Chiaramente non mi fidai quando c'era da votare sulla vita. Ma anche in questo referendum dalle pagine del Corriere arrivano diktat importanti su cosa dobbiamo fare dentro l'urna. Non mi piacque la loro posizione l'anno scorso. Quest'anno gli ho letti. Ho letto Sartori, il costituzionalista migliore del mondo. Un pò vecchio forse.
Disse, un pò di mesi fa (a memoria), che questa riforma costituzionale era da buttare: motivo principale disse che era l'insostenibilità della stessa.
Perchè mi chiesi. Prendendo dei dati dell'Isae (nome ricordato grazie alla smentita trovata su internet), ricavò che se questa riforma fosse andata in porto, i trasferimenti delle competenze dello stato alle regioni avrebbe provocato una spesa in più del 40%, circa 61 miliardi di euro.
Mamma mia. Basterebbe questo per sputare su un occhio a Calderoli, cosa che probabilmente farei anche ora. (Non è vero, non sono così).
Invece la smentita dell'Isae dice che non ci sarebbe un costo aggiuntivo, bensì una trasformazione di spesa. Diverso. Costi aggiuntivi: zero.
Mi sarei aspettato un editoriale di scuse da parte di sartori, ma niente. Peccato, va così.