Salerno, Forza Italia sostiene De Luca
di Gianni Colucci da il Mattino del 6 giugno 2006

Non è apparentamento tecnico ma le dichiarazioni non lasciano dubbi: destra con De Luca e sinistra con Andria. Casa delle libertà, con in testa Forza Italia, accanto al deputato Ds (anche se con non poche distinzioni e imbarazzi della destra locale e degli stessi azzurri salernitani); mentre il centrosinistra (otto partiti con la Margherita schierata in prima fila) conferma il proprio sostegno all’eurodeputato della Margherita. Ecco il quadro che si profila al ballottaggio per scegliere il sindaco di Salerno. Sabato scorso Bassolino aveva confermato con toni soft la propria simpatia ad Andria. Ieri sono invece arrivate le dichiarazioni di Nicola Cosentino a favore di De Luca al ballotaggio. «Propongo di sostenere De Luca, che da solo ha sconfitto l’asse di potere Ds-Margherita. Si tratta di preferire la persona contro gli interessi», fa sapere il coordinatore regionale campano di Forza Italia. E agli azzurri di Salerno quell’uscita non va giù. In un documento sudatissimo ed elaborato dallo stesso candidato della Cdl, Marotta, sconfitto al primo turno, e dai deputati di An e Forza Italia Cirielli e Fasolino, si invitano gli elettori di riferimento ad andare alle urne, ma lasciando loro libertà di voto. Ieri mattina c’era stata un’altra netta dichiarazione di voto a favore di De Luca, quella di Gianfranco Rotondi e Franco De Luca, parlamentari leader della Democrazia Cristiana: «Con De Luca e non con Andria - dice Rotondi - perchè quella di Andria è espressione della politica e dei politici del centrosinistra e la Dc è e resta una forza della Casa delle Libertà; diversamente De Luca, che pure è un deputato dell’Unione e un uomo di partito, ha avuto impresso dagli elettori salernitani un intrinseco carattere civico (oltre il 40 per cento dei voti danno il senso di un moto profondo della città)». E la destra si spacca. Ieri sera alla riunione della Cdl alla sede di Forza Italia di Salerno, l’eco dell’appoggio chiaro e incondizionato di Cosentino a De Luca ha fatto scatenare, in un serrato confronto, coloro che erano per un disimpegno al ballottaggio e quelli che invece sostenevano la necessità di dare mano libera agli elettori del centrodestra domenica e lunedì prossimi. Lo stesso candidato sindaco sconfitto, Nino Marotta, intendeva mantenere una posizione più defilata. La Cdl al primo turno aveva ottenuto un venti per cento dei consensi. Suffragi che Marotta aveva considerato tutti suoi personali, non mancando di polemizzare con i partiti del centrodestra, rei di averlo tiepidamente sostenuto. Ma, alla proposta di presiedere il consiglio comunale, pervenuta dal candidato del centrosinistra Alfonso Andria, e a quella della presidenza della commissione alla trasparenza inviatagli da De Luca, Marotta aveva risposto che si sarebbe mantenuto equidistante. Ieri sera l’uscita di Cosentino ha scompaginato il quadro: rendendo carta straccia le affermazioni di diversi esponenti del centrodestra che avevano proposto un sostegno ad Andria, e dando invece patente di autenticità a dichiarazioni che da diversi deputati, specialmente di An, erano venute nel corso della campagna elettorale e dopo il primo turno. Edmondo Cirielli, deputato di An, ad esempio aveva detto ad avvio di campagna che «De Luca rappresenta il meno peggio». Ma ora dice: «Non diamo indicazioni di voto, sarebbe scorretto. Eppoi Cosentino non vota a Salerno». E lo stesso senatore di An Nino Paravia, ieri avvistato al bar con De Luca, si era spinto a dire che l’ex sindaco progressista era pronto per iscriversi al centrodestra. De Luca fa sfoggio di ironia con Bassolino pregustando una vittoria sul suo pupillo: «Si rassegni, in Campania c’è almeno un uomo libero: questo lo dovrà ingoiare». Dal canto suo Andria ieri sera ha avuto la visita degli assessori regionali della Margherita, Teresa Armato, Enzo De Luca, Angelo Montemarano e Antonio Valiante. L’obiettivo è di portare a Salerno leader nazionali del partito di cui Andria è espressione, a cominciare da Rutelli. Domani in città canta, su invito di Andria, Mario Merola, monumento della canzone partenopea: sarà per De Luca l’occasione di riconfermare lo sciovinistico quadretto del napolicentrismo della coalizione di centrosinistra. Anche, se questa volta, Cosentino e i napoletani tifano per lui.