ROMA - La democrazia può attendere. Almeno fino alla fine della partita dell'Italia. Che il caso ha voluto si giochi in contemporanea con l'inizio dello spoglio delle schede del referendum confermativo della riforma costituzionale. Per questo, con una lettera indirizzata al ministro dell'Interno Giuliano Amato, il Comitato del Sì ha chiesto che le operazioni di spoglio abbiano inizio a partire dalle ore 20.00 del 26 (anziché alle 15.00 come previsto).
All'inizio sembrava una delle consuete boutade di Roberto Calderoli. Che si era detto "molto preoccupato" della coincidenza, perché "nelle scorse elezioni politiche - osserva - è successo di tutto", e il suo timore è che "la cosa si ripeta anche in quest'occasione, magari agevolata dalla possibile e prevedibile distrazione degli scrutatori durante la diretta tv dell'incontro di calcio".
Allarme brogli, dunque. Involontari, provocati da "possibile e prevedibile distrazione", ma possibili. Ma quello del senatore leghista si è rivelato, a quanto sembra, un timore diffuso. Tant'è che Amato s'è visto recapitare una precisa richiesta dal Comitato per il "Sì". . "Lo spoglio delle schede e l'attività degli uffici di sezione per il voto sul referendum si sovrapporranno, nella giornata di lunedì 26 giugno - spiegano nella lettera Andrea Pastore e Aldo Brancher - alla partita degli ottavi di finale dei mondiali di calcio, che vedrà impegnata la nazionale italiana".
E ancora: "Considerando che saranno centinaia di migliaia le persone impegnate ai seggi e negli adempimenti degli uffici di sezione per le operazioni di scrutinio è più che certo e assolutamente grave il rischio che vi siano pericolosi disservizi e problemi operativi nel funzionamento della macchina elettorale".
Nella lettera al ministro dell'Interno il Comitato fa notare che "non è credibile un'attività di controllo puntuale e capillare in ogni sezione elettorale", e si ritiene "più prudente" il posticipo dell'inizio delle operazioni di spoglio alle ore 20 (nella lettera si precisa "considerando l'ipotesi dei tempi supplementari e dei rigori"). Fino ad allora, "dalla chiusura delle operazioni di voto, le sezioni siano semplicemente sigillate e custodite da personale militare o civile".
Dello stesso avviso Benedetto Della Vedova, tesoriere del Comitato: "Riteniamo - spiega - che sia assai più semplice garantire la custodia delle sezioni che assicurare, in contemporanea con la partita della nazionale italiana di calcio, la regolarità delle operazioni di spoglio".