(Da Il Velino.it) - Una seria minaccia per la compagnia di bandiera nazionale. Questa l’opinione di Air France sull’apertura del primo hub francese della Ryanair (previsto nella città di Marsiglia, nel sud del Paese). Il vettore nazionale d’oltralpe ha deciso di passare alle vie legali e si è rivolto al Consiglio di Stato sostenendo che l’aeroporto marsigliese violerebbe la legge offrendo a tariffe ridotte il proprio spartano secondo terminal alle aviolinee low-cost. Lo scopo di Ryanair è la costituzione di una vasta rete legata proprio al nuovo hub di Marsiglia che offra un servizio – collegando tre città del Marocco - alla numerosa comunità nordafricana presente in Provenza. Secondo il progetto, da novembre saranno attive undici nuove linee con un target previsto di 1,2 milioni di passeggeri in due anni.
L’amministratore delegato di Air France Jean-Cyril Spinetta ha riferito che l’aeroporto di Marsiglia tassa Ryanair di 1,2 euro a passeggero, invece dei canonici sei euro previsti per le altre compagnie: “Non so come sia possibile giustificare una così grande differenza”, ha dichiarato l’ad a Le Figaro. Da Ryanair ribattono accusando la compagnia di bandiera francese di fare “come la volpe e l’uva” e sottolineano come l’Air France potrebbe metter da parte i tentativi di “impedire l’imposizione di tasse meno esose” per i passeggeri d’oltralpe e “cominciare invece a competere davvero” sul mercato. Non fa una piega e anzi rincara la dose il direttore dell’aeroporto di Marsiglia Pierre Régis: “Air France sta facendo un gran trambusto e i suoi leader sono…come fossili che non hanno alcuna intenzione di muoversi in un mondo dove tutto è in evoluzione”. E ha precisato che a Air France erano state offerte le stesse condizioni per l’uso dei terminal più spartani, ma, a differenza della concorrente low-cost, il vettore di bandiera francese aveva deciso di continuare a servirsi del terminal principale, più elegante ma ben più costoso.