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Risultati da 21 a 30 di 61
  1. #21
    schwarzewolf
    Ospite

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    Pedofilia
    Arrestato prete, stava tentando di inquinare prove
    Fonte: http://www.agenews.it/

    PEDOFILIA: ARRESTATO PRETE, STAVA TENTANDO DI INQUINARE PROVE

    (AGE) ROMA - Un sacerdote, parroco di Sternadia (Lecce) è stato arrestato questa mattina dagli agenti della IV sezione della Squadra Mobile della Questura di Roma, diretti da Dania Manti, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il sacerdote, che era agli arresti domiciliari perché era stato trovato in auto in compagnia di un minore, avrebbe tentato di inquinare le prove a suo carico. Per questo motivo il pm titolare dell’ inchiesta, Francesco Polino, ha disposto un inasprimento dell’originario provvedimento. Il parroco, che è stato portato nel carcere di Lecce, fu fermato un mese fa circa dalla polizia stradale su segnalazione di alcuni camionisti che lo avevano notato in un’auto parcheggiata in compagnia di un ragazzino, impegnato in atti osceni. Il sacerdote si chiama Donato Bono e l’accusa nei suoi confronti è di atti sessuali con minori. Don Donato, che è nato a Poggiardo (Lecce), da una decina di anni é parroco di un piccolo centro a una trentina di chilometri, Sternadia, dove ha fondato l’ Anspi, una associazione per la formazione spirituale, la catechesi e l’attività sportiva. L’inasprimento del provvedimento a suo carico sarebbe stato reso necessario in seguito al mancato rispetto delle regole previste per gli arresti domiciliari. Il prete avrebbe parlato e incontrato alcune persone, e si sarebbe adoperato per inquinare le prove a suo carico, in particolare facendo esercitare pressione sui genitori del minorenne, e sul ragazzo stesso, in compagnia del quale era stato sorpreso dagli agenti della Polizia Stradale.
    (AGE)
    Data: 03/05/06 171
    Autore: NUN

    La Gazzetta del Mezzogiorno
    Pedofilia: arrestato sacerdote nel Leccese

    Era stato già bloccato circa un mese fa in auto, a Roma, in compagnia di un 12enne ma poi avrebbe tentato di convincere la famiglia del bambino a non sporgere denuncia

    ROMA - Un sacerdote 40enne è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile romana in un paese vicino Lecce nell’ambito di un’indagine su abusi sessuali nei confronti di minorenni. Secondo indiscrezioni il sacerdote, già bloccato circa un mese fa dagli agenti della polizia stradale mentre si trovava in compagnia di un 12enne a bordo della sua auto sul Grande raccordo anulare della capitale, avrebbe cercato di convincere la famiglia del minore a non sporgere denuncia nei suoi confronti. Per questo motivo il religioso, parroco della cittadina pugliese, sarebbe stato raggiunto da un nuovo provvedimento di custodia cautelare.
    Le indagini degli investigatori della quarta sezione della Squadra mobile di Roma erano iniziate subito dopo la scoperta dei continui viaggi fatti a Roma dal sacerdote durante i quali l’uomo era solito farsi accompagnare da ragazzi del suo paese. La polizia, ascoltando varie testimonianze, compresa inizialmente quella del 12enne trovato in auto con il religioso, ha accertato che i minorenni venivano condotti sempre nello stesso ambiente romano.
    Dopo essere finito agli arresti domiciliari nella sua abitazione il sacerdote, tuttavia, avrebbe continuato ad avere rapporti con i ragazzi, anche nel suo appartamento, ed avrebbe tentato, secondo l’accusa, di inquinare le prove a suo carico contattando le famiglie dei minorenni, tutte residenti nello stesso paese. Proseguendo nelle indagini sul conto del religioso, però, la polizia in collaborazione con la Mobile leccese, ha condotto una serie di accertamenti nel centro abitato, dove vivono circa 2.000 persone.
    Con grandi difficoltà gli investigatori hanno scoperto che alcuni anni fa il sacerdote aveva fondato un gruppo religioso che organizzava campi estivi ed invernali per i giovani del paese ed aveva creato anche un gruppo direttivo, soprannominato «il gruppo dei 12» composto da adolescenti maschi alcuni dei quali avrebbero accompagnato il sacerdote nei suoi viaggi a Roma.
    Fra le varie testiomonianze la polizia ha anche ottenuto quella della perpetua della parrocchia che, secondo quanto ha raccontato agli investigatori, già in passato avrebbe avuto sospetti sui comportamenti tenuti dal religioso nei confronti dei ragazzi e per questo sarebbe stata anche picchiata.

