"Ieri nel camposanto di Fiume, la volontà di ascendere, che travaglia ogni gesta di uomini, toccò l’ultima altezza. Parve la nostra vita più alta ora nel cielo dell’anima. (...) Sapevano che io li conducevo verso la sommità di una bellezza a me stesso ignota? Quante volte nelle piazze, nelle corti, nei crocicchi, nei prati, su per le colline, lungo le rive, dalla ringhiera, quante volte avevo detto a questi poeti inconsapevoli le parole della più ebbra poesia? «Chi mai potrà imitare l’accento delle nostre canzoni e la cadenza dei nostri passi? Quali combattenti marciano come noi verso l’avvenire? Non eravamo una moltitudine grigia; eravamo un giovine dio che ha rotto la catena foggiata col ferro delle cose avverse e cammina incontro a se stesso avendo l’erba e la mota appicicate alle calcagna nude». Comprendevano. Dischiudevano le labbra perché si gonfiava il cuore. Bevevano la melodia. Credevano ch’io dessi loro da mangiare il miele del mattino: «il miele senza sostanza». (...) Non eravamo legioni armate; eravamo un’armonia ascendente. (...) Nessuno rimase in piedi: nessuno delle milizie, nessuno del popolo. E colui che versò più lacrime si sentì più beato. E qualcosa di noi trasumanava; e qualcosa di grande nasceva, di là dal presente. E ogni lacrima era Italia; e ogni stilla di sangue era Italia; e ogni foglia di lauro era Italia. E nessuno di noi sapeva che fosse e di dove scendesse quella grazia. Tale fu ieri il commiato che i Legionarii diedero alla terra di Fiume. E domani a un tratto la città sarà vuota di forza come un cuore che si schianta."
O fiume o morte!!!
Il comandante attraversò la folla che si strinse intorno a lui. E cominciò a parlare.Originariamente Scritto da Arancia Meccanica
"Voi udite la mia voce, non è più quella che scendeva su di voi con tanta energia. Ma voi ricordate fratelli miei , i nostri colloqui sotto le stelle, sotto il sole?"
"Sì, sì" gridava la folla.
"Voi siete stati perfetti sempre, non io forse."
"No, non dirlo. Sei stato sempre più perfetto di noi"
"Grazie. Non importa: voi mi avete perdonato tutti i miei errori. Fiumani, fratelli, questa è l'ora più angosciosa della mia vita. Io rifarò tra poco quella via che feci sotto il sole di settembre del 1919. Per Fiume Bella, per Fiume Sana e Forte; eia, eia, eia, alalà. Viva l'Italia! Viva l'Amore! Alalà!"
“La passione di Fiume sopravviverà trasformata in splendore,
la costanza di Fiume sopravviverà trasfigurata in folgore”
G. D'Annunzio
Viva Fiume, Istria e Dalmazia Italiane!
Poeti, artisti, eroi al comando!