L'Unione Sovietica nel 1945 ha sconfitto la Germania,
ma adesso e' il fascismo a sconfiggere la Russia
"Il fascismo non e' stato sconfitto. Sconfitta e' stata la Germania, mentre il fascismo di anno in anno si espande sempre di piu' per tutta la Russia", ha dichiarato il direttore della sezione di Mosca per i diritti umani, Aleksandr Brod, il quale ha inoltre evidenziato i sempre piu' crescenti umori neonazisti all'interno della societa' russa, soprattutto per cio' che riguarda la gioventu'.
I risultati dei monitoring relativi alla xenofobia e all'intolleranza razziale effettuati dai rappresentanti dei diritti civili di Mosca, sono piu' che eloquenti: in Russia il numero degli skinhead ha gia' raggiunto le 50mila unita', considerando il fatto che ai grossi centri di violenza neonazista come Mosca, San Pietroburgo, Voronezh e la regione di Krasnodar, si sono aggiunte anche molte altre piccole citta' contagiate dal morbo del fascismo. Ogni mese in Russia vengono registrati dai 30 ai 40 casi di aggressioni a sfondo razziale e va detto che tale quantitativo negli ultimi 2-3 anni e' aumentato del 30%.
I giovani fascisti russi vengono ideologicamente "ispirati" da circa 100 pubblicazioni periodiche, tra le quali Aleksandr Brod ha definito "Duello", "L'era della Russia" e "Io sono russo" le piu' importanti, con una tiratura che varia dalle 3 alle 5mila copie. Il noto antifascista Boris Stambler sta portando avanti gia' da 7 anni una causa nei confronti di uno dei principali editori di letteratura antisemita Viktor Korciaghin in uno dei tribunali cittadini di Mosca ma, nonostante la pressione esercitata dal Centro antifascista di Mosca, per il momento il tribunale non ha ancora espresso una sentenza definitiva, facendo riferimento ad un'insufficenza di conclusioni da parte di specialisti.
I rappresentanti dei diritti civili sono sicuri del fatto che tale comportamento non rappresenti un'eccezione, dal momento che, secondo loro, la Procura generale ha preso una posizione che si puo' definire favorevole al fascismo. Aleksandr Brod a questo proposito ha dichiarato che i difensori dei diritti civili sono pronti a compensare la scarsita' di esperti-antifascisti tra le file delle forze dell'ordine. Infatti nei prossimi mesi sono stati da loro programmati alcuni seminari e briefing a favore dei rappresentanti dei diritti civili, con la partecipazione di importanti figure nel campo dell'ideologia antifascista come Viktor Schnirelman nonche' lo studioso dei nazi-skinhead Aleksandr Tarasov.
Allo stesso tempo Aleksandr Brod ha elogiato l'attivita' del ministro degli Interni russo Rashid Nurgaliev nella lotta contro gli skinhead, sottolinenadone il coraggio per essere stato il primo a parlare ad alta voce dell'esistenza di movimenti giovanili neonazisti in Russia.
Di altra opinione, non cosi' ottimista nella valutazione dell'attivita' intrapresa dalle forze dell'ordine, e' invece il professore del Lintinstitut Aleksandr Remenchuk, che a proposito ha dichiarato: "Le forze dell'ordine non sono in grado di fermare l'ondata fascista in Russia semplicemente perche' non ne sono interessate". Lo scrittore ha altresi' aggiunto che le idee antifasciste in Russia non vengono appoggiate dalla societa' ed e' proprio per questa ragione che Remenchuk teme un avvento al potere in Russia del fascismo al posto della democrazia.
Questa tesi viene in linea di massima condivisa dalla presidentessa del fondo "Olocausto", Alla Gherber, la quale sostiene che gli skinheads, formatisi spontaneamente, oggigiorno non rappresentano altro che dei burattini manipolati dalle stesse forze dell'ordine. "Le azioni degli skinheads vengono sfruttate dalle forze dell'ordine al fine di creare tensioni in determinate regioni del Paese", ha dichiarato la Gherber.
Le opinioni dei rappresentanti dei diritti civili combaciano anche con le valutazioni relative alla crisi della democrazia russa nonche' con la formazione di un sistema autoritario, fenomeni in grado di favorire l'attivizzazione del processo di "fascistizzazione della societa"'. "L'instaurazione di una forma di potere verticale ha portato all'instaurazione di un regime di potere personale, forma di potere decisamente inaffidabile come ha dimostrato l'assassinio di Ahmad Kadyrov", ha dichiarato il direttore del club "Tribuna moscovita" Vladimir Iljuschenko.
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