    3/5/2006


    Giovedì, 04 maggio 2006

  2. #22
    schwarzewolf
    Ospite

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    In Irlanda più ci cento preti cattolici accusati di pedofilia
    di Patrizia Vita
    Le agenzie di stampa di tutto il mondo hanno ieri battuto la notizia che anche nella cattolicissima irlanda esiste il grave fenomeno della pedofilia fra i preti cattolici. Più di cento i preti accusati di aver commesso abusi sessuali su minori nella regione di Dublino a partire dagli anni ’40 ad oggi. Oltre sessant’anni di violenze passate sotto silenzio per un totale di vittime identificate altissimo, circa 350.
    L’indagine è stata condotta dall’Arcidiocesi di Dublino anche a seguito di una grave serie di scandali sessuali che ha gravemente danneggiato l’immagine della chiesa cattolica in Irlanda negli ultimi dieci anni. L’Arcidiocesi di Dublino ha analizzato i fascicoli personali di circa 2800 preti che hanno prestato la loro opera nell’arcidiocesi. Di questi circa il 3% è risultato colpevole di atti di pedofilia. Un’indagine analoga, svolta lo scorso anno in una arcidiocesi più piccola, nella contea di Wexford, aveva portato a identificare un centinaio di vittime e 21 preti pedofili. Finora sono 32 i preti dell’arcidiocesi di Dublino citati per danni da 105 vittime. Il costo di risarcimenti - che è già di 5,9 milioni di euro - è destinato a salire perchè lo stesso governo ha dato il via a un’indagine che comincerà tra breve.
    Anche il caso irlandese conferma come la questione "pedofilia dei preti" non sia un fenomeno isolato a poche realtà, ma riguardi la generalità della chiesa cattolica. C’è qualcosa che non funziona nella formazione e nella selezione dei preti e non sembra che le gerarchie vaticane siano riuscite finora a porre rimedio a questa vera e propria peste.
    Questi fenomeni, lo ripetiamo per l’ennesima volta, mettono in luce la totale assenza di amore all’interno della gerarchia ecclesiastica. L’amore lo si predica ma non lo si vive, con tutti i guasti che ciò comporta non solo sul piano ecclesiale ma anche umano e personale dei singoli preti


    Giovedì, 09 marzo 2006

  3. #23
    schwarzewolf
    Ospite

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    Ferrara.
    Violenze sessuali, prete a giudizio
    Un sacerdote cattolico di 60 anni, originario di Bologna, é stato rinviato a giudizio dal gup di Ferrara per violenza sessuale ai danni di 10 bambine dell’asilo parrocchiale

    Tratto da www.emilianet.it

    FERRARA (17 gen. 2006) -
    Avrebbe abusato sessualmente di almeno dieci bambine ed ora andrà a giudizio con l’accusa di violenza sessuale. Si tratta di un sacerdote di 60 anni che aveva l’abitudine di "far visita" alle bimbe di un asilo parrocchiale di Ferrara. Il sacerdote è agli arresti domiciliari da dieci mesi. Citati in giudizio anche la Curia di appartenenza del sacerdote, la parrocchia che gestiva, il Ministero della pubblica Istruzione.
    Secondo l’accusa, il prete non si limitò ad abusare delle bambine, ma toccò in più occasioni le due educatrici dello stesso asilo. Alla prima udienza fiume, durata tutta la giornata, il sacerdote era presente in aula, scortato dalla polizia penitenziaria come prevede l’accompagnamento di detenuti agli arresti domiciliari. Il giudice, oltre alla decisione del rinvio a giudizio, ha emesso anche un decreto di autorizzazione, richiesto dalle parti civili, ben 17 costituite tra genitori e educatrici, a citare come responsabili civili, per l’eventuale rifusione di danni morali e materiali, la Curia di appartenenza del sacerdote, la parrocchia che gestiva, il Ministero della pubblica Istruzione e il Csa di Ferrara (ex provveditorato).
    Secondo l’accusa, nonostante fossero state date segnalazioni chiare della situazione dell’asilo (lettere di genitori alla Curia), nessun ente intervenne e soprattutto sottovalutarono le segnalazioni stesse.
    Il pm Filippo di Benedetto, che ha condotto l’inchiesta, aveva chiesto il rinvio a giudizio, mentre i difensori del sacerdote - Milena Catozzi di Ferrara e Giuseppe Pavan di Padova - avevano proposto il proscioglimento, hanno ribadito davanti al giudice, per la totale estraneità alle accuse.




