L' armata brancaleone

[jotsecondo]

Nelle elezioni politiche del 13/5/2001 Forza italia ( oggi PDL) aveva dimostrato di essere una grande e consolidata congrega di incapaci.

Allora vigeva il sistema maggioritario, una legge unica al mondo per cui i voti ottenuti sulla scheda del maggioritario del primo escluso in ogni circoscrizione si sottraevano dai voti della lista del partito nel sistema proporzionale del vincente nella circoscrizione medesima.

Per ovviare a queste detrazione, il pensiero semitico dei partiti pensò di fare liste civette che non prendevano voti e pertanto la sottrazione non danneggiava la lista del partito a cui apparteneva l'eletto.
Tale fu il trucco ( siamo mediterranei) che il 29,03 % dei voti furono scaricati dalle liste civetta del proporzionale ( un imbroglio megagalattico) ed in tal modo Forza italia non avendo praticamente detrazioni ebbe assegnati un numero di deputati superiore a quanti candidati erano permessi.

Pertanto FI perse 12 deputati , e non vi fu verso di ricuperarli.
In quel periodo,nei giorni precedenti alla presentazione delle liste la sede di Forza italia romana fu bersagliata da telefonate che cercavano di spiegare come fare per non incorrere in quell'errore.

Non vi fu verso.
L'intelligenza romana è quella che è. .

Dal 2001 si credeva che migliorassero, invece ieri nella presentazione delle liste, hanno dimostrato di non essere in grado di presentare una lista anche se non vi era tutto in regola. In modo di avere lo spazio per poi fare ricorso ed essere accettata.

La cosa è risaputa da tutti , eccetto dal partito del Cavaliere.

Poveretto e lui vuole cambiare l'italia.
Con l'armata brancaleone di tipo semitico che ha , fa già troppo.

Attendiamo con fiducia e con speranza rinnovata il crollo del sistema italia.

[Eridano]

A proposito di incapacità:

28/2/2010 (20:6)
No al ricorso, a Roma niente lista Pdl
La Polverini: "Intervenga Napolitano"

La Corte d'Appello respinge l'istanza.
L'ex sindacalista resta senza il partito
ROMA

Si ferma almeno per ora, contro un cordone di carabinieri lungo l’ingresso dell’ufficio elettorale del tribunale di Roma , la corsa della lista provinciale di Roma alle prossime Regionali del Lazio. Niente carte depositate e niente simbolo sulla scheda. La lista non c’è.

Non è servita l’istanza di ieri all’ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Roma per cercare, in extremis, di recuperare al volo l’inciampo dei rappresentanti di lista azzurri, che, usciti dalla zona franca sorvegliata dalle forze dell’ordine con in mano la documentazione, hanno cercato di rientrare fuori tempo massimo (cioè le 12) ma sono stati bloccati dai rappresentanti delle altre liste, in un imprevedibile mezzogiorno di fuoco. Stamattina il no finale portava la firma di un’ordinanza del Tribunale: istanza respinta.

«Secondo loro la lista non è stata presentata, e quindi non c’è diritto» ha spiegato il responsabile elettorale Pdl Ignazio Abrignani. E dunque si imbocca la via dei ricorsi: «Domani - ha annunciato - ne presenteremo uno all’Ufficio centrale regionale presso la Corte d’Appello, e già mercoledì dovrebbe arrivare una risposta». Le tappe successive, in caso di eventuali ulteriori no, «sarebbero il Tar e il Consiglio di Stato». Il che non dovrebbe allungare troppo i tempi, perchè i magistrati amministrativi, in caso di respingimento del ricorso da parte della Corte d’appello, «dovrebbero poi fissare un’udienza nel giro di una settimana». E comunque il Pdl è pronto ad andare fino al Quirinale.

«Faccio appello al Capo dello stato - ha detto la candidata presidente Renata Polverini - affinchè i cittadini possano esprimere il proprio voto per il partito più importante della Regione». Tono analogo in una lettera che il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha scritto al Presidente della Repubblica. I tempi stringono, ma Abrignani sembra fiducioso anche di fronte all’ipotesi più estrema: «Rinviare le elezioni? Non ce ne sarà bisogno. Abbiamo costituito un gruppo di avvocati. Qualcuno ci deve spiegare come è possibile che al Pdl sia stato impedito di presentare le liste». I due rappresentanti di lista Alfredo Milioni e Giorgio Polesi sostengono di essere arrivati in Tribunale già dalle 11,25. Milioni si giustifica dicendo che «mi ero allontanato solo per mangiare un panino».

