Morte del sodato italiano e trucchi mass-mediatici
Stamani ascoltavo il Tg sulla morte e il ferimento degli italiani in Irak.
Non so se avete notato un fatto. Tutte le volte che muore qualcuno laggiù, nei tg si parla di "indagini in corso per individuare i responsabili(??)".
A parte che non si capisce come e chi possa svolgere indagini in un paese straniero a 100km dalla base italiana (immagino che la zona sia sotto giurisdizione americana e mi ricordo quanto furono prodighi di aiuti gli americani dopo il caso Calipari), la notizia delle indagini, secondo me ha il compito di dare un'immagine distorta della realtà dell'Irak.
Mi spiego: si fanno indagini perchè l'attentato non è opera di una estesa e ramificata resistenza popolare, ma è opera di uno sparuto manipolo di terroristi e di malviventi. Ecco il messaggio da veicolare. Ma c'è n'è un altro, subordinato: noi, indagando diamo l'impressione di avere sotto controllo il territorio.
Trucchetti miserevoli che cercano di edulcorare una realtà tragica e il senso di sconfitta alita sulle truppe di occupazione alleate