    Mercoledì, 18 gennaio 2006

  4. #24
    schwarzewolf
    Ospite

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    Pedofilia: abate di Farneta confessa molestie a ragazzi
    Rassegna stampa

    Pedofilia: abate di Farneta confessa molestie a ragazzi 26/11/2005 11.59.00 [Notizie dall´Italia]

    (ANSA) - AREZZO, 26 NOV - Sono decine i casi di violenza sessuale che l’ex abate di Farneta (Cortona), don Pierangelo Bertagna, 44 anni, ha ammesso. Finora l’accusa nei suoi confronti era riferita ad un solo caso che coinvolge un 13enne, per il quale l’11 luglio scorso i carabinieri si erano recati nell’abbazia della Valdichiana aretina per arrestarlo. Dopo aver confessato, il prete e’ stato immediatamente trasferito dalla parrocchia a un convento agli arresti domiciliari. BD (Riproduzione Riservata)



    LA GAZZETTA DEL MEZZOGIONO

    Arezzo - L’ex abate pedofilo confessa

    Pierangelo Bertagna, 44 anni, era superiore dell’ abbazia di Farneta (nella foto). Arrestato e sospeso "a divinis", sta rivelando ai magistrati decine di casi CORTONA (Arezzo) - Sono decine i casi di violenza sessuale che l’ex abate di Farneta (Cortona) - Pierangelo Bertagna, 44 anni - ha ammesso davanti ai giudici di Arezzo. Fino ad ora l’accusa nei suoi confronti era riferita ad un unico caso che coinvolge un ragazzino di 13 anni, e per il quale l’11 luglio scorso i Carabinieri si erano recati nell’antica abbazia della Valdichiana aretina per arrestarlo, suscitando grande clamore. Il prete ha ammesso i fatti ed è stato immediatamente trasferito dalla parrocchia ad un convento agli arresti domiciliari; il 18 novembre il vescovo di Arezzo Gualtiero Bassetti lo ha sospeso "a divinis". Ma le indagini e le successive ammissioni del sacerdote hanno rivelato nuovi episodi in quanto, come riferisce stamani il quotidiano "La Nazione", decine di genitori si sono recati dai Carabinieri per raccontare cosa era accaduto ai loro figli. A quel punto il religioso ha ammesso tutti i casi segnalati dalle famiglie e ne ha confessati altri avvenuti in passato, sia in seminario (è diventato sacerdote a 39 anni), sia presso le comunità che aveva frequentato negli anni precedenti nel nord Italia (Bertagna è originario del Bresciano): in tutto sarebbero una trentina di episodi che hanno interessato altrettanti giovani e giovanissimi. I Carabinieri e la Procura, in accordo con la difesa del Bertagna, hanno lavorato nel massimo riserbo per avere tutti i riscontri necessari, rintracciando anche le vittime citate dall’ex abate.

    26/11/2005


    QUOTIDIANO NAZIONALE

    CHOC AD AREZZO
    L’abate confessa: ’Violentai 30 ragazzini’

    Il sacerdote, già sospeso ’a divinis’ ammette le sue colpe. Abusi dai primi degli anni ’90, quando era ancora un laico

    Arezzo, 26 novembre 2005 - Rischia di configurarsi come il più grave scandalo di pedofilia che abbia mai colpito la Chiesa italiana quello che vede coinvolto don Pierangelo Bertagna, il sacerdote dell’abbazia di Farneta (Arezzo) già sotto inchiesta per un caso di pedofilia e che ieri ha confessato agli inquirenti di aver abusato di 30 bambini, come riferito oggi dai nostri quotidiani ’Quotidiano nazionale, ’Il Resto del Carlino’ ’La Nazione’ e ’Il Giorno’.

    La vicenda giudiziaria di don Bertagna (nella foto) è iniziata lo scorso 11 luglio, quando il sacerdote venne accusato di abusi sessuali da un ragazzino di 13 anni. Scattano le intercettazioni telefoniche, arrivano le prime conferme e l’abate di Farneta viene messo agli arresti domiciliari. Don Bertagna ammette parte delle colpe attribuitegli.

    Nel frattempo l’indagine della Procura di Arezzo va avanti e, due settimane fa, il vescovo decide di sospendere ’a divinis’ il parroco, che viene mandato a scontare i domiciliari in un eremo della Valdichiana aretina.

    Preso dai rimorsi, in una sola giornata don Pierangelo avrebbe confidato agli inquirenti la lunga serie di abusi sessuali da lui commessi a partire dagli anni ’90, quando era ancora un laico, su una trentina di ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 15 anni. Le violenze sarebbero state compiute dapprima nella sua zona d’origine, la Lombardia e il Bresciano, dove faceva parte della congregazione dei «Costruttori nella preghiera», e poi proseguite al seminario di Arezzo (dove venne ordinato sacerdote nel 2000, a 39 anni) e infine all’abbazia di Farneta, vicino Cortona, dove nel frattempo era stato nominato parroco.

    Gli inquirenti hanno già iniziato un giro di verifiche in varie parti d’Italia, trovando dolorose conferme ai racconti del parroco. Le indagini sono alla fase preliminare, ma la conclusione non dovrebbe essere lontana. Per don Bertagna, dopo la sospensione ’a divinis’, potrebbe arrivare presto il procedimento canonico di riduzione allo stato laicale.



