Craxi: io, un estremista come Wojtyla «Casaroli si crede machiavellico ma è un imbroglione»
L’Assillo comunista
29 novembre 1975 - Il problema dei comunisti ci assilla. Essi sono all’offensiva nel campo della cultura: è quello più vulnerabile. L’università ha creato negli ultimi dieci anni grandi masse di intellettuali spostati. La società borghese ha costruito con le sue mani le masse di manovra del nemico. Questi intellettuali trovano nel Pci il loro punto di riferimento, il loro datore di lavoro.
Il caso Pertini
18 luglio 1983 - La situazione sta in questi termini: Pertini aspira ad essere rieletto e Craxi deve essere il grande elettore. Questo è il motivo per cui non si può non dare l’incarico a Craxi.
Incontro con il Papa
1° dicembre 1983 - Bettino questa mattina ha incontrato il Papa. A pranzo di buon umore mi ha detto che Wojtyla è un anticomunista e un estremista «come lui», che Casaroli rappresenta l’italiano che si crede furbo, machiavellico e invece è imbroglione, che la Chiesa polacca fa il pompiere in patria.
La scala mobile
10 giugno 1985 - Il disegno di Bettino Craxi è di forzare al massimo con un risultato positivo per il sì o per il no (al referendum sulla scala mobile, ndr ): se vince il sì si dimetterà e rilancia la palla ai suoi partners di maggioranza, se vince il no la vittoria sarà sua e solo sua.
Spadolini deve pagare
17 ottobre 1985 - Bettino ha detto: non ci sarà un monocolore Dc: vorrebbe dire tornare indietro. Spadolini deve pagare (per la crisi di governo sul caso «Achille Lauro», ndr ). Gli Usa pensano di avere a che fare con una repubblica delle banane. Egli ha le prove dell’assenso di Spadolini.
L’amico Arafat
18 ottobre 1985 - La sera del 24 agosto Arafat viene a cena da Craxi, il quale mi dice di restare. Arafat è con Abu Jihad e con il famoso Abu Abbas (seduto alla mia destra), ma allora nessuno può immaginare che l’uomo baffuto seduto a tavola farà due mesi dopo cadere il governo Craxi. Arafat aveva almeno 25 uomini di scorta, che si sono bevuti tutte le Coca Cola e si sono dispersi per la casa e il giardino.
Romiti caporalmaggiore
26 dicembre 1985 - Passata la sera del 25 con Bettino a casa sua, con moglie, figli e Cornelio. Bettino molto aperto, comunicante. A tavola si è seduto davanti a me e ha detto che bisogna cominciare a sfilare i comunisti dall’accordo di grande coalizione che i Dc sotto sotto proseguono con l’avallo di Agnelli che ha ricominciato a fare profitti e che si è montato la testa: «Romiti è un caporalmaggiore».
La rinuncia di Andreotti
Lunedì 21 luglio 1986 - Craxi stasera ha avuto l’incarico da Cossiga, dopo la rinuncia di Andreotti. La scorsa settimana (giovedì) a colazione Craxi mi ha fatto capire che la sfiducia se l’è fatta votare lui stesso dai franchi tiratori, prendendo in contropiede De Mita che voleva cuocerlo a fuoco lento.
Inaffidabili
Domenica 5 aprile 1987 - Bettino ha sostenuto che non a caso De Mita ha impresso tutta questa accelerazione alla vicenda: suo proposito è l’accordo col Pci, entro la prossima legislatura, e questo spiega perché i comunisti abbiano definito il Psi «partito non affidabile per la democrazia».
Il congiurato Martelli
25 agosto 1989 - L’allontanamento di Martelli dal partito era necessario dopo che per quattro anni c’è stato il marasma . C’è stata una congiura per far fare a Bettino il vice-presidente del Consiglio e ministro degli Esteri e quindi togliergli il partito e mandarlo in pensione. Capo della congiura Martelli: Ripa di Meana ne ha fatto parte come lui stesso ha candidamente rivelato.
Cossiga in scadenza
Sabato 14 dicembre 1990 - L’ho spinto a parlare della presidenza e lui ha detto che lo ha messo in sospetto tanto unanimismo sulla sua candidatura. (...) Ricordo che un anno fa passammo in auto davanti al Quirinale e lui disse che non ci sarebbe andato alla scadenza di Cossiga. Ma se la repubblica presidenziale non la vuole nessuno, che si fa? Si può restare a far da reggicoda ad Andreotti?
Odio tra i socialisti
27 giugno 1991 - Clima nervoso, brutto al congresso. È cominciata la demolizione del mito di Bettino, e Martelli nel suo intervento si è posto come l’uomo che può rimuovere quella vera e propria pregiudiziale anticomunista che è Craxi.
Il governo Amato
6 luglio 1992 - Il governo Amato ha avuto ieri la fiducia... Subito dopo il suo ritiro, che ha portato alla designazione di Amato da parte di Scalfaro, Bettino mi ha detto (...) che Claudio Martelli è stato «un mascalzone». «Lui trattava di nascosto per avere l’incarico da Scalfaro di fare il governo... In quei giorni drammatici lui non si è mai fatto sentire... Avevate ragione voi», ha concluso, rivolgendosi a me e a tutti coloro che lo avevano, da anni, messo in guardia contro Martelli.
D’Alema-Berlusconi
21 luglio 1996 - Tornato ieri sera dalla Tunisia, dove sono stato due giorni: Prodi può indebolirsi molto in autunno, si potrebbe lavorare per un governo D’Alema-Berlusconi, governo politico che dovrebbe come prima cosa risolvere il problema del potere dei Pm.
Visita a Cuccia
2 agosto 1998 - Martedì scorso sono stato da Cuccia... Non ha escluso che Craxi possa ritornare ad essere un protagonista politico... A suo avviso, bisogna fare la commissione parlamentare di inchiesta finalizzata alla amnistia. Non debbono emergere però altri scandali. I governanti attuali sono scadenti: mi è sembrato di cogliere stima solo per Ciampi, che a suo avviso potrebbe diventare presidente.
Massimo Pini