Secondo indiscrezioni però, il ritardo fatale sarebbe nato da diverbi dell’ultima ora sulla composizione della lista. Ma, nella ricostruzione del "mezzogiorno di fuoco di Piazzale Clodio" del partito, attorno alle 12,35 Milioni si sarebbe «avvicinato a Polesi per dargli il cambio all’interno dell’area delimitata». A quel punto «alcuni soggetti all’interno dell’area, urlando e invocando brogli» avrebbero creato il parapiglia. E nel caos entrambi i rappresentanti «venivano a trovarsi per pochi minuti al di fuori dell’area circoscritta». Il presidente della Commissione elettorale ha dunque bloccato l’accesso a tutti, e gli altri rappresentanti («a noi contrapposti politicamente») si sono sdraiati a terra a sbarrare il passo. Tutti fuori, con i documenti lasciati per terra, davanti alla porta. «Bisogna impedire che un eccesso di burocrazia uccida la democrazia» ha affermato Polverini, mentre per il coordinatore regionale del Pdl Vincenzo Piso «non avere il Pdl sarebbe più che paradossale: sarebbe pazzesco». «I dirigenti del Pdl hanno combinato un gran pasticcio - è il commento della rivale Emma Bonino - La legge è chiara, il termine delle 12 è perentorio. Chi deve decidere decida, ma nel rigoroso rispetto della legge, che deve essere uguale per tutti. Se vincessi sarebbe vittoria a metà? La Polverini è in campo, ci sono liste che la sostengono».

No al ricorso, a Roma niente lista Pdl La Polverini: "Intervenga Napolitano" - LASTAMPA.it

repapelle:

[jotsecondo]

comunque è una situazione interessante.

Dubbio amletico :

Ignoranza e presunzione??

Oppure piano diabolico come cercano di affermare.

Tuttavia questo atto va preso come un anticipo delle comiche che avranno il punto più alto con le votazioni.

Pensare che oltre il 60% dei cittadini maggiorenni vanno a votare, significa che vi è ancora uno spazio enorme per i partiti di raccontare barzellette.

[jotsecondo]

vai col liscio


Lombardia: non ammessa la Lista per Formigoni: «Sono candidato regolare»

Lo ha deciso la Corte di appello di Milano
Lombardia: non ammessa la Lista per Formigoni: «Sono candidato regolare»
Irregolarità in oltre 500 firme. Non accolto lo stesso ricorso dei radicali contro la lista Penati Presidente (segue)

[jotsecondo]

Liste Lazio, Quirinale: "Decidono i giudici" In Lombardia no alla lista Formigon i - Repubblica.it

Lombardia, esclusa lista Formigoni. La Corte d'Appello di Milano ha escluso dalle elezioni la lista 'Per la Lombardia' di Roberto Formigoni per la non validità di 514 firme, accogliendo il ricorso presentato dalla lista Bonino-Pannella. La legge impone che le firme siano non meno di 3.500 e non più di 5 mila. In particolare le irregolarità riguardano la "mancanza di timbri sui moduli", mancanza di data dell'autenticazione e "mancanza del luogo dell'autenticazione. Replica il governatore: "Tutto è regolare, non ci sono problemi. E sono un candidato perfettamente regolare alla presidenza".

Questo è quanto scritto sul giornale La Repubblica.

Se è vero che si sono verificati
Mancanza di timbri sui moduli
mancanza di data di autenticazione
mancanza del luogo dell'autenticazione

Questi problemi si possono risolvere entro le 24 ore .

E quello di roma che bisogna vedere come faranno a risolverlo.


Piccolo pensiero di un colono del Nord.
A Milano andrà tutto bene perché in italia si può far di tutto, ma mai danneggiare la lega.
Danneggiare la lega è un attentato alla unità d'italia

[jotsecondo]

Berlusconi perde le staffe: "Un branco di incapaci" - LASTAMPA.it


2/3/2010 (7:2) - RETROSCENA
Berlusconi perde le staffe:
"Un branco di incapaci"

Il premier: «Questi non sanno lavorare perché non sono abituati»
Amedeo La Mattina

Ora che la frittata è fatta, e il Pdl nel Lazio deve sperare solo nel ricorso amministrativo per recuperare le sue liste, fioriscono i sospetti e i rumors più fantasiosi. Addirittura che Silvio Berlusconi, sotto sotto, sia contento che Renata Polverini rischi il capitombolo perché troppo amica di Gianfranco Fini e dei «pierini» di Farefuturo. «Come se fossimo dei masochisti e non avessimo tutto l’interesse a far correre i nostri candidati. Se la lista non viene riammessa verrebbe spazzata via un’intera classe dirigente di provenienza Forza Italia», spiega e smentisce Beatrice Lorenzin, deputata superberlusconiana e portavoce del comitato elettorale della Polverini.
Segue.........

