POL)]

Un saluto a Patricio e grazie per i suoi graditissimi interventi.

[Guelfo Nero]

Cari lettori

Sono argentino sedevacantista guerardiano sin da quattro anni fa. La mia lingua natale è lo Spagnolo.

Vorrei presentare una riflessione.

Gli eletti al Papato genitori del Vaticano II sono il Principio (Cause efficienti) della dottrina perversa di quella convenzione apostata. Loro sono il concilio in eminenza, il concilio in governo, il concilio nella sua capitalità, il concilio nella sua massima efficienza, il concilio in vittoria in quanto possa esserci una vittoria nell’esser un morto sotterrante dei morti.

Non è sicuro il difendersi del Concilio e della Nuova Messa, e “dopo, un giorno, vedremmo cosa faremmo con i portatori di titolo papale”. Così si combatte la rabbia senza combattere il Cane.

Dare la Tradizione e la Messa Cattolica senza spiegazione sulla questione papale, e dunque senza identificazione della Chiesa concreta d’oggi, potrebbe occasionare delle illusioni pericolose alla Fede.

Facilmente diventiamo stanchi perché il proselitismo sedevacantista non dà dei frutti più grandi e più rapidi. Ma il proselitismo sedevacantista è un dovere per noi, e un tesoro per gli altri. Se non lo colgono, loro sono responsabili. Se lo diamo in misura troppo ristretta, noi stessi siamo responsabili. Senza il proselitismo sedevacantista di Sodalitium io giacerei nelle tenebre della frode pseudo-apostolica. Vae mihi se l’Istituto sceglieva un silenzio prudenziale: niente e nessuno mi svegliava più. Non voglio fare ad altri quello che non mi piacerebbe che se mi abbia fatto.

L’alveare dà il miele, ma il miele da sé solo non dà l’alveare né il luogo del miele. La Chiesa dà i suoi tesori, ma i tesori della Chiesa senza il legame reale concreto conosciuto della Chiesa, non danno la Chiesa né il suo legame, bensì aiutino a trovare ove essa stia e aiutino a risolversi a legarsi a Lei. La Verità Cattolica e la Messa Cattolica sono dei beni che si ricevono adeguatamente avendo i piedi o almeno gli occhi nella Vera Chiesa, che esclude e fa escludere in desiderio e in fatto la comunità post-conciliare, il suo governo, e il suo influsso. La “Columna et firmamentum veritatis” (1 Tim 3, 15) si drizza all’infuori, e contro della Neochiesa Apostata. L’unione a questa, anche in buona fede e senza consenso nell'apostasia, è un grandissimo male. Si deve veder la trave nel proprio occhio piuttosto che la paglia nell’occhio altrui. Ma la più grande paglia nell’occhio dei (rimasti) cattolici, è l’autorità apostatica della Neochiesa.

Sforziamoci per far conoscere la verità sul Papato, sull’Autorità, e sulla Chiesa unica di Dio nella sua certissima, purissima, necessaria, immutabile, assoluta esenzione dell’apostasia neovaticana e dei suoi principii e del loro principato.

Facciamo la guerra perfetta all'apostasia neovaticana e alla sua falsa autorità sotto San Michele.

Santo Tommaso dice che questi giorni saranno breviati grazie all'insegnamento delle dottrine necessarie contro gli errori presenti, commentando le parole divine di Matteo XXIV:

Erit tunc tribulatio magna, quia erit perversio doctrinae Christianae per falsam doctrinam. Et nisi essent dies breviati, scilicet documento doctrinae, per additamenta verae doctrinae, non fieret salva omnis caro, idest omnes converterentur ad falsam doctrinam.

Un cardenale converso può riparare mezzo secolo di diluvio universale.

Saluti e perdonatemi degli eventuali errori d’Italiano.

Patricio

Un post di Patricio che merita di ritornare in vista.

Guelfo nero

[Guelfo Nero]

Non è sicuro il difendersi del Concilio e della Nuova Messa, e “dopo, un giorno, vedremo cosa faremo con i portatori di titolo papale”. Così si combatte la rabbia senza combattere il Cane.

[Luca]