Il padre del militare ucciso: riportiamoli a casa!

[ugolupo]

Sarebbe strumentalizzato se usato come pretesto, è da un anno che diciamo che la i soldati non ci dovevano andare, e qualcuno ha avuto il coraggio di dire che i soldati e le famiglie erano contenti di essere la...

Se non ricordo male, qualcuno prima della strage di Nassiria pagava mazzette per farsi mandare in "missione".
Ci fu un embrione di inchiesta abortito e insabbiato per amore di patria.

Evidentemente fino ad allora i militari italiani erano abituati a lauti rimborsi e a scarsi rischi.

Comunque, se uno detesta la guerra può fare a meno di arruolarsi.

Può consolare la dichiarazione di D'Alema Fassino e compagni che ieri sera hanno affermato che in Irak gli italiani sono in missione di pace.

[anton]

E Ciha Ragione... Ciha Quel Povero Padre......

[cornelio]

Non sono d'accordo. Gli Americani tentanto di riportare la stabilità. Prima di tutto per compiere il primo passo verso una politica di riconciliazione nazionale ( e verso la politica tout court), e poi, perchè la stabilità fà scendere il prezzo del petrolio. La via del federalismo di unione ( non dell Unione pero' )sembra la piu' responsabile. Il fatto è che a i terroristi non importa di morire ne di ammazzare malamente senza distinzione di motivazioni o nazionalità. Aumentare i civili scortandoli con meno militari di quelli che ci sono già adesso, come lo dice Fassino mi pare suicidario.

Ai tempi di Saddam già c'era la riconciliazione nazionale, non c'era bisogno dell'intervento americano.
Il prezzo del petrolio non deve scendere assolutamente, guarda i guadagni stratosferici che stanno facendo le compagnie petrolifere americane.
Il federalismo viene avversato dalla maggior parte del popolo iracheno, quindi non mi sembra che sia la ricetta giusta per far vivere in pace l'Iraq.

[Mister_Blu]

Ai tempi di Saddam già c'era la riconciliazione nazionale, non c'era bisogno dell'intervento americano.
Il prezzo del petrolio non deve scendere assolutamente, guarda i guadagni stratosferici che stanno facendo le compagnie petrolifere americane.
Il federalismo viene avversato dalla maggior parte del popolo iracheno, quindi non mi sembra che sia la ricetta giusta per far vivere in pace l'Iraq.

Ai tempi di Saddam, le opposizioni erano schiacciate nel sangue. C'era bisogno dell intervento dell ONU, come è il caso adesso.

Un prezzo alto alla produzione porta i benefici alle oligarchie arabe (che finanzano i terroristi), e lo paghiamo alla pompa in Europa anche. Pesa sul PIL di tutte le nazioni industrializzate.

Il problema sta nel fatto che gli Suniti rifiutono di spartire in chiave federale la gestione ed i profiti dell petrolio. La soluzione, sempre nel quadro federale, sarebbe di "congelare" il dossier del petrolio e lasciarlo dunque nelle competenze nazionali.