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da vomito
Scritto in origine da Emiliano.
Resistenza Irakena-Resistenza Italiana: lontani anni luce.
C'è chi in determinati topic, cerca di paragonare la resistenza irakena, a quella italiana del '45.
Credo sia solo un misero falso storico, paragonare una pseudo-resistenza, mirata esclusivamente all'odio verso la civiltà occidentale, che non coincide per forza con gli USA, ma che evidentemente per loro lo è (basti vedere la povera gente caduta a Madrid). Paragonarla ad una resistenza fatta dal popolo, trasversalmente alle ideologie politiche, cosa che non accade in irak.
Quella resistenza non mirava a uccidere, annientare..ma a liberare la patria dal nemico, ma era una resistenza culturale verso il nazismo, che stava piegando il mondo intero.
20-4-2004: avevo idee diverse.Originariamente Scritto da Saloth Sâr
"Solo gli stupidi non cambiano mai idea"
Ma mi dimentico che sto parlando con te...un dotto della cultura nazionale, clone che da del clone agli altri...ciao Abdul
emiliano ziggggggail
smart fazismus
Dai, il partigiano ha ragione, lo stesso Saddam Hussein in uno dei suoi ultimi processi ha dichiarato che la resistenza irachena è ispirata a quella dei militi della RSI e che la guerra di Bush contro l'Iraq è una guerra antifascista.Originariamente Scritto da SubZero
Saddam brandisce il Corano e si ritiene l'erede di Mussolini
Nessuno è riuscito a motivare, giustificare e legittimare l’intervento militare in Iraq meglio di quanto ha fatto lunedì mattina l’ex rais Saddam Hussein in persona. L’ex dittatore iracheno è sotto processo a Baghdad e ieri ha scelto di non presentarsi in aula, sicché l’udienza è stata rinviata al 21 dicembre, dopo le elezioni parlamentari di settimana prossima, le terze in un anno. Ma lunedì Saddam c’era. L’avete visto su tutti i giornali e su tutte le televisioni: vestito col solito completo grigio a righe e con un’elegante camicia bianca, Saddam teneva il Corano in mano (lui, il presunto dittatore “laico”) e minacciava col dito alzato giudice e testimoni.
Eppure non è stata raccontata la cosa più importante accaduta in quell’udienza, una frase urlata da Saddam e riportata, timidamente, soltanto dal New York Times di martedì. L’ex dittatore, infatti, si è paragonato a Benito Mussolini e parlando di sé in terza persona ha detto che “Saddam Hussein è l’uomo che seguirà il percorso di Mussolini, il quale resistette all’occupazione fino alla fine”. In una sola frase c’è la quadratura del cerchio e la conferma delle teorie elaborate dagli intellettuali di sinistra Christopher Hitchens e Paul Berman (e da un piccolo quotidiano di opinione), secondo cui l’islamismo radicale e il baathismo saddamita sono le due facce della stessa medaglia islamo-fascista, ovvero la continuazione in salsa araba e musulmana dei due totalitarismi europei del secolo scorso. La conferma non poteva essere più chiara: un ex dittatore, accusato di crimini disumani, brandisce il Corano, si paragona orgogliosamente a Mussolini, spiega che l’occupazione americana in Iraq è dello stesso tipo di quella che "liberò" l’Italia dal fascismo e svela che i “resistenti” iracheni s’ispirano ai repubblichini di Salò.
Paul Berman, incontrato dal Foglio nel suo ufficio alla New York University dove tiene un corso su Tocqueville, cita come un mantra la frase d’ammirazione per Benito Mussolini pronunciata da Saddam, quasi fosse un tardivo scudo con cui potersi riparare dalle critiche ricevute dai suoi compagni di sinistra per aver scritto “Terrore e Liberalismo”, cioè il libro con cui ha spiegato le ragioni antifasciste della lotta ad al Qaida e a Saddam: “Questa è una guerra antifascista – spiega – ed è chiaro fin dall’inizio, ma ora è proprio Saddam a confermarlo, a dire che Mussolini è il suo eroe. E’ una continuazione della seconda guerra mondiale, con la differenza che questa volta l’Italia sta nel campo degli antifascisti. E’ una cosa nobile per voi, dovreste essere orgogliosi del fatto che l’uomo che ammira Mussolini possa accusarvi di essere suoi nemici, di essere antifascisti. Questa volta i soldati italiani hanno combattuto dalla parte giusta, sono stati molto coraggiosi e sono morti affrontando il totalitarismo dei nostri giorni. Siamo tutti consapevoli del contributo italiano a questa guerra. E, ripeto, è nobile da parte vostra, specie ora che Saddam prende a modello Mussolini, specie ora che non c’è più nessun dubbio sul fatto che stiamo combattendo una guerra contro gli eredi del fascismo degli anni Venti, Trenta e Quaranta. Mi chiedo come potrà, ora, la sinistra italiana chiedere il ritiro delle truppe dall’Iraq”.
L’ammirazione per Mussolini non è una novità. Nella sua biografia di Saddam, Carlo Panella ricorda come Khayrallah Tulfah, lo zio che fece al rais da padre e da mentore, partecipò al fallito golpe pro Mussolini e pro Hitler del maggio 1941. Il partito Baath, del resto, fu fondato a Damasco nel 1943, quando la Siria era una colonia francese e la Francia fascista.
Alla sinistra che continua a sostenere che Saddam e Osama sono figli di due ideologie diverse, Paul Berman ribadisce che continua a commettere un errore: “Non ho mai creduto che Saddam e Osama fossero stretti alleati e certo ci sono differenze tra il Baath e al Qaida, ma non vanno esagerate perché queste differenze c’erano anche nel fascismo europeo: Mussolini per esempio era laico, mentre Franco era religioso. Il Baath ha soppresso gli islamisti, ma allo stesso tempo era loro alleato in Palestina e in Libano. Il nazionalismo arabo e l’islamismo radicale corrono su binari paralleli – dice Berman – Sono movimenti ispirati al fascismo europeo, definiscono il mondo in termini apocalittici, s’immaginano un futuro utopico che rimanda all’era d’oro del passato, hanno il culto della morte e perseguono i loro obiettivi attraverso massacri di massa”. Hannah Arendt ha identificato i punti di contatto all’origine del totalitarismo ma, aggiunge Berman, “le differenze tra nazismo e comunismo sono molto più grandi di quelle tra baathismo e islamismo. Prima dell’11 settembre abbiamo sperato che i due movimenti si cancellassero a vicenda. Non ha funzionato”.
http://www.noreporter.org/dettaglioArticolo.asp?id=4704
Emiliano ha un record personale davvero invidiabile...
Cosa e' che accomuna il forum di rifcom,il nostro,quello nazionalitario e quello padano?
Voi direte "questo e' pazzo",invece una cosa ce....
l'odio verso emiliano!
adesso lui risponderà che non è vero, che in questi ofrum ci sono un sacco di persone che lo apprezzano da morire bla bla bla.