E' proprio necessaria la manovra-bis?

[Kobra]

... O ci stanno prendendo per le fondella?

FISCO: +6,8% ENTRATE I QUADRIMESTRE

(AGI) - Roma, 12 giu. - Ad aprile le entrate tributarie sono state pari a 22.694 milioni di euro mentre, se si considera il periodo gennaio aprile, le entrate arrivano a quota 97.118 milioni, pari a un incremento del 6,8% rispetto alle entrate complessive dello stesso quadrimestre dell'anno precedente. I dati sono contenuti nel supplemento al Bollettino Statistico di Bankitalia.

http://finanza.repubblica.it/scripts...codnews=128425


Solo con l'incremento del 6,8% si copre più di metà del "fabbisogno" che fabbisogna al Gufo.

[ossoduro]

... O ci stanno prendendo per le fondella?

FISCO: +6,8% ENTRATE I QUADRIMESTRE

(AGI) - Roma, 12 giu. - Ad aprile le entrate tributarie sono state pari a 22.694 milioni di euro mentre, se si considera il periodo gennaio aprile, le entrate arrivano a quota 97.118 milioni, pari a un incremento del 6,8% rispetto alle entrate complessive dello stesso quadrimestre dell'anno precedente. I dati sono contenuti nel supplemento al Bollettino Statistico di Bankitalia.

http://finanza.repubblica.it/scripts...codnews=128425


Solo con l'incremento del 6,8% si copre più di metà del "fabbisogno" che fabbisogna al Gufo.

Perchè non alleghi anche i dati diffusi oggi da banca Italia sull' aumento del debito?

[Kobra]

Perchè, noi che non ce ne intendiamo tanto come Lei, abbiamo come l'impressione di stare a parlare di carciofi e Lei di rape.

[ossoduro]

I 4 miliardi in più in un mese li metti tu, ovviamente .. o tutti i bananas, visto che oltre ad aver svuotato la cassa (avanzo primario) dopo oltre 10 anni avete fatto risalire il debito.


A marzo toccata quota 1.556,9 miliardi di euro, 4 miliardi in più
rispetto a febbraio. In crescita del 6,8% le entrate tributarie

Bankitalia, nuovo record
per il debito pubblico

ROMA - Nuovo record per il debito pubblico che a marzo, calcolato in termini assoluti, è arrivato a quota 1.556,9 miliardi di euro. E' quanto risulta dal Bollettino statistico della Banca d'Italia sulla finanza pubblica. A febbraio era a 1.552 miliardi.

Migliori notizie, arrivano invece per quanto riguarda le entrate fiscali. Sempre secondo Bankitalia nel primo quadrimestre dell'anno crescono del 6,8%. Le entrate di cassa, da gennaio ad aprile 2006, al netto dei fondi speciali di riscossione, sono pari a 97.118 milioni di euro, in crescita rispetto ai 90.903 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Ad aprile - sempre secondo i dati di Bankitalia - le entrate sono state pari a 22.694 milioni, in crescita del 3,4% rispetto ad aprile 2005.

(12 giugno 2006)

[Kobra]

Ehm... potremmo sapere con che cosa si paga il debito pubblico?

[Marco Piccinini]

In campagna elettorale debbo confessare che, seppur con molte perplessità legate ad un personale giudizio sulla persona, Prodi mi era piaciuto per quanto affermava in relazione ai conti pubblici.
Dopo il can can delle ultime settimane però e dopo le prime anticipazioni sulla manovra aggiuntiva debbo però dire che mi sento molto deluso ed infastidito.

Deluso ed infastidito perchè in campagna elettorale Prodi era stato chiaro. Niente nuove tasse (Solo rimmodulazione a favore dei redditi più bassi) ed attento controllo della spesa.
Questa era la ricetta per risanare il bilancio dello stato.
Una cura che mi trovava pienamente consenziente.

Oggi invece la strada che sembra sia sta imboccata per la manovra bis sia quella dell'affannosa ricerca di nuove entrate.
Una strada già percorsa in passato con risultati disastrosi, economia stagnante e debito galoppante.
Affermo questo dopo aver consultato il sito Istat ed aver recuperato alcuni dati.

Nel 1990, il debito pubblico era 833387 milioni di Euro e la pressione fiscale (globale) il 39 %.
Nel 1993 il debito era salito a 971494 milioni di Euro (+ 138107 milioni di Euro pari al 16,7 % rispetto al 1990) malgrado l'innalzamento della pressione fiscale di oltre 4 punti 43,6
Se questo non bastasse, aggiungo che nel 1997 il debito si era ulteriormente allargato raggiungendo i 1233375 milioni di Euro (+261881 milioni di Euro pari al +27 % rispetto al 1993), malgrado un'ulteriore innalzamento della pressione fiscale al 44,2 %
A questo punto è interessante notare che dal 1997 al 2001, La pressione fiscale in Italia diminuì (dopo lo sforzo per entrare nell'Europa) passando dal 44.2 del 1997 al 41.3 del 2001.
Sarebbe stato logico attendersi un'esplosione del debito, ma così non avvenne. Il debitò salì ma solo di 117985 milioni di Euro con un incremento del 9,56 %.
Concludo questa valutazione tecnica ed assolutamente bipartizan analizzando quello che è avvenuto dal 2001 al 2005.
Come tutti sappiamo per l'assordante campagna Berlusconiana, Il governo ha ridotto le tasse. Infatti la pressione fiscale è scesa al 40.9.
Mi sembra ovvio far notare che dal 1997 al 2001 la pressione fiscale era diminuita di quasi 3 punti mentre il governo Berlusconi l'ha ridotta di solo 0,4. Ma il debito pubblico è tornato a salire con decisione + 156197 milioni di Euro pari al 11.55 rispetto al 2001.