Potrebbe essere uno sfogo del Cavaliere.
Cioè non voler evidenziare che lui non è così scemo da non comprendere che cosa è la classe politica.

Milano e roma sono un esempio al mondo di ignoranza o di incapacità pericolosa e pertanto qualcuno pensa ad un operazione di denigrazione della classe politica per giustificare un qualche strano commissariamento dell'italia.( e la esclamazione del Cavaliere aiuta o trascina)

Se non si arriva a qualche sotterfugio di questo tipo, l'italia è andata.

Povero Mazzini.

[jotsecondo]

Non è vero quello che dice Berlusconi " Questi non sanno lavorare perché non sono abituati""


La classe politica italiana lavora invece in continuazione.
Non è un lavoro di poco conto:

Sfruttare il nord
Mantenere il Sud
Sperperare il denaro pubblico.

No i politici lavorano e come, ed inoltre hanno un lavoro molto pericoloso.
Pericoloso quando i cittadini ne avranno abbastanza.

[jotsecondo]

E' IL CAOS

o solamente una scusante per il commissariamento ???'



Regionali Lazio, centrodestra nel caos bocciata anche la lista della Polverini - Repubblica.it




Dopo quella del Pdl resta fuori anche la lista di Renata Polverini. Si profila un vero e proprio disastro politico-organizzativo quello del centrodestra alle prese con le Regionali del Lazio. Il listino della sindacalista, mancante di una della firma di uno dei rappresentanti di lista, non sarebbe stato ammesso alle elezioni regionali dall'ufficio centrale elettorale della Corte d'Appello. La lista, invece, sarebbe stata bocciata avendo un simbolo troppo simile a quello di Fabio Polverini, candidato di una lista collegata a Forza Nuova di Roberto Fiore. Mentre la lista di Renata Polverini ha un simbolo rosso con il tricolore sotto, quello di Fabio Polverini ha la scritta Fabio in rosso e Polverini in bianco con la dicitura candidato per la regione Lazio. La lista con la candidatura di Fabio Polverini è stata presentata prima.

Una situazione che, in ambito Pdl, provoca reazioni diverse. "Solo una questione burocratica" minimizzano dal quartier generale della sindacalista. Mentre per Ignazio Abrignani, parlamentare e avvocato responsabile dell'ufficio elettorale del Pdl, con l'esclusione del "listino" di Renata Polverini, decadrebbe la candidatura della stessa Polverini e di conseguenza di tutte le liste di centrodestra collegate.

Segue

[jotsecondo]

Il vocabolario italiano si sta arricchendo di un nuovo vocabolo.

Quando si vuole individuare una banda di incapaci si dice " Armata Brancaleone""

Adesso dopo quello che succede si può dire sempre per indicare gli incapaci la parola """PDL"""

Povero Silvio con i nostri soldi del Nord riesce a costruire una città in tre mesi.
Con i suoi soldi non riesce a raccogliere quattro firme o fare una distinta, oppure leggere l'ora sull'orologio.

E' messo male, però a noi, come """mal messi"", manca niente.

[Maxadhego]

Il vocabolario italiano si sta arricchendo di un nuovo vocabolo.

Quando si vuole individuare una banda di incapaci si dice " Armata Brancaleone""

Adesso dopo quello che succede si può dire sempre per indicare gli incapaci la parola """PDL"""

Povero Silvio con i nostri soldi del Nord riesce a costruire una città in tre mesi.
Con i suoi soldi non riesce a raccogliere quattro firme o fare una distinta, oppure leggere l'ora sull'orologio.

E' messo male, però a noi, come """mal messi"", manca niente.

scusa un attimo, se dovessero fare le pulci a liste, simboli, firme,
candidati, etc. quante irregolarità emergerebbero?
credo che tutto questo faccia parte del solito copione italiota, che
attraverso l'interpretazione dei due miliardi di regole, leggi, postille,
rimandi, capitoli, commi, modifiche, etc. si sta cercando di fare lo
sgambetto a qualche vero nemico o a qualche finto amico.

comunque sia, la vicenda non sposta di un millimetro la
disperata situazione della politica e la sua incapacità di proposta,
di fronte all'esplosiva emergenza occupazionale odierna.