I neofascisti si erano impuntati nell’errore e perpetuavano battaglie un po’ patetiche per difendere … Bolzano dai Tedeschi. Ma il ragazzo era a Berlino con il padre quando i comunisti squartarono la città e consolidarono l’unica vera frontiera che contasse nella seconda metà del Novecento: quella tra Occidente e Impero comunista. Romualdi capì che bisognava ragionare per grandi spazi e contrapporre al Moloch marxista una nuova “cultura europea”, libera dalle oleografie dei patriottismi ottocenteschi, ma proiettata verso la conquista di nuovi traguardi industriali, tecnologici, scientifici. Adriano aveva qualcosa di futurista, si compiaceva che Werner von Braun avesse portato gli Americani sulla Luna,a bordo di capsule chiamate “Saturno”, “Apollon”, “Arianna”. Considerava i comunisti dei bestioni, ma in fondo li invidiava perché avevano saputo mettere il loro naso nelle più moderne scienze: l’antropologia, la sociologia, la psicologia.
Profilo di Adriano Romualdi. Alfonso Piscitelli
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