Originariamente Scritto da
Lincoln
cari Hus ed Arsena,
Diciamo allora che la sinistra e i DS in particolare sono sempre stati buoni e generosi con la Sbarbati ed i suoi,che si sono fatti in quattro per garantire alla cultura repubblicana di cui la Sbarbati si era fatta portavoce spazio,rappresentanza, visibilità e peso politico(come d'altronde avevano già fatto con Bogi ed i suoi amici) e che la colpa è tutta e sempre di quell'ingrata della Sbarbati che lungi dall'apprezzare tanta magnanimità,si è messa a rompere le scatole a Fassino,Rutelli ecc...meritandosi la giusta punizione.
A parte che nessuno si è accorto(a parte voi) cosa abbia fatto mai la Sbarbati per meritarsela questa punizione,dal momento che l'unica cosa nella quale in questi anni si è caratterizzata lei ed il suo movimento è l'assoluta e perfino imbarazzante acquiescenza e lealtà all'Ulivo , al gruppo dirigente dell'Unione e a Prodi in particolare evitando peraltro, qualsiasi caratterizzazione politica in termini di contenuti proprio per evitare di cantare fuori dal coro.
Il punto però lo ripeto è quello del Partito Democratico.Se le cose stanno come dite voi, non si capisce perchè siate contrari a questa prospettiva.
Se avete a che fare con una sinistra così talmente illuminata da aver fatta propria la cultura politica del movimento repubblicano, così disponibile ad assumerne e valorizzarne i contenuti e così ben disposta a dare il massimo spazio e la massima rappresentanza a chi di quella cultura si è fatto portatore al punto che- ci racconta Hus- perfino i partiti della sinistra radicale comunisti e verdi sono prodighi di attenzioni ed attestazioni, significa che il movimento repubblicano ha portato ha termine quella che è sempre stata in Italia una sua missione storica e cioè quella di portare il maggior partito della sinistra sul versante della sinistra democratica,europea ed occidentale.Ragion per cui,se le cose stanno così, davvero ci si può chiedere se ha più senso rivendicare una autonomia politica ed organizzativa e non sia più lungimirante e saggio invece concorrere all'aggregazione di un soggetto politico assai più vasto ed influente.
Detto che così stando le cose,il merito principale anche nell'aver capito ed anticipato i tempi,andrebbe riconosciuto ai nostri primi fuoriusciti,quelli cioè che partirono per andare a costruire il PDS,la vostra posizione sul PD rischia di apparire alquanto illogica e contradditoria.
Così come priva di linearità e coerenza o quantomeno un pò fragile dal punto di vista prettamente politico(di altre ragioni non parlo), rischia di apparire la vostra critica alla Sbarbati.Non discuto le vostre buone intenzioni Arsena ci mancherebbe,ma se espongo delle considerazioni e delle valutazioni come quelle da te postate sopra,che obbiettivamente supportano la bontà e direi l'ineluttabilità del Partito Democratico, non posso poi credibilmente dissentire sul disegno strategico di cui la Sbarbati è sostenitrice e cioè per l'appunto quello del Partito Democratico. Posso benissimo criticarla se ritengo che lei non sia all'altezza di perseguirlo quell'obbiettivo o se ritengo(come dite voi) che non sappia gestire i rapporti con i partiti alleati nella costruzione del nuovo soggetto ma non perchè persegue quell'obbiettivo dal momento che sono io il primo a non essere in grado di confutarlo sul piano politico e non personale.O di confutarlo in modo convincente non ai miei occhi,ma a quelli dei miei interlocutori.Per lo meno,a me dai questa impressione.Può darsi intendiamoci che io non faccia testo,del resto penso ancora che La Malfa avesse ragione a lamentarsi della sinistra e a trarne le conseguenza quindi per antonomasia sono tra quelli che non hanno capito un cazzo.Mi consola che a farmi compagnia ci sia la Sbarbati la quale ha le mani legate(se le è legate da sola intendiamoci) perchè se potesse farlo, le conseguenze forse le trarrebbe pure lei...
Fai presto a dire Hus che il problema non è tra chi capisce e chi non capisce,salvo poi lanciarti in una disanima tesa proprio a dimostrare che la Sbarbati non abbia capito nulla e continui a non capire nulla(il che può anche essere in parte vero e secondo me lo è ma sul piano politico, per motivi specularmente opposti a quelli che dici tu.).Il discrimine anche in politica come nella vita è tra chi capisce e chi non capisce.Posto che una volta capito,poi bisogna avere o costruirsi le condizioni per poter agire di conseguenza e la Luciana ormai, può anche aver capito tutto quello che c'è da capire,ma margini di movimento temo che non ne abbia più posto che non ne ha mai avuti tanti.