giugno 16, 2006 Affari Italiani
Devolution/ Unione ottimista: il 'no' ha praticamente vinto
C'è ottimismo nel quartier generale del Centrosinistra. A poco più di una settimana dal referendum costituzionale del 25-26 giugno, gli ultimi sondaggi segreti sulla consultazione danno in vantaggio il 'no' alla devolution, anche se la forchetta si è ridotta dai venti punti di un mese fa circa a 7-10. Il margine sarebbe comunque sufficiente per far tirare un sospiro di sollievo al governo dell'Unione, schierato apertamente contro la modifica della Costituzione.
Interessanti sono i dati geografici, che vedono l'Italia praticamente spaccata in due. Il 'sì' appare saldamente in testa nelle regioni dove la Lega Nord è più forte e in quelle dove la Casa delle Libertà ha vinto con un ampio margine alle Politiche del 9-10 aprile, ovvero la Lombardia, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. In Piemonte la situazione è di sostanziale parità. Mentre da Bologna in giù e, man mano che si scende verso le regioni del Mezzogiorno, aumentano le intenzione contrarie alla riforma scritta da Roberto Calderoli.
Negli ultimi giorni è anche aumentato il grado di consapevolezza degli elettori. Più del 50% dei cittadini, infatti, è informato sull'appuntamento con le urne di fine mese, mentre ai primi di giugno soltanto un italiano su quattro sapeva dell'esistenza del referendum confermativo.
Salvo colpi di scena, quindi, dovrebbe vincere il 'no' alla riforma. Anche se ci sono due fattori che lasciano aperta ancora una piccola speranza tra i sostenitori della devolution. Da un lato la confusione legata al tipo di votazione, ovvero la differenza tra referendum costituzionale e abrogativo, dove, in sostanza, il no equivale al sì. Ma il punto chiave che potrebbe far recuperare qualche voto al Centrodestra è la diminuzione del numero dei parlamentari, che, in base alle ultime rilevazioni, pare colpisca molto favorevolmente l'opinione pubblica. Affari Italiani Venerdí 16.06.2006 11:07
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