(293) ENTOMOLOGIA LIBERALE di ANDREA BITETTO (dalla newsletter di Criotica Liberale "Radio londra n.63, http://www.criticaliberale.it/newsletter.htm)
La notizia, se la si vuol chiamare cosi´, e´l´ennesimo incontro delle anime del liberalismo italiano. La data il 10 giugno 2006, le ambizioni molte, moltissime, le chance di riuscita minori di zero.
Entomologia liberale
Iniziamo con i soggetti partecipanti. Nell´ordine: Radicali Italiani, Partito Repubblicano Italiano, Partito Liberale, Gioventu´ líberale, Gioventu´ repubblicana, Federazione dei Liberali, Veneto Liberale, Liberali per l´Italia e similia.
Troppa grazia, per carita´. Lo scopo, dicevamo, e´di rilanciare (sic!) una proposta politica liberale che vada oltre l´attuale destra e l´attuale sinistra. Oddio, non che non se ne avverta il bisogno: chi scrive e´cianotico dal dover partecipare alla vita politica in continua apnea, oramai da dodici anni, costretto a non scegliere tra una banda di ribaldi che si muovono a comando del capo e una banda di aspiranti incompetenti specializzati nell´arte della dichiarazione a mezzo stampa. Il male minore si dice, ma intanto l´apnea continua.
E´qui viene il bello, perche´molti dei compagni di cordata li conosciamo bene. E ci vien voglia di fare qualche domanda.
1) ma i Radicali non avevano scelto strategicamente - e non tatticamente - di dar vita ad un nuovo soggetto socialista, laico, radicale e liberale che doveva rappresentare i giapponesi del governo Prodi?
2) ma il Partito Repubblicano Italiano, il glorioso PRI di La Malfa (Ugo), Visentini, Valiani, Adolfo Tino, non si era convertito - con venticinque anni di ritardo - alla reaganomics (come recentemente dichiarato da La Malfa Giorgio al quotidiano il Tempo), e non aveva partecipato entusiasta alle ultime elezioni presentando i suoi pezzi da novanta (la malfa, nucara, del pennino) nelle liste - udite udite - di Forza Italia (un po´come se il vecchio Ugo la Malfa si fosse fatto eleggere nelle file della DC, magari in quota dorotea!)? E non aveva ottenuto il riconoscimento del suo peso con un ministero nell´ultimo governissimo Berlusconi?
3) ma il Partito liberale fasullo, quello che all´INternazionale liberale non vogliono sapere nemmeno dove ha la sede, non aveva entusiasticamente appoggiato la Casa delle Liberta´ alle ultime elezioni politiche - salvo poi scoprire di essersi seduti al tavolo con un baro conclamato (risultato: zero candidati eletti zero!)?
4) e la Federazione dei Liberali, non aveva sempre denunciato l´incompatibilita´ assoluta tra l´essere liberali e l´attuale centro destra? Salvo poi federarsi con il Patto Segni Scognamiglio convinti di creare l´alternativa decente e decorosa al degrado morale del berlusconismo e contemporanemente - da autentico partito strabico - ammiccare al centro sinistra in attesa di un minimo di corresponsione affettuosa (leggi magari un seggio, una lista da presentare quasi come lista civetta, un qualcosina che giustifichi le tante attenzioni mai ricambiate)?
5) e poi la lista Liberali per l´Italia, la lista della destra liberale tout court, quella che sognava Hayek e che si e´trovata materializzati al massimo La Russa e Gianfranco Fini, non voleva, la destra liberale, creare un centro destra finalmente ultra liberista, a dirittura manchesteriano?
Eppure, si trovano assieme nel tentativo di creare un luogo di incontro comune, in cui riversare delusioni e aspirazioni comuni, sempre convinti che il liberalismo, male inteso, si debba materializzare sotto specie di infiniti soggetti a geometria variabile che riescono ad essere al contempo al governo e all´opposizione, alternativi alla destra e alleati alla sinistra, alternativi alla sinistra e non allineati alla destra, federati ma divisi, uniti ma autonomi, convinti che il liberalismo sia rappresentato dal monopolio e dal neoconfessionalismo ma sempre disposti a cambiare tavolo, a contrattare su qualsiasi cosa, anche sui principi, nella speranza che, alla fine, qualcuno si accorga di loro. E per vanita´, piu´che non per necessita´, si inventano nuove sigle, nuovi soggetti, nuovi programmi, nuove alleanze, convinti come sono che in politica l´importante e´partecipare.
Non curanti che - piaccia o non piaccia - per far politica oggi come sempre e´doveroso fare i conti con le regole che determinano la formazione del consenso, la scelta della rappresentanza. la partecipazione - e quindi l´esistenza - di qualsiasi soggettivita´. Incuranti, per autismo, che oggi esiste solo quello che la signora televisione, quella pluralista e liberista perche´non monopolizzata, la stessa che il ministro La malfa ha contribuito a cementare legittimando politicamente il suo proprietario e controllore pubblico, ci permette di conoscere.
Complimenti, continuate cosi´. A noi i cocci del liberalismo da accomodare, le giustificazioni da fornire a chi - dopo 12 anni di mistificazioni sul cosa e´il liberalismo - comincia davvero a rinfacciarci il fatto di continuare a credere che, dopo tutti i la malfa (giorgio) e i de luca e non ostante loro, valga ancora la pena essere disinteressatamente liberali.