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eolo76
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SAVOIA, GIP: VITTORIO EMANUELE HA AMMESSO CORRUZIONE PER CASINO'
Potenza, 23 giu. (Apcom) - "Con riferimento al cosiddetto 'affare di Campione d'Italia', appaiono rilevanti e fondamentali le dichiarazioni sostanzialmente ammissive rese da Vittorio Emanuele di Savoia, il quale ha confermato la conclusione dell'accordo corruttivo stipulato fra lo stesso principe, Giuseppe Rizzani, Ugo Bonazza (che avrebbe dovuto fungere da prestanome di Rocco Migliardi) e Roberto Salmoiraghi". Si legge così in un passaggio dell'ordinanza con la quale il Gip del Tribunale di Potenza ha disposto la misura degli arresti domiciliari a Vittorio Emanuele. Ed è inoltre ordinata la "disattivazione di tutte le utenze telefoniche fisse e mobili".
Vittorio Emanuele oggi ha ottenuto gli arresti domiciliari in ragione - si legge nell'ordinanaza - delle "dichiarazioni parzialmente confessorie" e della "disponibilità ad offrire ampia collaborazione". Il principe sconterà la misura a Roma. La stessa moglie Marina Doria ha seguito i preparativi per ricevere il marito e l'appartamento - di circa 240 metri quadri - si troverebbe in un condominio ai Parioli.
Oltre alle ammissioni riguardanti il casinò, nel provvedimento del giudice si legge che "le dichiarazioni rese dal Savoia comprovano in modo più lineare l'accordo, secondo il quale ai clienti, che avrebbero dovuto frequentare il casinò di Campione, sarebbe stato offerto un 'pacchetto completo', alludendosi, in maniera nemmeno troppo velata, alla possibilità che fossero messe a disposizione dei clienti medesimi delle prostitute, da reclutarsi per il tramite di Vesna Tosic, che il Bonazza ha ammesso di aver conosciuto e contattato, confermando, tra l'altro, l'ipotesi delittuosa relativa al favoreggiamento della prostituzione, dal momento che ha ammesso di aver fornito a Vittorio Emanuele, in più occasioni, donne disposte a prostituirsi, organizzando gli incontri programmati, circostanza questa sostanzialmente ammessa dallo stesso principe Savoia".
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