Oltre la propaganda

[kid]

non ha un'alleanza politica con la mussolini, sono d'accordo che bisogna lasciare in pace ugo.Ma sulla costituzione il nostro si pronunciò chiaramente, mi pare.

[brunik]

Più politica di presentarsi insieme alle elezioni politiche dopo aver sottoscritto lo stesso programma e riconosciuto lo stesso capo proprio non lo so come possa essere un'alleanza.

[kid]

la mussolini avesse contribuito a scrivere il programma sottoscritto come è successo nell'unione con verdi pdci e rifondazione. Qui invece il programma è stato scritto da noi, an, lega e forza italia e udc e sottoscritto dalla mussolini. Chiunque può sottoscrivere un programma in campagna elettorale. Ma solo se lo si scrive insieme c'è un'intesa politica. Ad un tavolo con la mussolini non ci siamo mai seduti.

[echiesa]

I COstituenti Repubblicani non fecero problemi per l'art. 1. La Malfa all'epoca era nel PArtito di Azione
saluti
echiesa

[Texwiller (POL)]

Non sapevo che il programma fosse stato scritto anche dal PRI: credevo che Berlusconi l'avesse dettato e poi fatto leggere agli altri (AN, LEGA, e UDC) e per buon ultimo a Nucara (prima della Mussolini and co.)

Tex Willer

[kid]

Il comitato di segreteria del pri ha contribuito, integrazioni e correzioni alla mano alla stesura del programma elettorale della cdl. Visto che sono uno di coloro che hanno materialmente scritto le varie integrazioni devo avere anche un file che contiene i nostri punti caratterizzanti inseriti ed approvati dal resto della cdl. E comunque c'è una riunione formale del comitato di segreteria a seguito dell'incontro di Nucara con chi era responsabile della stesura dello stesso: tremonti. La signora mussolini ha avuto un incontro con Berlusconi in cui ha sottoscritto il programma precedentemente approvato e di cui la sua formazione non ha avuto parte nella stesura. E' vero semmai che al momento dell'elaborazione del programma l'idea era che la mussolini restasse fuori - così voleva fini - e che la sua adesione programmatica non è stata discussa dal pri e non ci è piaciuta, ma l'abbiamo accettata per ragioni esclusivamente elettorali, tanto che ci fu assicurato che in caso di vittoria non sarebbe entrata nel governo e di fatto non è nemmeno in parlamento. Quanto a la malfa, il pd'A si era sciolto nel '47, la costituzione è del '48, non saprei dove fosse politicamente la malfa in quel momento. Io comunque idealmente sono con la malfa nel '47 e nel '48. So però che il partito repubblicano che non fece obiezioni era dato per morto. Cosa piuttosto ricorrente a quanto pare.
PER TEX: Berlusconi a dir la verità fu l'ultimo a leggere il programma tantè che il corriere pubblicò le sue correzioni a penna al testo redatto.
per il papero. ti ringrazio della precisazione che sottolinea la differenza che correva fra repubblicani storici e la malfa. Ricorrenza che ebbe degli sviluppi nel corso degli anni provocando scontri molto accesi e che forse appaiono tali da far ritenere che gli straschi attuali contro il giovane sono buoni eredi di quelli antichi contro il vecchio. Come è noto io vengo da famiglia azionista, non repubblicana.

[Giuseppe Gizzi]

In una bella biografia di Giovanni Conti, scritta da Alessandro Spinelli, si sottolinea il grosso contributo dato alla Commissione dei 75 dai rappresentanti repubblicani: Conti stesso e Tommaso Perassi.

[kid]

chiedo scusa agli amici ma io comunque a proposito del contributo costituzionale del pri nel '48 ho ormai idee confuse. Ad esempio un repubblicano di Fiuggi, tale Incocciati che non conosco, ci ha scritto che la costituzione del '48 è frutto di un'intesa comunista cattolica azionista, che bisogna cancellare perchè invisa alla tradizione repubblicana! Vista la posizione di la malfa, che secondo e chiesa non era ancora nel pri, ma io non so dire se c'era ancora il pda quando lui la prese, credo che occorrerebbe una ricostruzione storiografica un po' più accurata, che purtroppo al momento non saprei fornire.

[echiesa]

I Repubblicani del 1946 parteciparono appunto con Conti e Perassi alla Commissione dei 75, e penso che Perassi ebbe il compito di relatore di una delle sottocommissioni. FUrono fra i membri più autorevoli, riconosciuto da tutti. Il PdA avversò alcuni articoli , ma poi votò la COstituzione e ne fu uno dei massimi difensori.
La Malfa conquistò il PRI, scontrandosi almeno fino agli anni 60 con alcune frange del Partito Storico,rifacendo risorgere a vita nuova il PRI. Seppe contemperare le esigenze di tutti
saluti
echiesa

[Giuseppe Gizzi]

Tratto da http://www.treccani.it/site/Scuola/Z...ente/soddu.htm

Una repubblica parlamentare

L'organizzazione dei poteri dello Stato ha delineato, sulla base dell'ordine del giorno presentato dal repubblicano Tommaso Perassi, una democrazia di tipo parlamentare, che riprende le esperienze affermatesi tra le due guerre in Europa: separazione dei poteri, bicameralismo perfetto, funzione equilibratrice del capo dello Stato, organo di garanzia costituzionale, indipendenza e autogoverno della magistratura, decentramento regionale, referendum abrogativo, rigidità delle norme tese al mutamento delle norme in essa contenute. La soluzione, ispirata dalla cultura democratica, frenò il giacobinismo delle sinistre, insofferenti delle limitazioni poste al pieno svolgimento della sovranità popolare e superò gli echi di rappresentanza corporativa presenti nell'universo cattolico.