Come promesso vi posto alcuni estratti dal libro finito da non molto Hugo Chavez, tra Bolivar e Porto Alegre, di R. Massari, Massari editore.
Tali estratti sono a mio parere significativi sia per capire la vita, il pensiero e l’azione del Presidente Chavez sia vogliono essere spunto di riflessione su questa particolare esperienza di socialismo nazionale.
Nell’Introduzione l’autore dice: “Non e’ un Peron venezuelano (storicamente non potrebbe esserlo). Ma come gia’ per il caudillo argentino, la sinistra di gan parte del mondo si e’ dapprima dimostrata diffidente e settaria nei suoi confronti, non cogliendola dinamica delle forze messe in movimento, mentre ora si dimostra apologetica e totalmente acritica, non cogliendo i pericoli insiti in un’esperienza cosi’ personalizzata di gestione del processo rivoluzionario bolivariano”. Pg. 13
Dall’intervista con H. Dieterich: H. Chavez: El destino superior de los pueblos latinoamericanos
“In sintesi, quanto ad ideologia non siamo marxisti, non siamo antimarxisti, siamo amici dei marxisti che qui hanno un loro spazio. Stiamo compiendo, invece lo sforzo di costruire, di riarmare un progetto ideologico nostro, autoctono adatto al nostro fango”
pg. 69 l’a. sottolinea: in successivi viaggi i capi di stato di paesi importanti come produttori di petrolio, vale a dire Saddam Hussein in Iraq, Gheddafi in Libia, e Khatami in Iran: tre dei peggiori nemici degli Usa.
Pg. 74 nel 2001 vengono creati i circoli Bolivariani:
“Circoli bolivariani, forma di organizzaione socio-politica promossa da Chavez per dare forma organica al movimento genericamente conosciuto come “chavismo silvestre”.
Il 21 aprile 2001 Chavez ha annunciato la costituzione di questi circoli con una prospettiva originale di organizzazione popolare. I circoli bolivariani si dovrebbero convertire, secondo al sua idea originaria, nelle strutture sociali fondamentali dell democrazia partecipativa e protagonistica.
All’inizio, tali organismi si potevano costituire in tutti i settori sociali ed ambiti geografici. Furono creati cosi’ dei circoli bolivariani di vicinato, nei quartieri nei ceti medi, nei licei nelle universita’, in zone rurali. …. I circoli bolvariani svolgono anche compiti di ordine politico ideologico. Sotto questo profilo rappresentano delle cellule per la difesa della Rivoluzione e per la diffusione dell’ideologia bolivariana.