    GAZZETTA DEL SUD

    Arezzo, sacerdote confessa decine di abusi su minori

    Salvatore Mannino

    AREZZO - Si è liberato la coscienza come chissà quante volte avevano fatto con lui i suoi parrocchiani nel segreto del confessionale. Ma non era un sacerdote quello con cui Don Pierangelo Bertagna si è confessato, erano gli inquirenti della procura di Arezzo. Dinanzi a loro l’ex parroco, abate di Farneta (nel comune di Cortona) fino all’11 luglio, quando fu arrestato per violenza sessuale, ha raccontato tutto, ha ammesso per intero i suoi abusi nei confronti dei minori: sono alcune decine, una trentina secondo le indiscrezioni più attendibili. Ed è una confessione che svela i retroscena di uno dei più grandi scandali sessuali, forse il più grande, nella storia recente della Chiesa italiana. Una cascata di rivelazioni che comincia in estate con le confidenze alla madre di un tredicenne della zona, la Valdichiana, in cui Don Bertagna esercitava il suo ministero. La signora si presenta subito in caserma, dai carabinieri. Scattano le intercettazioni telefoniche, arrivano le conferme, vengono decisi gli arresti domiciliari, effettuati l’11 luglio. Ed è come scoperchiare il vaso di Pandora. Perché subito altre famiglie si precipitano dai carabinieri: anche noi abbiamo un figlio nelle stesse condizioni, vittima delle attenzioni particolari del parroco. L’inchiesta, condotta dal sostituto procuratore aretino Ersilia Spena va avanti in gran segreto. Per mesi si sa soltanto della prima violenza sessuale, senza che trapeli niente del resto. Intanto, però, l’abate, combattuto fra quella che è una fede sincera (secondo chiunque lo conosce) e la coscienza dei suoi peccati (e reati) decide di liberarsi l’anima. In una sola giornata, nell’eremo appenninico in cui sta scontando gli arresti domiciliari, confessa la lunga serie degli abusi sessuali, che comincia negli anni ’90, quando era ancora un laico, e finisce solo con l’ordine di custodia firmato dal Gip Gianni Fruganti. Un pentolone nel quale c’è di tutto: le violenze compiute in mezza Italia, in particolare nella sua zona di origine, la Lombardia e il Bresciano, quando non era ancora sacerdote ma faceva già parte della congregazione dei «Costruttori nella preghiera».

    (sabato 26 novembre 2005)


    Sabato, 26 novembre 2005

  5. #25
    schwarzewolf
    Ospite

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    Devo continuare?

  6. #26
    lorenzo v.
    Ospite

    Unhappy

    VALLO DELLA LUCANIA (Salerno) -

    È stata arrestata a Roma una novizia peruviana di 23 anni
    accusata di aver commesso abusi sessuali in un asilo gestito dalle suore dell'ordine di Santa Teresa del Bambino Gesù a Vallo della Lucania (Salerno).

    La novizia è stata arrestata con l'accusa di violenza carnale su minori.

    Nei mesi scorsi la mamma di una bambina di 4 anni ha presentato una denuncia alla procura sugli abusi sessuali che sarebbero stati commessi tra le mura della scuola.

    Soledad, questo il nome della novizia, da cinque anni in Italia, alcune settimane fa aveva lasciato l'istituto di Vallo della Lucania e si era trasferita a Roma da dove aveva intenzione di raggiungere il Perù.

    La novizia è però rimasta nella capitale su ordine della congregazione, in attesa che la vicenda si chiarisse.

  7. #27
    schwarzewolf
    Ospite

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    Pensateci cari forzanovisti la prossima volta che mandate i vostri figli al doposcuola parrocchiale o al catechismo, mentre voi state in piazza san pietro a sbraitare contro l'olanda, i vostri figli potrebbero non essere molto contenti degli insegnamenti della santa romana chiesa

  8. #28
    lorenzo v.
    Ospite

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    ...oppure essere tentati dall'..abito sacro...

  9. #29
    schwarzewolf
    Ospite

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    Citazione Originariamente Scritto da lorenzo v.
    ...oppure essere tentati dall'..abito sacro...
    O magari mentre sono a sbraitare contro il gay pride tra qualche anno se li ritrovano dall'altra parte della barricata,ovviamente sempre grazie agli insegnamenti della santa romana chiesa.
    Ah! Le tradizioni cristiane!

  10. #30
    forti e degni!
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    Citazione Originariamente Scritto da schwarzewolf
    Non è vero che ci sono stati (e ci sono ancora) numerosi casi di pretacci pedofili, coperti e protetti dalla mafia vaticana?
    Togliete il prosciutto davanti agli occhi, e mettetelo nel panino, che se no nun ce vedete chiaro.
    Occhio che se il papa si ferma di colpo la vostra lingua gli entra in culo fino all'intestino crasso.

 

 
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