Originariamente Scritto da Dario
Se tutto va in porto per adesso ci limitiamo a mettere NOI sotto le nostre "ginfie" la Popolare di Intra.
Per il resto, si vedrà. Con l'attuale governo ci stiamo abituando a vivere alla giornata, sai...
Originariamente Scritto da Dario
Se tutto va in porto per adesso ci limitiamo a mettere NOI sotto le nostre "ginfie" la Popolare di Intra.
Per il resto, si vedrà. Con l'attuale governo ci stiamo abituando a vivere alla giornata, sai...
La Lega ha mancato l'obiettivo nella scorsa legislatura. Invece di fare proclami rivoluzionari avrebbe dovuto lavorare per ottenere un serio e forte autonomismo delle aree dove c'è questa richiesta sociale.
Il triveneto è sicuramente il territorio dove si sente di più questa esigenza, e male fa lo stato centrale a non prenderne atto e concedere quello che la gente chiede: un forte autonomismo regionale su stampo di quello catalano.
In ogni caso voterò SI' al referendum, e convincerò tutti i miei conoscenti a fare altrettanto. Il referendum sicuramete fallirà, ma bisogna far capire alle istituzioni centrali che una parte del paese ha voglia di cambiamento.
'Aspita, ho letto troppi giornali di sinistraOriginariamente Scritto da yurj
Ecco solo uno delle decine di esempi che si possono fare per dire che occorre votare NO al Referendum.
Un pregio della Costituzione vigente è quello della sintesi e della chiarezza; i padri costituenti avevano ben chiaro che la legge fondamentale dello stato dovesse essere espressa in modo chiaro e inequivocabole tale da poter essere capito da chiunque.
Articolo 70
" La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.".
Ecco invece cosa hanno partorito i "saggi" di Lorenzago:
Art. 70. – La Camera dei deputati esamina i disegni di legge concernenti le materie di cui all’articolo 117, secondo comma, fatto salvo quanto previsto dal terzo comma del presente articolo. Dopo l’approvazione da parte della Camera, a tali disegni di legge il Senato federale della Repubblica, entro trenta giorni, può proporre modifiche, sulle quali la Camera decide in via definitiva. I termini sono ridotti alla metà per i disegni di legge di conversione dei decreti-legge.
Il Senato federale della Repubblica esamina i disegni di legge concernenti la determinazione dei princìpi fondamentali nelle materie di cui all’articolo 117, terzo comma, fatto salvo quanto previsto dal terzo comma del presente articolo. Dopo l’approvazione da parte del Senato, a tali disegni di legge la Camera dei deputati, entro trenta giorni, può proporre modifiche, sulle quali il Senato decide in via definitiva. I termini sono ridotti alla metà per i disegni di legge di conversione dei decreti-legge.
La funzione legislativa dello Stato è esercitata collettivamente dalle due Camere per l’esame dei disegni di legge concernenti le materie di cui all’articolo 117, secondo comma, lettere m) e p), e 119, l’esercizio delle funzioni di cui all’articolo 120, secondo comma, il sistema di elezione della Camera dei deputati e per il Senato federale della Repubblica, nonché nei casi in cui la Costituzione rinvia espressamente alla legge dello Stato o alla legge della Repubblica, di cui agli articoli 117, commi quinto e nono, 118, commi secondo e quinto, 122, primo comma, 125, 132, secondo comma, e 133, secondo comma. Se un disegno di legge non è approvato dalle due Camere nel medesimo testo i Presidenti delle due Camere possono convocare, d’intesa tra di loro, una commissione, composta da trenta deputati e da trenta senatori, secondo il criterio di proporzionalità rispetto alla composizione delle due Camere, incaricata di proporre un testo unificato da sottoporre al voto finale delle due Assemblee. I Presidenti delle Camere stabiliscono i termini per l’elaborazione del testo e per le votazioni delle due Assemblee.
Qualora il Governo ritenga che proprie modifiche a un disegno di legge, sottoposto all’esame del Senato federale della Repubblica ai sensi del secondo comma, siano essenziali per l’attuazione del suo programma approvato dalla Camera dei deputati, ovvero per la tutela delle finalità di cui all’articolo 120, secondo comma, il Presidente della Repubblica, verificati i presupposti costituzionali, può autorizzare il Primo ministro ad esporne le motivazioni al Senato, che decide entro trenta giorni. Se tali modifiche non sono accolte dal Senato, il disegno di legge è trasmesso alla Camera che decide in via definitiva a maggioranza assoluta dei suoi componenti sulle modifiche proposte.
L’autorizzazione da parte del Presidente della Repubblica di cui al quarto comma può avere ad oggetto esclusivamente le modifiche proposte dal Governo ed approvate dalla Camera dei deputati ai sensi del secondo periodo del secondo comma.
I Presidenti del Senato federale della Repubblica e della Camera dei deputati, d’intesa tra di loro, decidono le eventuali questioni di competenza tra le due Camere, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti, in ordine all’esercizio della funzione legislativa. I Presidenti possono deferire la decisione ad un comitato paritetico, composto da quattro deputati e da quattro senatori, designati dai rispettivi Presidenti. La decisione dei Presidenti o del comitato non è sindacabile in alcuna sede. I Presidenti delle Camere, d’intesa tra di loro, su proposta del comitato, stabiliscono sulla base di norme previste dai rispettivi regolamenti i criteri generali secondo i quali un disegno di legge non può contenere disposizioni relative a materie per cui si dovrebbero applicare procedimenti diversi".
Ma perchè nessuno in tv li fa questi semplici confronti che da soli basterebbero a demolire tutte le allucinate farneticazioni dei vari Bondi e Bossi?
ah beh..anche Ferrero è ministro,quello delle stanze col buco,per non parlare di certi pagliacci come Pecoraro Scanio o Diliberto(quello che accolse la Baraldini) che non sanno manco dove stanno di casa.Originariamente Scritto da antonio
Non farmi passare per difensore di Bossi,io preferirei di gran lunga avere voi della Margherita in coalizione piuttosto che la Lega,ma questo purtroppo,ad oggi, è il bipolarismo all'italiana.
...ma il Nord già era andato d'aceto già prima del 1860!!!...e ha trascinato alla rovina l'intero centro sud
e va bene... giochiamo all'assurdo.... ammettiamo che sarà padania..
Due domande....
quale costituzione?
quale forma di governo?
E' evidente che di fronte a questa REALTA', i popoli del NOrd non ci stanno, il tempo è finito, noi non accettiamo i comunisti, i cattocomunisti, i confindustrial comunisti al potere con un autentico GOLPE elettorale.
Abbiamo tutti i diritti e le scusanti a qualsiasi tipo di resistenza, che è legittima nei confronti del fascismo così come del COMUNISMO, siamo legittimati dalle contingenze a qualsiasi tipo di azione per tutelare la nostra società, la nostra economia.
SARA' PADANIA.
....se il Nord se ne và, spero che non scenda ancora al Sud! la strada più comoda, visto che più a Nord ha le Alpi!!!...a Est mica li vogliono!
quindi non gli resta che l'Ovest, la strada verso il Mare!
I porci andarono nel dirupo e loro se ne vanno ad annegarsi!!!!
(ASCA) - Meise, 15 giu - Le polemiche nate intorno alle dichiarazioni di Umberto Bossi, che ha parlato dell'impossibilita', attraverso la via democratica, di arrivare ad una modifica della Costituzione sono ''forzate ed ipocrite''. Lo afferma il leader dell'opposizione Silvio Berlusconi, parlando con i giornalisti a Meise, al termine del vertice del PPE.