autorganizzazione unica soluzione....
autorganizzazione unica soluzione....
No propongo la rivoluzione con De Palma e Casarini. Per quanto riguarda l'organizzazione interna propongo che non ci sia più un organizzazione che si diventi tutti disobbedienti e che si risponda male a Bertinotti e Prodi quando fanno i cattivi, organizzando magari un finto scontro con le loro guardie del corpo dopo aver invaso simobicamente la loro zona rossa.Originariamente Scritto da matteomatteo
L'unico modo per non avere cattivi padroni è non avere padroni
Personalente preferisco alcune realtà disobbedienti a certi grigi burocrati pseudo leninisti impegnati tutto il giorno a spolverare i tomi della rivoluzione d'ottobre convinti di poter riproporre in toto teorie e pratiche di 80 anni fa. Armiamoci e partite? Preferisco generare conflitto nelle piazze e nei luoghi di lavoro utilizzando i linguaggi e le pratiche che piu mi appartengono.
Su casarini e de palma non mi pronuncio per decenza...
Non mi pare che De Palma e Casarini abbiano nulla a che fare con sinistra critica, e non mi pare che il passo sull'organizzazione del documento 3 proponga chissà quale commistione. Però, visto che ripeti sempre le stesse cose, mi viene un dubbio: l'hai letto??
PS: attendo sempre le spiegazioni sul vostro, di documento.
Originariamente Scritto da ulianov
mi sto scompisciando dalle risate!
ma si riesce a parlare di movimento e pratiche di lotta senza tirare necessariamente in ballo mozioni congressuali, partiti, leader?
Il movimento si chiama cosi proprio perche è un entità in movimento, non riconducibile a tizio,caio o sempronio, a questo o quel partito...altrimenti sarebbe na cosa statica!
Non voglio credere che l'unico interesse in ballo sia quello dell'egemonizzare... pratica insulsa e ferrandiana...
parli con me??
nell'esperienza che ho avuto io di movimento posso dire, invece, il contrario. non ci sono stati leader, ma la discussione collettiva. cosa che ha prodotto un certo tipo di radicamento che, in alcune realtà, continua, anche attraverso diverse forme di mobilitazione. limitarsi a giudicare in base alle "trovate" mediatiche di qualcuno che ha avuto la presunzione di autoproclamarsi chissà chi (e dargli adìto non fa altro che dargli forza, purtroppo) a io avviso non solo significa non accettare la mobilitazione di piazza, ma anche screditarla.Originariamente Scritto da ulianov
in alcune realtà i gc sono stati la punta di lancio di queste mobilitazioni. l'errore è stato, poi, quello di fare altre scelte volte, appunto, verso l'istituzionalizzazione. scelte che hanno messo in difficoltà, ovunque, l'organizzazione. e mi sembra che da qui in poi le differenze tra chi sceglie di stare in un governo e chi invece ancora crede nella costruzione del conflitto sociale siano nette.
che bello, mi sento in clima di conferenza
giusto. io ho sempre trovato particolarmente antipatico il "rinfacciamento" delle cose. il clima da conferenza di cui sopra certo in questo periodo può influire molto sulle posizioni anche se, davvero, credo che la conferenza debba essere prima di tutto vista come momento per il rilancio politico e organizzativo dei gc e non tanto come la corsa a prendersi più voti giocando al compagno più compagno.Originariamente Scritto da rioter
parlo in generale. per un serio dibattito su strategie di lotta eobiettivi immediati, senza che cio significhi ricondurre il tuttoesclusivamente a dinamiche relative alle battaglie intestine tramozioni.parli con me??
bless