Originariamente Scritto da
Max69
APPELLO DEI SOCIALISTI 4 OTTOBRE 1981:
“Per la sua collocazione, la sua rappresentanza, la sua storia, il Psi deve assolvere un particolare impegno: quello di proporre un modo di fare politica capace di restituire, soprattutto ai giovani, fiducia nella democrazia, speranza in un mondo migliore.
Condizione di ciò è che morale politica e morale comune non divergano.
Da troppo tempo invece agli occhi dell’opinione pubblica vengono associate al partito oscure manovre di tipo economico e finanziario che si svolgono per opera di cosche spregiudicate e mafiose.
Ogni volta si evita di far luce piena, tutto resta nell’ombra e perciò i sospetti si infittiscono.
La questione delle tangenti Eni non è stata mai chiarita fino in fondo. Non si sono comprese le ragioni delle coperture ad alcuni scandali di regime (Italcasse, Gioia, ecc.).
Non risulta chiarito il rapporto intercorso tra il Psi e il banchiere Calvi, né le ragioni delle ripetute prese di posizione di esponenti del Partito a suo favore. Ingiustificabile è il modo con il quale è stata gestita dal Partito la questione P2.
All’iniziativa della magistratura, che ha individuato un centro di potere occulto ed eversivo della stessa struttura democratica del Paese, è seguito un grande clamore giornalistico; sono stati adottati pochi provvedimenti nell’ambito di alcune amministrazioni pubbliche mentre i responsabili politicisi sono autoassolti…
Il Psi si è distinto in questa operazione, mantenendo o nominando in posizione di responsabilità pubbliche compagni che risultano inclusi nelle liste della P2.
Il pretestuoso attacco alla magistratura milanese, rea soltanto di aver fatto il proprio dovere, indagando su un groviglio di nequizie nelle quali sono coinvolti organi dello Stato e personalità politiche, ha offerto l’impressione – disastrosa per il suo credito – che il Psi non avesse interesse affinché piena luce venisse fatta sulla vicenda.
E’ di pari gravità il fatto che è ormai impossibile nel Partito, per i dissenzienti dalla linea della maggioranza, svolgere qualsiasi attività politica.
Il verticismo assoluto della gestione è giunto al punto che gli organi rappresentativi risultano del tutto esautorati; che la vita delle sezioni si va spegnendo ad ogni dibattito, persino quando – come ora – sono in discussione drammatiche scelte di politica nazionale e internazionale; che le Federazioni sono diventate puri centri di potere e di prevaricazione della maggioranza.
In queste condizioni le molte e fondate ragioni di dissenso sulla strategia e sulla linea del partito, non solo non hanno la possibilità di esprimersi e confrontarsi, ma non altro possono fare che manifestarsi unilateralmente e pubblicamente.
Questo appello si rivolge a tutti i socialisti perché escano dallo stato di rassegnazione in cui versano e sostengano le iniziative volte a costruire una forza socialista indispensabile per la realizzazione dell’alternativa democratica e di sinistra”.
Gianfranco Amendola,
Renato Ballardini,
Franco Bassanini,
Tristano Codignola
Michele Cozza,
Enzo Enriques Agnoletti,
Franco Fedeli,
Giovanni Ferrara,
Guido Fubini,
Renzo Funaro,
Antonio Greppi,
Paolo Leon,
Giunio Luzzatto,
Renato Macro,
Rocco Pompeo,
Elio Veltri,
Mirella Venutrini
Già da allora molti avevano capito chi era Craxi.
Abbandonarono il PSI.
E diedero vita ad altre realtà politiche.
Dedicato ai novelli difensori di DESTRA del compagno Craxi.
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