Sin qui mi sembra che il discorso sia abbastanza chiaro, ma fose lo diventa ancor di più se analizziamo più estesamente l'andamento del debito pubblico dal 1990 al 2005.
1990 833387
1991 941545
1992 917704
1993 971494
1994 1033229
1995 1066360
1996 1224016
1997 1233375
1998 1252398
1999 1279548
2000 1297100
2001 1351359
2002 1366998
2003 1392112
2004 1441879
2005 1507556

Immediato constatare che dal 1990 ad oggi solo nel 1992 il debito si ridusse rispetto all'anno precedente. In tutti gli altri anni anche quelli "Virtuosi" di Prodi e del CSX il debito è sempre cresciuto più o meno velocemente.

Ho riportato volutamente i dati puri e non espressi in % del PIL per mettere in risalto come la riduzione del rapporto debito/PIL dal 1995 al 2004 (dal 124,3 al 105,8) sia stata più frutto dell'andamento del PIL che dell'effettivo risanamento dei conti dello stato.
Lungi da me sminuire quanto fatto, ma ho introdotto questo concetto perchè importante per comprendere quanto attende l'Italia nei prossimi anni e decenni.
Il trattato Europeo pone l'obiettivo del rapporto Debito/PIL al 60 %. Un traguardo assolutamente irraggiungibile se non si riuscirà ad arrestare la crescita del debito ed ad invertirne la tendenza.
E pensare di fare questo agendo sulle "Entrate" è assolutamente irrealistico. L'unico modo è quello di agire sulla spesa pubblica.
Che ci piaccia o no, che si simpatizzi per la CDL o per l'Unione !!!

[Ronnie]

-Hai ragione-

[Marco Piccinini]

-Hai ragione-

Ti ringrazio, ma purtroppo sapevo già di avere ragione.
Ma visto che mi fornisci lo spunto aggiungo qualche cosa.
Dal 1993 in poi spacciandola come la ricetta magica per "Risanare i conti dello stato", un po tutti i governi che si sono succeduti hanno avviato le "Famose" privatizzazioni.
Industrie, beni dello stato etc. sono stati ceduti al "Mercato". Un flusso di di migliaia di miliardi (non so bene quanti, ma sono certamente tanti).
Ebbene, dall'andamento del debito pubblico è molto difficile accorgersene se non nel 1992 (Governo Amato). Si era in epoca Tangentopoli, e le cose si fecero bene. Ma ben presto si è tornati all'antico andazzo !!!

[Hayekfilos (POL)]

Il problema è che tutti i governi dicono che la dinamica della spesa è fuori controllo e tutti i governi sono in conflitto di interessi per ridurre la spesa o almeno riportarne la dinamica sotto controllo.
Inoltre il fatto che la legge finanziaria passi in Parlamento e in ultima istanza da esso sia "fatta" fa si che gli interessi della politica vengano a coincidere con gli interessi delle corportazioni, delle categorie organizzate degli interessi tutte in cerca dell'obolo pubblico per affermare di essere state in grado di valorizzare la propria posizione.

tiogliere il potere di spesa al Parlamento, far morire la logica corporativa nella società e nella politica, far prevalere l'interesse di tutti i singoli individui sul presunto interesse generale (che in Italia coincide sempre con l'interesse della categoria che urla di più), accettare le logiche del mercato come quelle che meglio raggiungono una sana armonia degli interessi.

putroppo in Italia da un punto di vista ideologico siamo ancora in un fase di passaggio. il problema è arriverà prima la coscienza degli Italiani o il debito pubblico?

[Marco Piccinini]

Il problema è che tutti i governi dicono che la dinamica della spesa è fuori controllo e tutti i governi sono in conflitto di interessi per ridurre la spesa o almeno riportarne la dinamica sotto controllo.
Inoltre il fatto che la legge finanziaria passi in Parlamento e in ultima istanza da esso sia "fatta" fa si che gli interessi della politica vengano a coincidere con gli interessi delle corportazioni, delle categorie organizzate degli interessi tutte in cerca dell'obolo pubblico per affermare di essere state in grado di valorizzare la propria posizione.

tiogliere il potere di spesa al Parlamento, far morire la logica corporativa nella società e nella politica, far prevalere l'interesse di tutti i singoli individui sul presunto interesse generale (che in Italia coincide sempre con l'interesse della categoria che urla di più), accettare le logiche del mercato come quelle che meglio raggiungono una sana armonia degli interessi.

putroppo in Italia da un punto di vista ideologico siamo ancora in un fase di passaggio. il problema è arriverà prima la coscienza degli Italiani o il debito pubblico?

Quello che dici è sicuramente vero, ma la soluzione che proponi (Togliere il potere di spesa al parlamento), è concettualmente sbagliato.
E' sbagliato nel principio ma anche nella pratica. Basta analizzare le spese dello stato per rendersene conto.
Le due maggiori fonti di spesa per lo stato sono :
a) L'assistenza sociale ( Pensioni etc)
b) I trasferimenti agli enti locali
Assieme fanno oltre il 50 % delle spese dello stato
Togliere al parlamento la capacità di spesa non servirebbe a nulla (o a poco) se non si razionalizzano le due voci sopracitate.