Galleria MAFARKA E42
Alba di stamane, mercoledì 14 Giugno 2006.
Mentre la città si sveglia, una sessantina di nonumani, muovendosi nell'oscurità, si scagliano contro i locali, la galleria MAFARKA E42 e il giardino antistante appena rimessi a nuovo dai ragazzi delle ONC-FiammaRoma.
Le mura rimbiancate vengono sfregiate con i segni dell'infamia, le porte riverniciate divelte, il muro di tufo ripulito dagli sgorbi che contraddistinguono la loro inferiorità culturale, viene nuovamente abbruttito a loro immagine e somiglianza.
L'azione si svolgeva sotto l'attento sguardo e con la complicità delle istituzioni municipali - ben scortate dalle forze dell'ordine tutte - le quali nella persona del presidente di municipio fornivano le fantomatiche associazioni "tossiche" di decreto d'assegnazione dei locali.
Cinque locali che nel frattempo i ragazzi delle ONC avevano ripristinato e reso agibili per un comitato cittadino, una scuola d'arte e per l'associazione "Utopia" che fornisce assistenza agli autistici.
A tutela dell'infamia il gran ciambellano di corte Smeriglio, appena eletto deputato.
Un luogo restituito al popolo, che nei giorni passati non mancava di esprimere solidarietà e approvazione per la meritoria opera, viene rigettato nel degrado.
Le bandiere ITALIANE, ivi messe proprio a rappresentare il popolo tutto, vengono bruciate, sostituendole con lo straccio rosso della vergogna e con il tricolore oltraggiato dalla stella rossa.
Sul luogo, si trovava un clochard di nazionalità rumena, ammiratore del connazionale Codreanu, il quale dopo essere stato rifocillato e al quale era stato fornito un giaciglio quantomeno dignitoso, prestava opera volontaria nella sistemazione del giardino.
Al momento non si sà nulla riguardo la sua persona.
La popolazione che nei giorni precedenti aveva apprezzato la restituzione dal degrado di un posto di passaggio, lamentandosi per l'opera distruttrice delle feccia rossa veniva malamente apostrofata e cacciata.
Nulla ha disturbato la distruzione; le istituzioni, compiacenti, hanno mostrato tutta la loro complicità, ponendo, al momento, a guardia del degrado, delle pattuglie di polizia.
Tante volte a qualcuno tornasse l'idea di ripulire nuovamente il tutto.
Una palese provocazione, non solo contro l'area non conforme, ma contro tutto il popolo; la feccia ha dimostrato di potersi muovere in piena libertà godendo dell'immunità più assoluta, ponendosi sullo stesso piano di chi fa le leggi, le loro leggi d'infamia e repressione. E le istituzioni tutte a difenderle quelle leggi, a sfregio della libertà e della dignità di tutto il popolo Italiano.
Oggi è questa Roma; violentata, distrutta e oltraggiata da governanti reazionari, al comune come nei municipi, e dalle loro GUARDIE ROSSE, le quali dai loro comodi e tutelati centri sociali sono pronte, come sempre, a rispondere a comando al servizio del potere e dei potenti.
Oggi più che mai SERVI!