Domiciliari per il portavoce di Fini Disposti gli arresti domiciliari anche per il sindaco di Campione d'Italia (Como) Roberto Salmoiraghi.



ROMA — Sono 13 le persone arrestate ieri: fra loro il sindaco di Campione d'Italia Roberto Salmoiraghi e il direttore dei Monopoli di Stato di Messina Francesco Tarantino. Ma il nome più noto è quello di Salvatore Sottile, portavoce di Gianfranco Fini, finito agli arresti domiciliari: avrebbe promesso ad una show-girl di origini calabresi carriera e successo in cambio di prestazioni sessuali. Coinvolto anche un funzionario della Rai, indagato a piede libero, mentre Fini è estraneo all'inchiesta.

L'ex ministro degli Esteri si dice «semplicemente esterrefatto»: «Non dubito in alcun modo della totale estraneità del mio portavoce, cui esprimo amicizia e solidarietà. Ribadisco piena fiducia nella magistratura, anche perché altri precedenti provvedimenti, altrettanto clamorosi del dottor Woodcock si sono sempre rivelati del tutto 13 inconsistenti. Non dubito che accadrà anche stavolta».

Chi gli ha parlato ieri sera lo descrive sbalordito ma tranquillo: «Dalle notizie che ho raccolto — avrebbe detto Fini ai suoi — questo caso è inesistente». Tranquillo si dice anche Giuseppe Valentino, avvocato di Sottile: «L'ho incontrato per pochi minuti a casa sua, è costernato e incredulo. Non so di cosa lo accusano perché ancora non ho letto le carte, ma non sono preoccupato», spiega il senatore di An. «È una doccia fredda, nessuno m'ha avvisato», dice basito Altero Matteoli e pure Domenico Nania era all'oscuro: «È assurdo, incredibile, io Salvatore lo conosco. No, non ci credo». E non ci crede nemmeno Ignazio La Russa: «Continuo a pensare che sia un pesce d'aprile», afferma il capogruppo alla Camera mentre Enzo Fragalà cita il caso Tortora.


Livia Michili